POST 929 – “E PERCHE’ NON GIUDICATE VOI STESSI CIO’ CHE E’ GIUSTO?”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Agosto, 2013 @ 4:27 pm

Detto altrimenti: rileggete il post precedente, nel punto in cui affermavo l’esigenza di “usare la propria testa, di esprimersi liberamente anche se contro corrente, di snebbiarsi il cervello …”.

La chiesetta di S. Giustina a Balbido

Dopo avere scritto e pubblicato il post precedente, oggi, domenica 18 agosto 2013, sono salito da Riva del Garda a Balbido, per assistere alle 10,00 alla S. Messa celebrata da Don Marcello Farina nella bella chiesetta di S. Giustina.  Il Vangelo, Luca, 12,49-53: Gesù dice ai discepoli di essere venuto sulla terra per portare il fuoco (della passione, della buona volontà). Prosegue affermando che di fronte alla Parola, alcuni seguiranno, altri no, “dividendosi” dai primi. Il foglietto della Messa finisce qui. Ma Don Marcello ci avverte che manca una parte e ce la espone: “Diceva ancora alle folle: “Quando vedete una nuvola levarsi a ponente, voi dite: “Viene la pioggia” e così avviene e quando soffia il vento da sud dite: “Farà caldo” e succede! Ipocriti, sapete discernere l’aspetto della terra e del cielo, come mai non sapete discernere questo tempo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?”

 

Ecco, questa parte del Vangelo è stata cassata dal foglietto ufficiale … e già questa è una notizia. La seconda è che Gesù ci stava ammonendo di “usare il cervello”, di ragionare, di assumerci le nostre responsabilità in prima persona, e non – si può aggiungere – vivere e pensare “al seguito” del potente di turno.

A strapiombo, 200 metri!

Finita la Messa, con la mia bici sono salito oltre Balbido, il “paese dipinto” per via dei suoi bei murales e seguendo la “quadra”, una sorta di circonvallazione alta, quasi pianeggiante, sono arrivato a calarmi sui ripidi tornanti che mi hanno condotto a Ponte Arche. Indi un po’ di strada provinciale, e poi a sinistra, evitando le gallerie, sulla ciclabile che porta al Maso Limarò. Di questo bel maso vi ho già parlato: ogni volta che vi passo apprendo che i gestori Stefania ed Enzo,  hanno organizzato ulteriori offerte turistiche veramente esclusive, come esclusivo è il luogo, all’interno della valle, sui bordi del canion … sembra di essere in un altro mondo. Enzo mi conduce sul bordo dello strapiombo, poche decine di metri dietro il maso. Apprendo che moltissimi turisti stranieri hanno già prenotato il soggiorno ed i servizi che il maso offre … ma di questo vi parlerò in un prossimo post.

Il “regno” di Andrea Danielli sul Lago di Cavedine

Mi rifocillo con un ottimo piatto di ravioli burro e salvia propostimi dalla sorridente e gentile Cinzia e riparto. Nel frattempo si è levata da sud un’Ora veramente forte che mi rende abbastanza faticoso il pedalare in quella direzione verso Riva del Garda. Pazienza … A Sarche imbocco la ciclabile che mi conduce a Pietramurata e quindi al Lago di Cavedine, presso il centro velico dell’amico Andrea Danielli, affollatissimo di ciclisti, bagnanti e surfisti. Una breve sosta per un caffè, un’ultima salitina, la discesona su Dro’ e quindi a casa a ripensare alla frase mancante ed al perchè di questa mancanza …