L’ANNO CHE VERRA’, IL GIURAMENTO DI PONTIDA, SANT’AMBROGIO, IL GOVERNO CHE VERRA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2013 @ 8:20 am

Detto altrimenti: ricordate Lucio Dalla, Giovanni Berchet, Giuseppe Giusti?

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità,
l’anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Già, è proprio così: “qualcosa ancora qui non va”. E lasciatemi continuare con le citazioni, almeno mi risparmio tanta fatica …

Presto, all’armi! Chi ha un ferro l’affili;
chi un sopruso patì sel ricordi.
Via da noi questo branco d’ingordi!

Lungi da me essere letto come “padano” o “rivoluzionario”! La mia “colpa” è un’altra: è l’avere studiato i classici, la letteratura italiana, la storia italiana. Studiata alla vecchia maniera, quando pareva che ogni pomeriggio non sarebbe bastato a prepararsi per la mattina successiva. Ed allora mi capita questo, che – leggendo di certi fatti e fattacci odierni – mi si affaccino alla mente ricordi scolastici. Oggi è la volta dei versi del Berchet. Com’è che dal subconscio sono emersi sulla superficie? Cara lettrice, caro lettore, te lo dico subito.

O senti il caso avvenuto di fresco, a me che girellando una mattina

Oggi

Rileggetela la sua poesia “Sant’Ambrogio”, è bellissima! … (no, non è del Berchet, è di Giuseppe Giusti!). Dunque, si diceva … girellando una mattina fra le pagine dei giornali, leggo che gli ispettori del Tesoro stanno indagando su circa 40 milioni di euro (circa 80 miliardi delle vecchie lirette) che dal 2005 al 2011 i gruppi politici della Regione Lombardia avrebbero non–speso e che quindi sarebbero stati tenuti a versare nelle casse pubbliche, ma che ciò non avrebbero fatto per una “dimenticanza” (cfr. mio post precedente).

Ecco, mi son detto, qui occorre “affinare la mente” più che “affilare un ferro” e … affina affina … ora ti dico a quale considerazione sono pervenuto. Se tu ritardi nel pagare il bollo auto o il canone televisivo, dopo poco ti arriva il sollecito del pagamento gravato da sanzione e interessi con l’avviso di una esecuzione forzata in mancanza del pagamento. Giusto, corretto … tuttavia mi chiedo: nel caso del “ritardato” e/o “mancato” versamento di quei 40 milioni di euro, qual è la procedura di avviso, sollecito, sanzione, incasso? Pare che non ve ne sia alcuna, se non il tardivo intervento straordinario di ispettori del Tesoro. Tardivo? Forse sì, perché probabilmente molti buoi sono già scappati dalla stalla, ora che si cerca di chiuderne i cancelli solo dopo otto anni!

E poi è una questione di metodo, via … che ci vuole a capirlo? Cara amica lettrice, caro amico … perdona il riferimento personale … ma chi ti scrive è stato – fra gli altri incarichi – responsabile della Finanza Italia della Stet, la finanziaria dell’IRI per l’elettronica e le telecomunicazioni, quando quella società era la prima finanziaria in Italia. Per cinque anni. All’inizio, avevo un’Alfa Romeo Giulia 1300 c.c.. – Quando lasciai la società, avevo un’Alfa Romeo Giulia 1300 cc..
Per conto dei miei successivi diversi Azionisti, ho poi trattato personalmente acquisti e vendite di terreni industriali e di intere SpA e a quel punto ho cambiato auto, solo perchè me ne hanno assegnata una di servizio. A fine “carriera”, da quasi pensionato ho creato e amministrato SpA che gestivano servizi pubblici locali ed incassavano milioni di euro in monetine. La prima cosa che feci fu mettere in assoluta sicurezza la gestione del denaro contante.

Domani (speriamo!)

Perchè ti racconto tutto questo? Perché se vogliamo … we can! Yes, we can! Si può, eccome se si può .. essere onesti di propria iniziativa o essere “costretti” ad esserlo in quanto il sistema ti impedisce di rubare. Ed allora, da un lato “via da noi questo branco d’ingordi” e, sull’altro versante esigiamo che i nuovi governanti stabiliscano comunque regole ferree … anzi … semplicemente regole … già … perché pare che proprio oggi non ve ne siano, tranne quella che recita “Chi ruba poco va in galera, chi ruba molto fa carriera”

In ogni caso, ecco una delle “cose” che mi aspetto dal “Governo che verrà”, altro che condoni tombali! Cose? Cose che succedono in Lombardia, la Regione dalla quale pare dipenda l’esito elettorale per il Senato dal quale pare dipenda la governabilità del Paese (!?)

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.