EDIZIONE STRAORDINARIA: POLITICA TRENTO – ROMA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2013 @ 8:35 pm

Detto altrimenti: aggiornamento alla sera prima … prima delle nomine dei presidenti di camera e senato.

Fino ad ora un’utopia (bisogna sempre averne una, no?) era che la  new entry 5 Stars non bloccasse la nascita del governo. In tal senso si auspicava che le 5 Stars accettassero l’invito di Bersani a sostenere la fiducia al governo.

Vista la loro assolutissima indisponibilità, io mai e poi mai mi sentirei di approvare l’idea di chi vorrebbe dare unilateralmente a loro una qualsivoglia presidenza. Senza voler dare del fascista a nessuno, sia chiaro, tuttavia già in passato fu attribuita una (ben più importante) presidenza ad una minoranza solo perchè urlava più degli altri e “faceva paura” più degli altri! E poi, oggi, fare un regalo a chi dice tre volte al giorno che ti vuole solo prendere a calci nel fondo schiena, a chi afferma che vuole aprire il parlamento come una scatola di sardine, a chi parla male dell’Italia con la stampa estera? Quando mai! Siamo dei “morti”? Almeno, concedeteci, “mori che parlano” (e scrivono!).

“Un giorno un indovino mi disse”. Bel libro di Tiziano Terzani …

E allora? Allora aggiorno la possibile utopia: Monti alla Presidenza della Repubblica, Renzi Presidente del Consiglio, Dellai alla Camera, Finocchiaro al Senato. Facile a dirsi, direte voi. Certo, ma un’utopia bisogna pur averla, l’ho appena detto … e allora, prendiamo in considerazione questa …

Mancano i numeri?  “Mai farsi prendere dal pessimismo”, dice Papa Francesco …

Dice … ma la destra reclama sin d’ora la presidenza della Repubblica, perché “non ce l’hanno mai avuta”. Non è una ragione, non è un fatto statistico, bisogna meritarsela quella presidenza, bisogna essere credibili. Chi da tempo non lo è, non avanzi pretese.

E per Trento? Che  nuove  divisioni “interne” non lascino  spazio a new entry “esterne” …

Fine del post

Ceterum censeo … e poi penso che non sia accettabile che parlamentari del secondo partito di maggioranza relativa del paese, violando le regole di accesso (controlli elettronici compresi, tanto per capirsi), invadano il tribunale di Milano cercando di forzare l’andamento della giustizia e interferendo nel principio costituzionale della separazione dei poteri. Inoltre, così come non approvo chi nel passato ha definito il parlamento un possibile “bivacco di manipoli”, non approvo oggi chi lo definisce “una scatola di sardine”. Prendo infine atto che oggi due persone sono purtroppo di ostacolo all’esercizio della democrazia: una, per i suoi problemi giudiziari; l’altra, per la indisponibilità a “partecipare” al governo del paese, essendo disponibile solo al “proprio” governo, benche’ in minoranza, aspirando inoltre essa – nel frattempo – non a raggiungere la maggioranza dei consensi, ma la totalità.

Manifestazione inaudita, afferma il Presidente Napolitano, come “inaudito” è il saluto militare “alla visiera” che un poliziotto – ben visibile alla TV – ha riservato  a chi stava violando l’ingresso riservato ai magistrati e non si sottoponeva al controllo del metal detector. Loro … loro che ora affermano che “il clima di Milano non è adatto ad un sereno processo” dopo che loro stessi lo hanno inquinato con la citata “marcia su … sul Tribunale di Milano”!