NATALE DI VETRO – 31 –

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2013 @ 2:04 pm

Detto altrimenti: di vetro, che ci lasci vedere ciò che è al di fuori del “nostro” Natale (post 1242)

Pensavo di avere terminato con i miei trenta post natalizi, e invece … invece oggi sono stato a Messa al Santuario della Madonna delle Laste (Trento Alta). Verso la fine, prende la parola una missionaria laica che opera nel nord ovest dell’Argentina, ai piedi della Cordigliera delle Ande. Ci offre immagini sacre contro una piccola offerta … denaro da destinare ai bambini la maggior parte dei quali non supera i cinque anni. Infatti muore prima per denutrizione e malattie in una terra nella quale manca tutto: elettricità, lavoro, gas, acqua potabile, scuole, ospedali. Il parroco? Una volta l’anno!

Il parroco, quello delle Laste, alla fine, dopo la benedizione, ci saluta “Come il nostro Papa: buon pranzo!”. Ecco … io non ho potuto fare a meno di associare le due situazioni, di chi deve stare attento a non ingrassare e di chi deve cercare di non morire di fame. Noi, ben nutriti, all’interno di una casa calda. Loro, gli Altri, fuori. Ed ho ripescato una mia vecchia poesiola … che ci possa indurre ad aprire la porta di casa a Chi è fuori. Una poesiola per bambini piccoli e anche per bambini cresciuti:

La casa di vetro

Attraverso lo spazio
svuotato dall’indifferenza
lo sguardo si posa
sull’inverno gelato
mentre all’interno
scoppietta la fiamma
che inonda la casa di vetro
di un rosa tepore
veneziano.
Qualcuno
da fuori
implora calore
e tende la mano
ad occhi infantili
spalancati al di là
dell’invisibile muro.
E il piccolo viso rotondo
dischiude la porta
di casa e del cuore
e scalda
col puro suo gesto d’amore
i colori gelati del mondo.