PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE UN FIORE … (cantava Sergio Endrigo)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 1:10 pm

Detto altrimenti: per fare le riforme ci vuole (anche) denaro

Sergio Endrigo

Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l’albero
Per fare l’albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore …

… per fare un tavolo ci vuole un fiore

Ecco, arriva il nuovo governo, così almeno speriamo in molti, il governo Letta. Enrico Letta è una persona seria e capace. Sa bene ciò che “ci vuole” per il Paese. Ma … mi domando io, dove prenderà le risorse? Alla TV si sente dire un po’ troppo spesso che “L’Italia privata è più ricca della Germania privata”. Spero che ciò non significhi che sono in arrivo nuove tasse, o almeno, nuove tasse “lineari”, che colpiscano tutti, nel mucchio, e cioè soprattutto la massa dei cittadini che NON possiede la maggioranza della ricchezza privata, ma solo una casa, o anche due, una per sé ed una per i propri figli, acquistata dopo due vite di lavoro (padre e madre), con l’aiuto di un mutuo trentennale ora finalmente estinto. Già, perché queste persone “non sono liquide”, cioè, per pagare le tasse, non possono mica usare una o due stanze delle proprie case. “Ecco, signor funzionario dell’Agenzia delle Entrate: queste sono le chiavi di casa mia. Lei può entrare quando vuole … la stanza sua, cioè dell’Agenzia, è la prima a sinistra”.

Il Professor Uckmar, avvocato e professore fiscalista e tributarista dell’Università di Genova, da tempo insiste perché si intervenga sulle migliaia e migliaia di Srl immobiliari che in realtà nascondono al fisco proprietà di privati cittadini e che nulla hanno a che fare con una attività societaria.

E allora, come fare?

Mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una ipotesi: non “chiedere” ma “ottenere” dall’UE una deroga (già concessa ad altri paesi dell’UE) e procedere alla emissione di una nuova tranche di titoli di stato irredimibili, per far fronte a tutte le urgenze ed avere il tempo di:
a. riscalettare le aliquote irpef;
b. riscrivere l’ordine delle priorità di spesa;
c. moralizzare i furti e i costi del settore pubblico;
d. normalizzare i livelli abnormi di super pensioni, super stipendi, super cumuli, super benefit, super privilegi di tutte le caste;
e. lanciare decine di migliaia di cooperative di lavoro;
f. organizzare una lotta seria alla evasione ed alla elusione fiscale;
g. riorganizzare, cioè, ristrutturare la composizione e le scadenze del debito pubblico, proponendo, fra l’altro, la conversione volontaria di una tranche di esso da titoli redimibili in titoli irredimibili;
h. proporre una commissione UE per formulare il progetto degli Stati Uniti d’Europa;
i. …. cos’altro? Dite un po’ voi … mica posso farmi carico io di tutto!

P.S.: io sono un velista, ma ho preso la patenta nautica anche per imbarcazioni a motore. Ora, se un motoscafo ha la carena “planante” (cioè abbastanza piatta), per portarlo alla velocità di planata occorre un forte impiego di carburante. Tuttavia, quando ha iniziato a planare, cioè quando ha sollevato la carena dall’acqua, per mantenerlo a velocità elevata occorre molto combustibile in meno …. capito mi avete?