POST 1074 – TRENTO E TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Novembre, 2013 @ 11:23 am

Detto altrimenti: mini rassegna stampa dal quotidiano l’Adige

2 novembre, pag. 36 – Nel PTC, Piano Territoriale della Comunità Altogarda e Ledro, il Centro Vela. Il Centro Vela alle foci del Sarca (Comune di Arco), reclamato da tempo anche dal Comune di Nago Torbole (ma il Comune di Nago Torbole non ha già il CVT, Circolo Vela Torbole?). Osservo: la “Busa” dell’Altogarda Trentino non ha bisogno di un ulteriore Centro Velico Comunale, bensì di riunificare le iniziative per la realizzazione di una Iniziativa di portata europea, quale potrebbe essere una Scuola di Vela a livello dei Glenans francesi, e che potrebbe chiamarsi “Trentanodi Srl, Scuola Superiore di Perfezionamento Velico Classe Crociera”. Insomma, stante la bellezza del nostro territorio, la ricchezza di vento e il già elevatissimo grado di conoscenza internazionale della nostra offerta turistica e sportiva locale, occorrerebbe fare un salto di qualità, pensare alla grande e superare la visione particolaristica comunale dei problemi e delle prospettive.

3 novembre, pag. 11 – Intermodalità (trentina) in crisi. L’ex presidente di Interbrennero afferma che a sbilanciare il bilancio della società sono gli ammortamenti (che sono costi anche se non sono uscite di cassa) a fronte dei rilevantissimi investimenti immobiliari che la società ha fatto, realizzando forti volumi di immobili con la prospettiva, ora tradita, di venderli e di affittarli. A Milano direbbero: “O felè fa ‘l to’ mestè”, cioè pasticcere fa il tuo mestiere, cioè ognuno faccia il mestiere suo, cioè una società intermodale non si metta a fare l’immobiliarista. Ma tant’è … ormai i buoi sono scappati dalla stalla e chiudere i cancelli costa … costa un aumento di capitale con denaro pubblico, a copertura delle perdite. Come si chiama questa operazione? Ah già … sì … c’è un termine che suona meglio: “ricapitalizzazione”. Peccato … che la politica della società non si sviluppi di pari passo con la prospettiva del completamento del tunnel di base del Brennero … a proposito del quale, anni fa, attraverso il GEIE privato ATT3 – ALPTRANSFER CONSULTING GEIE/EVIG con sede a Bolzano, del quale ero azionista e amministratore, avevamo tentato di fare modificare il progetto delle FS da una a tre canne … come pare che oggi, solo oggi, abbiano fatto. Che abbiano “copiato” il nostro progetto?

3 novembre, pag. 26 – A Trento, nel quartiere della Clarina, si scarica sui residenti il peso della sosta dei lavoratori pendolari, respinti dal quartiere della Bolghera ora trasformato in zona blu a pagamento. E si penalizzano lavoratori pendolari e residenti. Bingo! Osservo: la politica della sosta deve essere “completa”. Interventi settoriali non risolvono i problemi: li spostano. A quando, ad esempio, una tessera della sosta unica per tutta la Provincia, ferma restando per ogni comune di stabilire la propria tariffa? Lo so, questo è un altro problema, ma …  che volete, l’occasione per “infilarci” questa idea era troppo forte …