POST 1097 – VIRTU’ PRIVATE E COMPORTAMENTI PUBBLICI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2013 @ 2:45 pm

Detto altrimenti: comportamento pubblico … in alternativa alla “virtu’ privata”? Quasi un “vizio”!

ASL del Nord, del profondo Nord. Una signora – virtuosa in quanto impegnata a risolvere i problemi di salute della vecchia madre – entra nei locali di una ASL nell’orario d’ufficio regolamentare. Trova il corridoio giusto e la porta giusta, quella con su il cartello che indica che all’interno viene fornito il servizio che lei sta cercando. La porta è chiusa. Nessun avviso del tipo “Bussare e attendere”. La signora attende un poco, poi si fa coraggio, socchiude delicatamente la porta, introduce la testa e timidamente chiede . “E’ permesso?”

L’impiegata c’è. Una sola. Alla scrivania. Sta lavorando. Così almeno pare. Alza lo sguardo, occhi leggermente socchiusi, sorriso manco a parlarne, tarda a proferire parola. Dopo qualche secondo, tanto per far capire che non ci si deve permettere di disturbarla, fa un cenno con la testa che pare significhi “Entri”. La Signora entra. L’impiegata ascolta la sia richiesta. Non parla. Si alza, prende un registro e – finalmente – inizia a rispondere alla suddita.

Già, perché di fronte sé l’impiegata pubblica ritiene di avere una suddita colpevole del delitto di lesa maestà, non una cittadina che ha il diritto di essere servita. Infatti, l’impiegata si interpreta come “amministratore pubblico” in senso soggettivo, cioè “io sono un amministratore pubblico e amministro te, mio pubblico, amministro te che quindi – più o meno – sei un “oggetto amministrato”. Io invece credo che l’impiegata dovrebbe interpretare se stessa come amministratore pubblico in senso oggettivo, cioè “io, cittadino, ho collocato te, amministratore pubblico, in quella posizione affinchè tu gestisca il servizio”. In altre parole, tu sei un “mio” amministratore non perchè fai di me ciò che vuoi, ma tu sei “mio” perché io ti ho nominato, cioè, tu sei stato nominato da me.

Ma vallo a far capire a quella impiegata! E non solo a lei …