RIVA, ILVA, TARANTO, evasione fiscale?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Maggio, 2013 @ 6:01 am

Detto altrimenti: sequestrati 1,2 miliardi di euro ai Riva, per sospetta evasione fiscale.  Una vecchia canzone: “Dove vanno a finire i palloncini …?”. Una realtà attuale: “Dove vanno a finire i miliardini …?”.

Innanzi tutto, da dove vengono? E’ semplice, questa la so: dalla mancata effettuazione di investimenti; dal mancato accoglimento delle richieste sindacali; dal mancato pagamento delle imposte.

Roberto Saviano, “La via della coca”

Dove vanno? Nei paradisi fiscali, di quali possono passare da banca a banca a finanziaria ed anche finanziare il circuito della coca, che complessivamente offre rendimenti lordi del 10.000 %!
No, non sto parlando dei Riva o di altri soggetti, ci mancherebbe altro! Sto parlando di denaro, di flussi di denaro, a chiunque appartengano. Anzi, facciamo così … facciamo che io stia parlando di voi che leggete, così nessuno dei “grandi” si offende. Infatti, se in un paradiso fiscale la banca vi garantisse il 25% l’anno di interesse, voi non accettereste? Se poi la banca investisse al 100% l’anno presso una finanziaria e così via, a crescere, sino al 10.000% l’anno … non sarebbero affari vostri, potreste dormire sonni tranquilli, la vostra coscienza sarebbe a posto. Dopo tutto non solo la pecunia non olet, ma nemmeno ha il cartellino!

Dove ritornano? Certo che se poi la vostre società in Italia ha bisogno di liquidità –  e voi con lei per sottoscrivere un aumento del suo capitale sociale – ecco che dovete “scudare” e fare rientrare i capitali, ma allora vi esponete ai controlli … Insomma, occorrerebbe uno “scudo postumo” che vi coprisse anche dalle conseguenze del “post partum”. Che ne dite?