PARLUMA PIEMUNTES, NE’ MONSU’? VA BIN PAREI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2013 @ 7:00 am

Detto altrimenti, in italiano e non in dialetto piemontese: parliamo piemontese, vero … signore? Va bene così?

Portacomaro, nell’astigiano, vicino a Callianetto (la patria di Gianduia): i suoi nonni sono nati lì, da dove sono emigrati in Argentina. Sulla nave, a Genova, non c’è più posto. Devono aspettarne una seconda. La prima farà naufragio …

I primi segni del nuovo Papa … anzi, di un Papa nuovo: il nome, Francesco … il Vangelo “sine glossa”, cioè senza note e commenti a margine, ma così, direttamente, genuinamente, “originariamente”, semplicemente, come semplice è stato il Suo essere Vescovo a Buenos Ayres, semplice il Suo recarsi al Conclave, semplice il Suo volere pagare di tasca sua il conto della residenza di S. Marta, semplice il Suo presentarsi al balcone subito dopo l’elezione, semplice l’indossare una croce di ferro e non d’oro … semplice il Suo parlare alla folla, il Suo inchinarsi in preghiera, il Suo chiedere a noi tutti la nostra preghiera in Suo aiuto, il Suo dire a chi lo aveva eletto “Dio vi perdoni per quello che avete fatto …” (cioè per averlo eletto!). Segni esteriori dirà qualcuno, ma immagine di una di una apertura al mondo, di una Sua immersione nel mondo, “sine glossa”, appunto, senza bisogno di “note esplicative”: noi tutti lo stiamo capendo subito da soli, per quello che è. E ci piace così. Già in due soli giorni è già stato d’esempio … e non solo per i credenti … bensì per tutti coloro che – anche non redenti – abbiano avuto l’opportunità, la fortuna di averlo visto e ascoltato. Uomo fra gli uomini. Invito alla socializzazione, invito ad abbattere il muro che separa ognuno di noi dagli altri, Servitore al servizio degli altri, Maestro con l’esempio non con le parole … insomma, il contrario di padre Zappata. Per concludere, se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo ben affermare che siamo andati ben oltre lo “scampato pericolo” della elezione di un Papa Re