POST 866 – IL TRENTINO DEI CANYON – MASO LIMARO’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Giugno, 2013 @ 3:25 pm

Raggiungibile in bici. Anche in auto, ma per altra strada, of course!

Detto altrimenti: al Maso Limarò, nella Forra del Sarca, ovvero… il vostro blogger preferito cioè io (è vero che è così? Dai, dite la verità …) udite udite! E’ stato invitato insieme ai giornalisti “veri” quale “collega dell’informazione” alla conferenza stampa che preannuncerà l’apertura al pubblico del Maso Limarò. Ovviamente ci andrò, e visto che oggi 11 giugno 2013 sto rientrando a Trento da Roma in treno ed ho il computer con me, inizio a scrivere quello che integrerò e pubblicherò domani, dopo la conferenza.

11 giugno 2013: Quando nella seconda metà del 1800 l’ideatore ed il fondatore della Cooperazione trentina, il “prete” (così amava definirsi) Don Lorenzo Guetti avvertì e per primo manifestò e difese la necessità di una Autonomia Amministrativa per i contadini delle sue terre (le “sue” Giudicarie Esteriori, lui che era natìo di Vigo Lomaso), non si sbagliava di certo. Infatti, percorrendo oggi la nuova pista ciclabile che è in corso di realizzazione lungo quella che era “la” strada, cioè l’unica strada allora percorribile per arrivare dalle sue zone non dico a Trento, ma anche solo al paese di Sarche, ci si può rendere conto di quanto difficile e costoso in termini di tempo e denaro dovesse essere, a quei tempi, per un povero contadino recarsi a Innsbruck per far valere i suoi diritti o più probabilmente per presentare una “supplica”, una “umile richiesta”, visto che parlare di “diritti dei contadini dell’epoca” sarebbe forse un eufemismo.

Duecento metri sotto, il canyon!

E oggi, percorrendo quella ciclabile (ma anche a piedi è bellissimo1), da est verso ovest, cioè “in salita” dopo due km e mezzo, sulla destra, il Maso. La sua collocazione ricorda un po’ quella di certe costruzioni militari poste a guardia dei confini … i confini … ec co … il nome … Limarò, dal latino “limes”, confine, appunto. Confine dell’Arcivescovado di Trento, quasi un rocca collocata in un punto nel quale il confine si può difendere: ieri, da armigeri; oggi dalla perdita della memoria storica.

Ed è questa la prima osservazione che mi sento di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori: il valore sociale del recupero della memoria storica della ri-frequentazione della Forra delle Sarche. Quadro nel quale bene si inserisce la riapertura del Maso Limarò, trasformato oggi in un centro di accoglienza turistico – ricettiva – sportiva ed anche, mi permetto di aggiungere, di “meditazione”.

La conferenza stampa

Già, perché il Maso Limarò ti regala la sensazione di essere isolato dal mondo, benchè la strada provinciale disti solo qualche centinaio di metri. Il raggiungerlo poi in bicicletta rafforza questa sensazione che ci aiuta a fare una pausa per ristorare non solo il fisico ma anche lo spirito. Si sa, mens sana in corpore sano, nulla die sine linea, memoria minuitur nisi exerceas etc.. Chi più ne ha, più ne metta di “latinorum” (come disse Renzo alle obiezioni di Don Abbondio, il quale gli parava davanti la selva aspra e forte degli impedimenti dirimenti ed impedienti al suo matrimonio con Lucia). Esercitarsi … ciò vale anche per il nostro spirito … anche per la nostra sensibilità … dobbiamo esercitarle entrambe queste “opportunità di vita interiore”, magari iniziando con il porre in nostro corpo “far from the madding crowd”, lontano dalla folla vociante …

MASO RURALE “MASO LIMARO’ “

L’acqua? Dal pozzo! Ma c’è anche vino, e buono!

12 giugno 2013. Ecco, sono appena tornato dalla conferenza stampa tenutasi al sole (finalmente!) del Maso Limarò. Si tratta di una proprietà dell’Istituo Diacesano per il Sostentamendo del clero, che è stata riattata (Arch. Fabrizio Capuzzo, info@architettocapuzzo.it) nel rispetto dei materiali originari (pietra, legno), e data in concessione a gestori per farla funzionare come la terza “casa rurale” o “esercizio rurale” nel territorio della Provincia Autonoma di Trento: le altre due sono in val di Rabbi (Maso Fior di Bosco e Mas de la Bolp in frazione san Bernardo) e a Telve Valsugana (Malga Cere).

