EDIZIONE STRAORDINARIA – Emergenza terremoti. alluvioni, neve …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Febbraio, 2012 @ 10:08 pm

Detto altrimenti: alla catena potere-responsabilità manca un anello, la catena è interrotta ancora una volta (v. post del 18 gennaio scorso).

o Terremoti: pare che a L’Aquila si stia ricostruendo senza adottare criteri costruttivi antisismici …
o Alluvioni: pare che alle Cinque Terre si stai ricostruendo proprio là dove sono state investite e distrutte le case …
o Nevicate: pare che una nevicata paralizzi strade e ferrovie …

Nuove grandi opere? No! Abbiamo altre priorità! E’ come voler andare all’Università avendo frequentato solo le scuole elementari! Investiamo invece sulle infrastrutture e sulle reti esistenti (di ogni tipo), sulla loro manutenzione, sulle ferrovie “ordinarie”, sui sistemi di intervento, su come affrontare le “emergenze previste” (ma allora, se sono previste, che emergenze sono?), sui mezzi di soccorso, sulla ricostruzione e soprattutto iniziamo dal chiarire “chi è responsabile di cosa e chi fa cosa”, cioè la struttura e la catena delle competenze, dei poteri, dei doveri e delle responsabilità. Altrimenti a forza di fare lo scarica barile, non resta tempo per intervenire, prima, e sanzionare chi non è intervenuto, dopo.

Adesso, a chi è morto, a chi ha subito danni, a chi ha sofferto mille disagi, a tutti noi, che dovremo comunque pagare il costo economico di una enorme disorganizzazione, sapere se alla fine sarà sanzionato il Sindaco di Roma, il Responsabile Nazionale della Protezione Civile o l’Amministratore Delegato di Trenitalia, poco importa.

Il Presidente Monti è sicuramente l’ultimo responsabile. In pochi mesi di governo non ha potuto certo prendere in mano tutte le situazioni. Tuttavia egli si è informato di come funziona la politica previdenziale nel nord Europa. Mandi i suoi Ministri a vedere come affrontano queste “emergenze” nel nord Europa ed anche qui da noi, in Trentino e in Sud Tirolo. E se gli servono fondi, li prenda dalle Grandi Opere di cui possiamo sicuramente fare a meno. A noi servono le cosiddette “piccole opere”, quelle che ci fanno vivere bene tutti i giorni, anche quando nevica.

Ecco, mi viene in mente la richiesta “romana” di tagliare le nostre risorse finanziarie provinciali. Per impiegarle come? Per pagare i danni della non gestione delle emergenze di questi giorni? Un esempio? A Roma c’erano, “guaste ma riparabili e non riparate” circa 15 lame che, applicate ad autocarri, li avrebbero trasformati in 15 spazzaneve! Non avrebbero certo risolto al situazione, ma il fatto è sintomatico … 

Un Sindaco dice: “lui” non mi ha avvertito, “loro” sono passacarte … Quando ero Direttore dell’ISA a Trento, di fronte ad un grave problema aziendale il mio “capo” Bruno Kessler mi chiamò nel suo ufficio e mi disse: “Questo è il problema. Lei è il Direttore. Quella è la porta. Torni con il risultato”. Ed io tornai con il risultato. Il risultato … appunto!

E voi, cosa ne pensate?