POST 956 – 8 SETTEMBRE, 11 SETTEMBRE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Settembre, 2013 @ 5:39 am

Detto Altrimenti: due date tragiche, anzi cinque.

8 settembre 1943, nella finzione di un film (“Tutti a casa”, L. Comencini, 1960), l’ufficiale italiano Alberto Sordi telefona spaventato ai suoi superiori per avvertire che “I Tedeschi si sono alleati con gli Americani!”. Nella realtà di allora, mio babbo, carabiniere, c’era … e, non avvertito dai suoi, ignaro, inviato a cena dai tedeschi (questi sì, avvertiti dai loro!) ne accetta l’invito e  di fronte ad improvvise canne di mitra spianati, deve decidere cosa fare. E sceglie. Sceglie la prigionia in Germania. Insieme a centinaia di migliaia di altri soldati e civili.

11 settembre 1965, nasce il dittatore siriano Assad.

11 settembre 1973,  golpe del militare Pinochet in Cile che rovesciò il governo socialista del Presidente Salvador Alliende. Decine di migliaia di desaparecidos. Milioni di persone private della libertà.

11 settembre 2001, nella realtà avviene l’incredibile: due aerei di linea dirottati abbattono le Twin Tower a New York. Migliaia di morti.

11 settembre 2013: “Tutti a casa!” infatti le imprese chiudono o vanno all’estero! Milioni di Italiani in enorme difficoltà economica e per mancanza di un futuro. Rifletto su alcuni passaggi della trasmissione televisiva Ballarò di ieri sera. Si discute di come recuperare qualche miliardo per la copertura delle rate dell’IMU, dell’aumento dell’IVA, della Cassa Integrazione. Si raschia il fondo del barile, si riducono i fondi per la manutenzione delle linee ferroviarie (solo di quelle minori, per carità, ci mancherebbe altro!), si riducono i fondi per gli ispettori anti evasione fiscale; non si rinuncia all’inutile acquisto degli scassati e costossisimi F35; non si verifica la reale attuale utilità ed economicità del TAV; non si intaccano i privilegi medievali delle moltissime caste; non si mette al centro il problema dell’evasione fiscale dei concessionari delle sale di videogiochi; non ci si preoccupa di risalire la china dell’amoralità (la regola morale? Non esiste, quindi io non violo nulla!) sino ad arrivare al superiore, desiderabile livello dell’immoralità (la regola morale esiste, ne sono consapevole: tuttavia io decido di violarla): quale paradossale “conquista” sarebbe questa! Già, perché sentire persone che al ritorno dalle ferie si concedono la spesa di €500 al mese per “rimettere a posto il proprio aspetto fisico dopo lo stress delle vacanze”; o che per uno shopping di una mattinata destinano 3.000 euro oltre al costo di 70 euro l’ora per l’”accompagnatrice agli acquisti”; o che trovano naturale arrivare a spendere fino a 4.000 euro al mese per una tata che – poverina – è tenuta ad alzarsi anche di notte per badare al bimbo affidatole, bè, che volete … trovo tutto questo amorale in quanto avviene mentre il 10% degli Italiani diviene sempre più ricco; le intangibili caste resistono e bene; gli altri, che sono poi la maggioranza, diventano sempre più poveri.

Così come è a-morale e a-logico accettare di essere portati e ragionare e a decidere sul colore della scaffalatura compresa nel prezzo di una biblioteca che non avete deciso di comperare. E mi riferisco al B day: a mio avviso il vero problema sono le mancate dimissioni della persona, non la sua richiesta degli “ulteriori approfondimenti” in ogni sede. Bene dice poi – a mio avviso – chi fa notare che l’essere stato votato da milioni di cittadini non sottrae nessuno dall’essere soggetto alla legge ed alla Costituzione, la quale afferma che la sovranità appartiene al popolo, il quale però la esercita nelle forme previste dalla Costituzione, non direttamente in forma plebiscitaria e  in violazione di se stessa!

Piero Calamandrei

 

La nostra Costituzione … il Diritto Costituzionale fu uno dei primi esami che sostenni all’Università (Genova 1963, professore Carlo Cerruti), sulla scia degli insegnamenti di tale Piero Calamandrei  … essa non va “aggiornata, modificata”: no, essa va innanzi tutto rispettata ed attuata. Ecco, oggi, 11 settembre 2013, io vedo altri aerei lanciarsi a distruggere una terza Torre, quella della nostra Costituzione: sono quelli condotti da nuovi barbari moderni che vogliono distruggere ciò che non comprendono o ciò che loro stessi vogliono riedificare a proprio esclusivo vantaggio e non quale strumento per il raggiungimento del BENE COMUNE.

P.S.: intendiamoci, non che qualche modifica non sia necessaria, quale quella – ad esempio – del superamento dell’ormai troppo pesante bicameralismo perfetto. Solo che anche in questo caso è una questione di ordine delle priorità: e la “prima priorità“, a mio sommesso avviso, è il rispetto e l’attuazione dell’attuale Carta Costituzionale, ben più urgente che non il suo aggiornamento. In altre parole: personalmente non accetto di essere trascinato nella discussione sulla necessità di aggiornare la Costituzione da chi non sta rispettando e/o attuando quella vigente.