LE SCATOLE CINESI DELLA DEMOCRAZIA, OVVERO IL BAVAGLIO PREVENTIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Aprile, 2013 @ 8:02 pm

Detto altrimenti: elezione del Presidente della Repubblica. Chi sono i parlamentari? Gli eletti o chi si collega sul web?

Ricordate le scatole cinesi delle SpA? Nelle Spa funzionano così: io possiedo il 51% della prima SpA che possiede il 51% della seconda, e così via. Morale, multa paucis, cioè con pochissime azioni dell’ultima SpA io la controllo. Ecco, ora sono anche in politica.

Ma che c’azzeccano le scatole cinesi con la politica, direte voi? C’azzeccano, c’azzeccano! Ora ve lo spiego. Due persone organizzano un movimento. Poi fanno votare solo i fedelissimi (iscritti entro il 31.12.2012) e li fanno votare nelle direzioni a loro gradite. Alla fine dalle votazioni vengono fuori dieci nomi che vanno in finale dalla quale emerge un nome: quello  che i parlamentari loro devono votare per forza. Cioè i parlamentari devono votare una persona che altri hanno scelto al posto loro.

Non mi pare democrazia, piuttosto mi pare grillocrazia, anzi, grilleggiocrazia. Infatti mi sorge un dubbio: poichè quel movimento sa di non potere eleggere nessuno dei suoi, il sistema adottato mi pare un sistema “bavaglio preventivo” nel senso che in tal modo i due (due) capi cercano di essere certi che nessun “loro” parlamentare voterà un nome diverso dal finalista web, anche se quello sarà un voto “senza speranza”, bensì solo un  “voto contro”, contro  il possibile candidato effettivo.

I due capi hanno dato ai loro tanta, tanta democrazia formale e nessuna democrazia sostanziale.