LE AGENZIE DI RATING USA HANNO DECLASSATO – FRA I TANTI – ANCHE LA NOSTRA PROVINCIA AUTONOMA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Febbraio, 2012 @ 6:15 pm

Detto altrimenti:   cui prodest? A chi giova?

On. Sen. Marco Porzio Catone

Repetita iuvant, le ripetizioni spesso aiutano a capire! Ne sapeva qualcosa il Senatore Romano Marco Porzio Catone detto il Censore che dal 157 a. C. alla sua morte (149 a.C), ogni volta che interveniva in Senato sui più diversi argomenti, chiudeva immancabilmente con “Ceterum censeo Carthaginem delendam esse”, e cioè, “in più credo che Cartagine debba essere distrutta”, tanta era la sua convinzione che Cartagine rappresentasse un pericolo per Roma. Distruzione che avvenne tre anni dopo la sua morte, nel 146 a.C.. Ora, non che si voglia radere al suolo e cospargere di sale il terreno fabbricabile sul quale insistono le sedi delle Agenzie di rating USA, ma almeno dare loro delle regole, moderarle, responsabilizzarle e sanzionarle quando commettono colpe gravissime.

Ecco quindi che anche io, molto, ma molto più modestamente di un antico Senatore Romano (ma oggi abbiamo un On. Senatore che si faccia promotore di una  iniziativa al riguardo?)  ripeto le domande e le proposte  che avevo formulato nel mio post del 15 gennaio scorso. Domande che oggi più che mai noi riproporci.

1. Chi sono i loro azionisti?
2. Al loro interno, chi approva e firma la dichiarazioni finali dei loro esperti, frutto di profonde analisi, con le quali vengono attribuite le pagelle?
3. Da dove provengono i loro ricavi? In particolare: chi ha pagato il lavoro delle recenti analisi che hanno determinato i declassamenti europei? O forse le Agenzie hanno lavorato gratis? Ma dai …
4. Quali responsabilità hanno le Agenzie allorchè commettono errori macroscopici, ad esempio classando con la tripla A banche e società che dopo pochi giorni o alcuni mesi falliscono?
5. Quale responsabilità è stata loro ascritta quando hanno ammesso la pratica dei titoli derivati della loro cartolarizzazione (si veda mio post del 4 gennaio scorso)?
6. E’ vero che l’Europa sta studiando se e come richiedere i danni alle citate Agenzie, di fronte a loro certificazioni non veritiere che abbiano causato forti perdite alle borse, agli Stati ed alle economie europee?
7. Quali garanzie abbiamo che non siamo di fronte ad azioni che possono rappresentare veri e propri reati di turbativa dell’andamento dei corsi delle borse?
8. Perché l’Europa non crea  ERA, European Rating Agency, per classare e declassare le agenzie USA?
9. Perché non si indaga sui grossi movimenti di titoli sovrani e di azioni avvenuti subito prima e subito dopo questi declassamenti europei di massa?