LA COMMEDIA DELL’ARTE IN pOLITICA (le minuscole non sono utilizzate a caso).

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Gennaio, 2014 @ 7:12 am

Detto altrimenti: ho scritto in politica, non in Politica …(le maiuscole e le minuscole non sono utilizzate a caso). (post 1300 – 50/2014)

Oggi ne abbiamo due … di “politiche”: la Politica  (le maiuscole non sono utilizzate a caso) di chi cerca di fare Politica, cioè di risanare danni ventennali, di faticosamente porre le basi per l’arresto della caduta e di porre le basi per la ripresa del Paese. Questa è Politica.

Poi vi è la politica (le minuscole non sono utilizzate a caso), quella che mi ricorda la Commedia dell’Arte. Ricordate? All’incirca dalla metà del 1500 alla metà del 1700 (si estinse per la riforma operata da Carlo Goldoni). Come funzionava? Ecco le sue note distintive:
• gli attori si esibivano sulle piazze;
• andavano “di loco in loco” (ma non avevano ancora né camper né reti televisive);
• lo facevano per denaro;
• improvvisavano.

Ah …, scusate, dimenticavo … chiamavano ad agire con loro anche le donne … ma questa novità non era assolutamente di per sè una cosa negativa  in teatro. E in politica? Altrettanto, salvo casi in cui vi siano state chiamate per doti … particolari, ben diverse da quelle che la Politica richiederebbe. Nel senso che un’ottima estetista dentale non è detto che possa diventare da un giorno all’altro  un’ottima politica …