LA MUSICA GRATIS A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2013 @ 7:34 am

Detto altrimenti: perché mai?

“Scaricare” musica dalla rete è un furto, un reato, ed è punito dalla legge. Mi sta bene. Però mi chiedo: come mai invece si permette che vengano eseguiti da singoli musicisti o da ensemble moltissimi concerti assolutamente a titolo gratuito?

Intendiamoci, non mi riferisco certo ai concerti per beneficenza, o a quelli tenuti nelle case degli anziani o nei circoli dei pensionati, ma a quelli che si svolgono, ad esempio, all’interno di sale, di chiese, di auditori, alla fine dei quali tutti noi, contenti, gratificati, allietati da quelle esecuzioni (per noi gratuite!) applaudiamo, ci congratuliamo con i musicisti, li ringraziamo. Sì, vabbè … appaludiamo, ma se è vero che litterae non dant panem, anche la musica, almeno questo tipo di sua esecuzione, non è da meno.

L’atteggiamento della Siae, della costosissima organizzazione Siae – solo recentemente in parte moralizzata con riduzione di emolumenti e numero di alti dirigenti – mi ricorda per certi aspetti ciò che succede nel mondo del lavoro, là dove ci si preoccupa di difendere i diritti dei lavoratori occupati (e cioè, nel caso in esame, dei musicisti retribuiti) e si trascura il problema di chi il lavoro non lo ha (cioè, dei musicisti che suonano gratis).