QUELLI CHE NON PAGANO I FORNITORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2013 @ 5:25 am

Detto altrimenti: esperienza vissuta sulla mia pelle, dai due lati della barricata …

Vuoi essere pagato? Ecco qui, ma con noi hai chiuso!

Ero consulente. Finito il lavoro mi sento dire: “Noi paghiamo a 90 giorni”. Perché? mi sono chiesto. “Loro” erano una SpA a capitale pubblico, grande anzi enorme, io un “piccolo” privato” che lavorava giorno per giorno, che sosteneva costi e aveva una famiglia da mantenere giorno per giorno. Dov’era andata a finire quella famosa, piccola regola aurea “Qui essere cammello, tu mostrare piastre?”. Insistei. Ricevetti il dovuto. Non altri incarichi. La stessa cosa mi capitò dopo che avevo chiesto di essere pagato pur avendo ricevuto dal committente una lettera di approvazione del mio operato, la quale, a termini di contratto, avrebbe dovuto dar corso al pagamento di quanto dovutomi. Questa volta la grande società era privata.

Ero a capo di una SpA pubblica. Avevo la liquidità necessaria. Pagavo i fornitori appena approvato il loro lavoro. Soprattutto se erano “piccoli”. Un mio dipendente, in modo discreto ma visibile, mostrava di non approvare il mio modo di fare. Lui avrebbe pagato almeno a  60 – 90 giorni. Il suo comportamento nella sostanza era ingiusto doppiamente: verso il fornitore, che aveva dato il suo “cammello” e al quale lui non avrebbe dato – se non con ritardo – le “piastre” stabilite. Verso di me, in quanto stava lui “andando fuori tema”, cioè stava giudicando l’operato del suo capo per di più su di una materia che non era di sua competenza. E non era certo pagato per fare questo. Ma che volete … ognuno ha la sua propria sensibilità. Anzi, qualcuno proprio non ce l’ha …  la sensibilità!