POST 961 – RIFLESSIONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Settembre, 2013 @ 8:55 pm

Detto altrimenti? Riflessioni, come altrimenti dire?


Giorni fa scrivevo che vorrei che il voto in Senato per la decadenza o meno di un senatore fosse palese e non segreto. Oggi leggo che molti partiti stanno auspicando la stessa cosa. Tranne uno, quello interessato all’ “assoluzione dell’imputato”, che afferma “Il regolamento non lo prevede”. Ma il regolamento lo fanno i senatori, ed allora, se la maggioranza dei senatori lo vuole, che sia palese, questo benedetto voto! Dopo si regolarizzerà formalmente la modifica della procedura. Oppure vi sono motivazioni occulte sotto tale indisponibilità … sapete,  a pensar  male …

ILVA. Tanti, tanti post fa avevo ipotizzato che lo Stato acquistasse “d’imperio” il Gruppo Acciaio Ilva, al prezzo di mercato, dedotti i costi per il risarcimento dei danni ed il risanamento dell’ambiente. Un mio amico mi disse: in tal caso sarebbe lo Stato ad incassare denari, perché i danni sono maggiori del valore del Gruppo. Oggi, di fronte ai sequestri disposti dalla magistratura, la famiglia Riva oppone la serrata. I giudici dicono che i sequestri effettuati NON impediscono la prosecuzione dell’attività. Ed allora? Un ricatto? Che brutta parola … e poi, lo si sa, le parole sono pietre, stiamo attenti ad usarle. Allora … vediamo … in luogo di “ricatto” potrei usare l’espressione “forzatura”, oppure “offerta che non si può rifiutare” … non so … e voi, lettori del blog, cosa suggerireste?

Rientrando, con la prima Ora, non ancora forte …

Oggi ho portato in barca a vela un mio amico, Sergio. Cinque ore a fila, dalle 08,30 alle 13,30. Nell’Alto Garda, con il mio FUN che poi è una barca da regata. Sulle prime, Vento (cioè vento da nord) a 25 nodi, poi a calare ed infine l’Ora da sud. Volevo scrivere di più di questa uscita ma questa sera, saltando da un programma televisivo all’altro, ho visto qualche minuto del film La Duchessa. Inghilterra del ‘700. E mi ha rubato la scena. Lei si affaccia al balcone della suo palazzo: di fronte …  prati e boschi immensi, tutti per lei. Ho subito pensato che altrettanto lusso, spazio e verde non dovevano avere i sudditi inglesi “normali”. Cioè, ho pensato alla enorme differenza fra i pochi ricchi ed i molti poveri …del ‘700 inglese, certo, che avevate capito? Mica dell’Italia del 2013 … noooo ….

Molto più interessante, su RAI MOVIE, il vecchio film in bianco e nero “Il generale Della Rovere”, con Vittorio De Sica (Roberto Rossellini, 1959, da un racconto di Indro Montanelli). Un  un truffatore viene risparmiato dai tedeschi durante l’occupazione purché accetti di fingersi un eroe nazionale, come tale entrerà a S. Vittore e raccoglierà le confidenze dei prigionieri. La loro vicinanza è salutare per la sua coscienza e l’uomo si offre come volontaria vittima durante una rappresaglia. Il risveglio della coscienza, ecco … quello stesso che oggi, noi tutti, ci aspetteremmo da un altro  (“altro”, non “alto”) personaggio .

Serata TV, durete voi. Ebbene sì, lo confesso, ma saltando da un camnale all’altro (il che è una attenuante!), fra cui “I pacchi” dove si vincono o non si vincono euri soprattutto per pura fortuna. Mi ha colpito un aspetto: che a convalidare le decisioni dei concorrenti ci sia un notaio. Ed ho pensato: ci vorrebbe un notaio anche per certificare le decisioni e le affermazioni di alcuni nostri politici, del tipo: “Non rientrerò in politica”, “Manterrò separate le mie vicende giudiziarie personali  dalla sorte del governo”. Infatti, quanto certificato da un notaio “fa prova sino a querela di falso”, il che vuol dire che per smentire tali certificazioni (e quindi tali affermazioni) occorre querelare per falso il notaio. Ma se ciò non avvenisse,  significherebbe che ad essere falso non sarebbe il notaio …

Politica. Arte del compromesso, dice taluno. Doverosa ricerca del bene comune, dico io, facendo ognuno il proprio dovere, a qualunque costo, come affermava tale Alcide Degasperi.