LA FAMIGLIA: “ENTITA’ ” O “IMPEGNO” ?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Febbraio, 2013 @ 5:27 pm

Detto altrimenti: Open Blog, si diceva … ed ecco vi segnalo l’articolo apparso su http://narcolessico.wordpress.com

Si parla “dello modo  dello tempo per lo quale” (per dirla con il Boccaccio) sono agevolate finanziariamente le famiglie sposate o quelle che anche non sposate ma con figli. Non le altre. Secondo l’autore, l’elemento costuìitutivo della famiglia è l’impegno, prima reciproco fra i due componenti originari e, dopo, anche verso i figli. Non un “certificato di matrimonio”, quasi una “certificazione di qualità“. Il senso dell’articolo può riassumersi estraendone un brano: 

“Sono figlio di mio padre e di mia madre, insomma, non perché l’uno abbia fecondato l’altra bensì perché entrambi si sono sempre presi cura di me, e continuano a farlo anche adesso, quando non sarebbe nemmeno più loro richiesto. Nei confronti di questo impegno, e non di un’entità definita ad arbitrio di qualche teologia, dovrebbero allora orientarsi in uno Stato laico le politiche sociali di sostegno alla famiglia”.

Finisce

Mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una sola, diversa, sottolineatura: lo Stato, di fronte ad una famiglia di coniugi suoi dipendenti (sposati in Chiesa!), talvolta divide la moglie e il marito in due città diverse e lontane fra di loro. Esperienza vissuta dai miei genitori: mamma (insegnante di Scuola Media) a Genova; babbo (Maresciallo Maggiore CC) traferito dal Generale De Lorenzo (chissà perchè, poi …?) da Genova  a Cles (TN). Tre figli, di cui due all’università, a Genova.

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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