PARLAMENTO, TERZI, LORENZO DELLAI E ALTRE OSSERVAZIONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2013 @ 5:37 pm

Detto altrimenti: le dirette (questa è di pochi minuti fa, quindi ecco un  “post” in diretta!) ci obbligano a prendere posizione, anche a Trento


1) L’ex Ministro Terzi improvvisamente ieri ha affermato che “… per i marò avrei voluto altra soluzione, quindi mi dimetto”. Oggi il Presidente Monti ci ricorda come – sempre, anche pubblicamente – Terzi avesse condiviso la decisione assunta dal Governo. Anche per questo sia il Presidente Napolitano che il Presidente Monti sono rimasti quanto meno sconcertati dalle sue inaspettate dimissioni “a sorpresa”. Cui prodest? cui bono? Chi trarrà vantaggio da questo “Io non gioco più”? Lo vedremo presto quali sviluppi potrà avere questa mossa che – a sentire alcuni lettori che mi hanno telefonato – sembrerebbe essere una “scilipotata” (il termine fra virgolette è mio … l’ho utilizzato solo per farmi capire con poche parole, anzi, con una sola, non certo per biasimare il precedente comportamento di un Parlamentare, ci mancherebbe altro!).

2) Ma io … che ne penso? Io … ricordo una volta … ero direttore di una società presieduta da un politico, il Sen. Bruno Kessler, a Trento. Casualmente mi trovai perente ad una sua presa di posizione di reazione ad un voltafaccia di una persona, operato a suo danno. Disse: “Gli scrivo … anzi no. Lo voglio incontrare, lo voglio guardare negli occhi, mi deve guardare negli occhi. Bisogna essere capaci di guardarsi negli occhi”. Ecco, quella frase, quell’atteggiamento di tanti anni fa mi è rimasto impresso vivo nella mente e negli occhi come se fosse di ieri.

3) Ma andiamo avanti. Mentre il Presidente Monti parla, si levano insulti e interruzioni. Un deputato (Buttiglione) ricorda al Presidente della Camera che tali persone, a termini di regolamento devono essere richiamate ed anche espulse dall’aula. Ecco, questo è a mio parere un fatto gravissimo, la violazione di una norma e di una “forma” che valgono più di qualsiasi sostanza, perché – la violazione – tende ad impedire la manifestazione di qualsiasi sostanza … di qualsiasi sostanza, lo ripeto. Condannerò sempre e comunque la “pretesa ragione di chi grida più forte”. Anche se avesse ragione.

4) Un esponente del penultimo governo (Brunetta) attacca duramente il Presidente del Governo dimissionario. Al di là di quanto di vero o falso potesse esserci nelle sue affermazioni all’ “arma bianca”, l’interveniente si è dimenticato di dire perché fu necessario chiamare “quel” governo – oggi tanto criticato -alla guida del Paese ….

5) “ha la parola il deputato Dellai” … ma la regia interrompe la diretta, volendo approfondire con commentatori diversi quanto sino a quel punto detto. Mi domando: non vi è la possibilità di organizzare un servizio per il quale anche noi, qui dal lontano e montuoso Trentino, si possano ascoltare gli interventi dei nostri Parlamentari?

6) Consultazioni – 1) Il Presidente Napolitano ha affidato l’incarico esplorativo per la formazione del Governo alla persona cui obiettivamente spettava secondo le nostre regole e consuetudini. Sta a quella persona avanzare proposte alle altre forze politiche, che le possono accettare o meno. Non il contrario. Infatti spesso mi è capitato, anche a livello locale, di assistere al comportamento di minoranze che hanno cercato di interpretare al rovescio il proprio ruolo, e cioè hanno continuato a proporre interventi di governo evitando di discutere, anche criticandole, le proposte avanzate dalla maggioranza. Mutatis mutandis, mi pare che anche nel caso delle attuali consultazioni nazionali per la formazione del governo, si assista alla stessa “manovra”, per di più “gridata” dalle piazze a folle esaltate (o esaltanti … non so se sono io che utilizzo il vocabolo sbagliato o se è opera del correttore automatico del computer …). Le parti “non incaricate” dei sondaggi e delle consultazioni” propongono la “loro” soluzione (una), o “nessuna soluzione” (l’altra), dichiarando che se essa non fosse accettata, la responsabilità della ingovernabilità ricadrebbe sulla parte formalmente incaricata e delegata dal Capo dello Stato.

Chi ha la maggioranza, anche minima, ha il diritto dovere di tentare … chi è in minoranza, anche se di poco, non ha il diritto di proporre e se gli altri non ci stanno è colpa loro … solo che purtroppo pare che paghi il gridare di più …

7) Consultazioni -2) Diretta streaming della riunione Bersani – M5S. Trasparenza? No, telecontrollo da parte del  Grande Fratello (Beppe G. Orwell 1984). Valore democratico? Nessuno. Solo finzione, recita, teatrino. E certo non da parte di Bersani.

8) Gaetano Salvemini, in “Le origini del fascismo in Italia – Lezioni di Harvard” (le Feltrinelli, Milano 1966) ci insegna che la democrazia si basa sul governo della maggioranza; in assenza, sul governo della necessaria coalizione di maggioranza; che le piccole minoranze sono una garanzia per la democrazia; che se una minoranza non è piccola, bensì grande e si rifiuta di consentire la governabilità, è a rischio la democrazia.

Ho numerato i vari concetti sopra esposti al fine di facilitare il compito di chi volesse – e me lo auguro - eventualmente  intervenire. Non ho la pretesa di “avere ragione” su nessuno degli otto punti,  ma solo quella di porre il problema, di invitare alla riflessione e quindi mi auguro – alla comunicazione.