L’operazione si inserisce in un recupero dei vecchi sentieri (come quello che collegava San Lorenzo in Banale a Sarche, con il ripristino del vecchio ponte), come pure in diversi altri circuiti, in primis quello delle piste ciclabili. Infatti il Maso Limarò occasione di “pausa” come pure singolari soggiorni “stanziali”, punto di partenza di molte escursioni ed attività. Esso, collocato a 200 metri dalla nuova ciclabile – la quale, tagliando fuori le pericolose gallerie stradali, che costeggia la Forra, un abisso profondo 200 metri – offre un validissimo punto d’appoggio e di riferimento ai cicloturisti e ai “camminatori a piedi” che percorrono i vari anelli e percorsi della zona. Eccone alcuni:

Le camere? Legno, pietre, roba semplice, come di sti ani, contententene (accontentiamocene)

1) Trento, Fai della Paganella, Andalo (possibile una risalita in funivia, con bici), Molveno, Terme di Comano, Maso Limarò, Sarche, Riva del Garda.
2) Riva del Garda, Passo del Ballino, Altpiano di Fiavè, Ponte Arche, Terme di Comano, Maso Limarò, Sarche, Riva del Garda.
3 a) Torbole sul Garda (Convenzione del Maso Limarò con la cantina Madonna della Vittoria per la ristorazione), Arco, Centrale Fies, Lago di Cavedine, Pietramurata, Sarche, Maso Limarò, Terme di Comano, etc. (vedi percorso precedente); oppure: Arco, lago di Bagatole, Pietramurata, etc..
3 b) Variante. Prima di raggiungere il Maso Limarò, fra la prima e seconda galleria stradale, prendere a sinistra per Prati di Don Zio – Passo San Giovanni – Arco.
3 c) Variante: Dopo Maso Limarò, alla fine della ciclabile, percorrere 300 metri sulla strada provinciale e quindi salire a sinistra verso il Comune di Poia. Proseguire per Dasindo, Fiavè, etc. (vedi percorso 2) in senso inverso, verso Riva del Garda).
4) Cadine, Lago di Toblino, Sarche, Maso Limarò etc..
5) Maso Limarò – Sarche – Circuito delle ciclabili dell’Alto Garda Trentino

I due gestori

N.B.: Terme di Comano: da questa stagione è istituito servizio di bici bus da Terme a Sarche, con fermata al Maso Limarò.

Il Maso apre il 1 luglio ma la festa per l’inaugurazione è Domenica 8 settembre 2013: tutti sono invitati!

Da ottobre a marzo, la stessa equipe del Maso Limarò organizza bici trekking in Tunisia (i gestori del Maso, Enzo Ferrari e Stafania Libietti, sono titolari dell’Agenzia Viaggi Go Travel Go Tour Operator, Via Caffaro, Calavino TN – Tel. 334 2588275 – www.MASOLIMARO.EU –INFO@MASOLIMARO.EU).

SERVIZI OFFERTI DAL MASO LIMARO’ in lingua italiana, tedesca, francese ed inglese

La stalla … la se ghe vol anca ela za che gh’averem cavai e aseni …

1. bar

2. ristorante (45 coperti)

3. mezza pensione – pensione intera (6 camere di cui due doppie con quattro letti reali cadauna)

4. officina bici per pronto intervento

5 . percorsi tematici, artistici e meditativi

6. laboratori artistici sperimentali

7. attività di Shiatsu, Ayurveda e Vastu

8. guida, istruttore e guida alpina per:

a. cicloturismo
b. climbing (trenta vie di palestra di roccia)
c. tiro con l’arco
d. river trekking (a piedi)
e. trekking a dorso di mulo o cavallo
f. survival fra ponti tibetanio e ferrate
g. orientiring

Cartolina ricordo

Relatori alla conferenza stampa, condotta dalla responsabile dell’ufficio Stampa dell’Ente Proprietario, l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, dr.ssa Silvia Gadotti: il Presidente dell’Ente, Gianni Benedetti insieme al proprio Direttore Vito Sandri; Il Sindaco di Calavino Oreste Pisoni; i gestori Enzo Ferrari e Stafania Libietti.

Presenti esponenti della stampa e TV locale, il Segretario Generale della CCIIAA Mauro Leveghi,  il personale  del Maso e alcuni amici dei gestori Markart Jeritza Michela, David Giaimo, Giovanni Zerbini.

 

 

Da sinistra a destra: pista ciclabile, Maso Limarò, canyon (cartolina)

(foto pubblicate: mie, se non altrimenti indicato. Foto allegate (appena  riuscirò ad allegarle su disco): Foto Agenzia Gianni Zotta)