MARO’ – Aggiornamento

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Marzo, 2013 @ 5:15 pm

Detto altrimenti: audizione odierna alla Camera dei Deputati (trasmessa in diretta da RAI News 24) dei Ministri della Difesa Di Bella e degli esteri Terzi.

Il Ministro degli Esteri Terzi espone i fatti e annuncia in diretta le sue dimissioni, stante la non condivisione della decisione del Governo di rimandare in India i marò. Il Ministro della Difesa Di Bella accenna alla sua contrarietà rispetto alla decisione presa dal Governo. Non si dimette.

I fatti

Sulla base di una “espressione” dell’ONU, l’Italia, in data 2 agosto 2011 (Berlusconi/Larussa) si è dotata della L. 2.08.2011 n. 130 , approvata dal parlamento a larga maggioranza, per prevedere la presenza di nostri militari (e non di contractor privati) quale scorta armata delle navi civili, in mari esposti agli attacchi dei pirati. In questi casi (intervista esterna al Dr. Paolo Magri – ISPI, Istituto per gli Studi di politica internazionale ) è prassi che i paesi interessati stipulino i cosiddetti SFA, che sono gli accordi internazionali per garantire l’immunità funzionale a detti militari. Il che non è stato fatto.

Si è chiesto: 1) chi ha sbagliato; 2) che sia documentato quale fosse il “punto nave” al momento della sparatoria, e cioè se la nave fosse in acque internazionali o indiane; 3) chi abbia dato l’ordine di far rientrare la nave in porto; se i due marò fossero gli unici militari a bordo; 4) chi fosse il militare a capo del gruppo; quali fossero le regole di ingaggio; 5) chi abbia ordinato/permesso ai marò di scendere a terra; 6) l’esibizione di una copia del documento che garantirebbe la non applicazione della pena di morte; 7) cosa ne è stato dell’accordo Italia – India circa il trasferimento delle persone condannate; 8) chi avrebbe deciso l’invio dei marò in India, visto che i due Ministri si sono dichiarati contrari a quella decisione; 9) cosa si intende fare per evitare altri casi del genere; 10) se il rinvio in India di marò non sia in contropartita di un accordo di fornitura all’India da parte di imprese italiane; 11) che a riferire alla Camera sia il Presidente del Consiglio.

E’ stata lamentata la presenza in aula del Presidente del Consiglio dei Ministri (impegnato in consultazioni con il capo dello Stato e che comunque interverrà domani). E’ stato “auspicato” che in casi del genere la decisione sulla rotta sia affidata ai militari; è stato lodato il comportamento dei marò e delle loro famiglie; si è notato (Dr. Paolo Magri, v. sopra)  che il Giudice Presidente del Tribunale Speciale incaricato del processo è abilitato a condannare sino ad un massimo di sei anni di carcere.

Mio commento: dall’inizio (nel 2011): incompletezza,   superficialità, confusione, irresponsabilità. Registro il primo intervento dei 5Stelle, On. Alessandro Di Battista: puntuale sulla richiesta di accertare i presupposti della questione; polemico sulla superficialità della sua gestione.