SUPER STIPENDI, SUPER BUONENTRATE, SUPERBUONUSCITE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2013 @ 5:18 pm

Detto altrimenti: la Svizzera ci ha bagnato il naso …

Per frenare il malcostume di elargizioni “fuori scala e planetarie”, l’imprenditore svizzero Thomas Minder ha ottenuto che si tenesse in CH un referendum propositivo, approvato poi da circa 1.700.000 votanti (contrari 700.000), secondo il quale gli emolumenti del top management di banche e imprese (devo intendere pubbliche, ma non è detto … verificherò … infatti, se diventa legge federale tutto può essere) è riservato all’Assemblea degli Azionisti e non più al Consiglio di Amministrazione di ogni spa/banca.

Bene, bravo, evviva! Era ora che qualcuno e qualcosa si muovesse!

Le opposizioni motivavano: ma se facciamo così, i migliori abbandoneranno … Ma quà abbandoni? Siano in periodo di crisi! Sono i (pretesi) super manager a cercare banche e imprese, non viceversa. E poi, soprattutto per le banche … quà super manager?
Quelli che si sono arricchiti mandando in malora i sistemi finanziari?
Quelli che qui da noi l’ABI ha impegnato le banche per cinque anni a “non fare finanza ma a far banca”? E prima cosa stavano facendo? E dopo, cosa avverrà?
Quelli che ora serve serietà e credibilità?
Quelli che serietà e credibilità se la sono bruciata?

Gestire la finanza e/o gestire una banca. Occorrono due diverse professionalità: una amministrativa/legale, ed una bancaria/finanziaria. La prima la si reperisce facilmente sul mercato. La seconda anche. Vi stupisce che “la seconda anche?” Amici, Napoleone diceva: “Ogni soldato ha il bastone di Maresciallo nello zaino”. Ecco, io conosco persone che potrebbero essere “Marescialli” di banca/finanza per essersi guadagnata la competenza sul campo di battaglia. Ne conosco altri che invece sono diventati “Marescialli” perché hanno frequentato la Bocconi, master in USA, insomma, l’Accademia militare. Bè, io preferisco i Marescialli promossi o promuovibili tali per meriti acquisiti sul campo di battaglia. Sono sicuramente più affidabili e credibili. E fra l’altro, si accontentano di retribuzioni “umane” e non “stratosferiche”

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.