IL DEBITO PUBBLICO, QUELLO VERO E UN PO’ DI FINANZA PUBBLICA, ANCHE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2013 @ 6:13 am

Detto Altrimenti: ah già …, c’era anche quello “fuori bilancio” …

Lo Stato si è accorto di avere altri debiti, oltre quei famosi oltre 2.000 miliardi di euro in titoli del debito pubblico. Lo svelano giornali finanziari. Si tratterebbe di ulteriori 4 miliardi “fuori bilancio”.

Il “fuori bilancio” è una appostazione speciale, eccezionale, regolata da regole ferree, le quali tuttavia parrebbero “arrugginite” e non più così efficaci e rispettate … Allora mi sono chiesto: perchè non si fa un censimento completo di tutte le poste “fuori bilancio” anche di Regioni, Province e Comuni?

E poi vi è il debito delle SpA pubbliche verso fornitori. Lo so, che le SpA rispondono solo con il loro patrimonio e non coinvolgono quello dell’azionista, ci mancherebbe … dopo tutto sono laureato in giurisprudenza ed ho diretto e amministrano SpA per una vita … solo che se queste SpA devono denari a imprese private, questo fatto contribuisce a mettere in crisi il sistema delle imprese che si cerca di salvare, afferrandolo per i capelli, con quei 40 miliardi, a valere sui complessivi chi dice 70, chi 100 che le pubbliche amministrazioni devono loro.

E il debito delle SpA pubbliche verso le banche? Quello non conta perchè se va male, se non viene rimborsato il problema non sorge: le banche lo portano a perdita, coprono la perdita con la riduzione del loro capitale sociale e lo Stato, cioè noi tutti le ricapitalizziamo.

Già, perchè almeno sapremo di che morte (ulteriore manovra correttiva, cioè ulteriori tasse) dovremo morire. Io me la sento già colare per il naso, in arrivo come uno starnuto primaverile …

Ma no, dice il ministro, oggi le coperture finanziarie ci sono, “per alcuni mesi” (sic!) anche per la Difesa. Anche per la Cassa Integrazione in deroga. Poi, prosegue il ministro, sarà compito del nuovo governo trovare nuove coperture finanziarie ad eventuali nuovi fabbisogni. Della serie: io me ne esco onorevolmente, dopo sono fatti degli altri.

Anche per la Difesa. Già, perché nel dicembre scorso il parlamento bipartisan ha approvato stanziamenti per oltre 200 miliardi per la difesa su 10 anni, che quel ministero può spendere a suo giudizio. E poi ci sono gli accantonamenti per le missioni all’estero e i fondi per la Difesa presso il Ministero dei Lavori Pubblici. Tutto già accantonato, cioè sottratto al rischi di essere destinato diversamente a seguito di nuovi ordini di priorità. Quello si fa e basta. Il resto … bè, per il resto discutiamo di eventualmente modificare le priorità e/o di aumentare le tasse. Si tratta di una sorta di “gestione separata”, un po’ come quelle dell’INPS che a taluno paga pensioni di 70.000 euro al mese e ad altri di 500. Insomma, “La legge è uguale per tutti tranne le eccezioni di legge”.

Ma noi Cittadini con la “C” maiuscola, “Azionisti” della SpA Italia, abbiamo o no il diritto di sapere?