POVERA ITALIA! (Ma … e se provassimo con i titoli irredimibili’)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2013 @ 5:52 pm

Detto altrimenti: open blog, aperto a chi vuole scrivervi. Ecco che ricevo da GF un articoletto … (anche il titolo è originale nel senso che non è mio, ma dell’autore. Io ci ho messo la foto e gli “irredimibili”)

Inizia

“Stiamo lottando per l’IMU, per l’IVA ,per la TARES e per un’altra infinità di ammennicoli aggiuntivi che poi sono tasse sulle tasse. Ci stiamo impoverendo sempre di più. Siamo alla merce dei cinesi, indiani, brasiliani, russi e poco male dei tedeschi e dei francesi (che non stanno poi così bene nemmeno loro!).
Potremmo essere il popolo più felice del mondo perché l’Italia potrebbe vivere di made in Italy: basta pensare alle risorse naturali, storico-artistiche ed enogastronomiche che vanta la nostra cultura.
I nostri paesaggi rurali, dai castagneti imponenti della Toscana fino ai terrazzamenti liguri, le nostre coste, i nostri musei storici, le nostre città, sono spesso in stato di abbandono mentre all’estero sembrano saper valorizzare ogni risorsa. In un periodo storico difficile, come quello che stiamo attraversando, valorizzare il made in Italy vorrebbe dire anche risanare le casse dello Stato.


Ieri sera la nota giornalista Milena Gabanelli, dopo lo scandalo Lombardia ci da una lezione per far ripartite l’Italia proprio dal made in Italy.
Abbiamo fatto la storia del mondo. Il nostro diritto romano è stato adottato da quasi tutti i popoli civili.
Abbiamo partecipato alla costruzione le più grandi opere del mondo dal Canale di Suez a quello di Panama alla diga sul Nilo. Abbiamo avuto e abbiamo i migliori cervelli (che usano gli altri).
Non siamo neppure capaci di aggregarci agli altri per entrare nel business del gas e del petrolio non convenzionale dove si sono buttati a capofitto Germania, Cina, Scozia, Russia, Brasile, Polonia e altri paesi minori.
Cosa sono il gas e il petrolio non convenzionale? (copiato da sito internet):
olio da scisti (argille, marne e carbonati a grana fine e scistosi) con riserve stimate di 3 mila miliardi di barili. Già in sviluppo con tecniche, che vanno dalla miniera a cielo aperto, alla miniera classica, a pozzi sino a 3700 metri (Polonia);
-olio da sabbie bituminose con riserve stimate di oltre 600 miliardi di barili, già in produzione in Canada;
-metano da carbone, da argille scistose, da sabbie o rocce poco permeabili (tight) con riserve stimate complessive di 922 miliardi di mc. In Usa la produzione di gas non convenzionale ha rivoluzionato il mercato: l’EIA USA stimava nel 2000 riserve recuperabili di metano non convenzionale di 7180 miliardi di mc..
La produzione mondiale di petrolio non convenzionale ha registrato nel 2009 un valore di 839 milioni di barili.
La messa in produzione, invece, della risorsa seguente richiede una tecnologia attualmente in fase di studio:
-idrati di metano, acqua ghiacciata, che ha intrappolato al proprio interno molecole di metano (1mc di idrato può contenere sino a 107,7mc di metano). Una stima delle riserve in posto di metano negli idrati indica un valore di 20 milioni di miliardi di mc.
I cinesi sono già negli USA dove si stanno accaparrando i migliori territori estrattivi.
Siccome noi non abbiamo territori adatti, siamo, come ho già detto sopra e mi ripeto per rafforzare l’ipotesi, alle mercé dello shopping culturale – alimentare – industriale – commerciale e storico dei cinesi, degli indiani, dei tedeschi, dei brasiliani, e ci manca poco che vengano anche i pigmei.
Quando ci siamo venduti tutto, restiamo in braghe di tela di carta come gli austriaci dopo la prima guerra mondiale.”

Finisce

QUANDO LA SITUAZIONE FINANZIARIA E’ TALE DA QUASI INGESSARE OGNI POSSIBILE MANOVRA DI RIPRESA, SI PUO’ FARE IL RESCHEDULING DEL DEBITO. IN PARTICOLARE SI PUO’ SOSTITUIRE PARTE DEL CAPITALE DI CREDITO DEI NOSTRI CREDITORI (CAPITALE + INTERESSI)  CON UNA RENDITA (SOLI INTERESSI) A LORO FAVORE. L’OPERAZIONE DI CHIAMA SWAP. CIO’ SI REALIZZA CON L’EMISSIONE DI TITOLI DI STATO IRREDIMIBILI SUI QUALI LO STATO PAGA UN INTERESSE MAGGIORE DELL’ATTUALE MA NON RESTITUISCE MAI IL CAPITALE, CHE INVECE L’INVESTITORE PUO’ ANDARE A RECUPERARE VENDENDO I SUOI TITOLI ALLA BORSA VALORI.

LA LIQUIDITA’ CHE RESTEREBBE DISPONIBILE PER LO STATO POTREBBE ESSERE INVESTITA PER LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO, RIDUZIONE DELLE TASSE,  ETC.. HO GIA’ PROPOSTO QUESTA SOLUZIONE IN MOLTI POST, DA ULTIMO IL 2 MAGGIO SCORSO: C’E’ QUALCUNO CHE NE POSSA PARLARE AL PRESIDENTE LETTA? MA L’EUROPA? … ALL’EUROPA DICIAMO: LE COSE STANNO COSI’ OPPURE COSI’.Â