POST 986 – UN GIORNO UN AMICO MI DISSE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Settembre, 2013 @ 9:21 am

(“Un giorno un indovino mi disse” di Tiziano Terzani, Feltrinelli Editore – da leggere insieme a tutti gli altri suoi libri!)

Detto altrimenti: … un mio (vero) amico ha notato un paio di particolari nei miei post

 “Riccardo, ultimamente stai accelerando la pubblicazione dei tuoi post. E poi, te la prendi sempre di più con i super stipendi, super retribuzioni, super liquidazioni, super cumuli … che tu sia invidioso? O mi sbaglio?”

Caro amico, rispondo subito alle tue due osservazioni:

1) Ebbene sì, lo confesso, ho “pressa” (dal dialetto trentino: ho fretta) di arrivare al millesimo post. Sono emozionato dall’idea. E poi, ogni mattina, basta ascoltare un giornale radio per avere mille spunti di riflessione.

2) E’ vero, ma la mia non è invidia. Lo faccio per sei motivi:

  • a. pensa un po’ a quanti pensionati al minimo, a quanto disoccupati a quanti esodati potresti dare di sollievo con il risparmio che si farebbe ponendo un tetto a tutte (tutte) le retribuzioni pubbliche (ed anche private se corrisposte da società o enti sovvenzionati o aiutati dallo stato), fissandole, ad esempio, allo stesso livello di quelle tedesche.
    b. Una più equa redistribuzione dei redditi aumenta i consumi.
    c. Solo dopo avere “dato l’esempio dall’alto” (cioè con interventi su chi nemmeno si accorge dell’aumento del prezzo della benzina, tanto è ricco) si può continuare a richiedere sacrifici al “basso”, cioè a chi non riesce più ad arrivare alla metà del mese.
    d. Se una persona riceve un emolumento annuo milionario (in euro) non ha alcuno stimolo per sforzarsi di migliorare il suo lavoro, bensì è solo interessato a mantenere il suo privilegio.
    e. Dire “lo paghiamo moltissimo perchè ha delle grandi responsabilità” non regge: infatti, se un mega burocrate pubblico/bancario etc. fa un danno di alcuni miliardi (è successo), che si fa? Gli si addebita il costo? Quando mai potrà ripagare (interamente) il danno in linea capitale, interessi e rivalutazione monetaria? Mai. Ee allora? In cosa si traduce questa pretesa responsabilità, a fronte della quale egli è strapagato?
  • f. Superumuli: maccome (maccome) fa un “cristiano creato” (Montalbano) a svolgere bene tutti quegli incarichi, ciascuno dei quali molto (troppo! N.d.r.) bene retribuito? Ecchè … il suo cervello  ha il dono dell’ubiquità?