NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE (caro Silvio, caro Vespa)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Gennaio, 2014 @ 7:57 am

Detto altrimenti: quo usque tandem, fino a quando … resisteremo? Fino a quando vi sopporteremo? (post 1294 – 44/2014)

20 anni fa. Molti hanno creduto in un imprenditore. “E’ un imprenditore di successo … saprà come fare …” E invece l’ “imprenditore di successo”, pur disponendo di una maggioranza forte, non ha previsto la crisi, non ha fatto le riforme, si è occupato dei suoi affari, si è impegolato e ci ha impegolati in mille suoi problemi personali e non, attaccandoci una malattia nuova: la “berlusconite” che non si cira nemmeno con “Stamina”!

Ora si ripropone. In procinto di essere costretto ai domiciliari o affidato ai servizi sociali, ha generato una finta scissione (la somma dei “nuovi due” è maggiore al vecchio “uno”), corteggia leghisti e cinquestellati. Tornerà?

L’inflazione è diventata deflazione. Troppe tasse, poco lavoro, riduzione dei consumi, minori incassi fiscali, meno lavoro, crescita del debito pubblico, sempre nuovi scandali.

 Che fare? Propongo:

• Azione moralizzatrice “forte”, anzi, fortissima (anche anti-caste, tutte!)
• Riforme decise
• rescheduling del debito
• emissione di tutoli di debito pubblico irredimibili
• adozione di un diverso modello di sviluppo
• riordino delle priorità.

Nel frattempo il signor Vespa Bruno organizza un Porta a Porta di attacco alla nostra Autonomia Speciale. Caro medicone Signor Vespa, che dirti se non “medice, cura te ipsum!”, medico, cura te stesso! Da Nord a Sud. Inizia a domandarti se sia lecito, corretto, degno, giusto, conveniente, intelligente, logico, ammissibile, legittimo, onesto etc. cercare di distruggere ciò che va bene, anzi, benissimo (la nostra Autonomia) ed invece non occuparsi dei ladri che riempiono le altre “autonomie”, speciali e non” (Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania, etc. e, last but not least, Sicilia). Poi ne riparliamo.

Già, perché anche solo sentire che vuoi drenare le nostre risorse per riversarle in un colabrodo di ladronerie mi sale in sangue alla testa, caro Signor Vespa, tu, con quell’aria falsamente assente: con quello sguardo “ispirato” da depositario della verità rivelata;  quegli occhi di metallo lucidato alla Benito;  quel presentare le cose come frutto di una tua scoperta sensazionale, risolutiva, rivelatrice, con quelle occhiate dal basso all’alto di chi conosce la Verità e duarda di sottocchio l’altro, pr metterlo alla prioova “vediamo un po’”; etc.. Basta con queste sceneggiate da avanspettacolo, basta! Noi  “ne abbiamo il naso pieno” Wir haben die Nase voll” , si dice in tedesco, una lingua che usa il naso mentre noi usiamo altra parte del corpo …