INCONTRI – 12) RUGGERO POLITO, PRESIDENTE EMERITO DEL TRIBUNALE DI ROVERETO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2012 @ 8:12 am

Oggi, due anni esatti dopo l’intervista del 18 marzo 2012, oggi … 18 marzo 2014… pochi minuti fa … dopo una breve, incurabile malattia, se ne è  andata una delle Persone migliori che io abbia mai conosciuto … l’amico Ruggero

(nel testo e in calce trovate i commenti del 2012 e quelli attuali del 2014 – Intervenite anche sul post di Mirna su www.trentoblog.it/mirnamoretti)

EDIZIONE SPECIALE: IL MIO CENTESIMO POST (18 marzo 2012)

DEDICATO AD UNA PERSONA SPECIALE

Detto altrimenti: “Dagli Appennini (della Campania) alle Bande”, alle nosse bande, a Riva del Garda. Un giovanotto di 79 anni ha superato l’esame di violino per il passaggio al nono anno di corso presso il Conservatorio Bonporti di Riva del Garda. E non si tratta di un ripetente incallito!

Da pochi giorni, un carissimo amico, Ruggero, ha conseguito questo importante risultato. Direte: vabbè, ce ne sono tanti che poi anche si diplomano al Conservatorio! Eh no, non è la stessa cosa! State un po’ a sentire, anzi, a leggere questa intervista:

Parlaci di te, Ruggero

San Mango Piemonte

Sono nato a San Mango Piemonte (SA) il 23 giugno 1933, frequentando poi le medie e il liceo classico a Nola, dove conseguivo la Maturità  nel 1952. Mi iscrivevo quindi a Napoli alla Facoltà  di Giurisprudenza, frequentandola per un anno, ma avendo per la  necessità  di … guadagnarmi la pagnotta, nel 1953 affrontavo e superavo il concorso per funzionario di Cancelleria, venendo destinato come Cancelliere al Tribunale di Rovereto, dove prendevo servizio il 9 settembre 1954. Coniugando studio e lavoro, dopo il servizio di leva come Sottotenente al Reggimento Montebello di Cavalleria Corazzata in quel di Roma, conseguivo la laurea in giurisprudenza presso l’Università  di Ferrara il 27 giugno 1961. Continuavo quindi i miei studi, facendo pratica notarile e forense e nel contempo iniziando la preparazione al concorso in Magistratura. Nel frattempo fui nominato Cancelliere Dirigente della Pretura di Egna (BZ), ove approdai nel settembre del 1962.

Maria Grazia e Ruggero

A Egna conobbi Maria Grazia, con la quale convolai a nozze il 1° maggio del 1965. Alla data del mio matrimonio, avevo nel frattempo vinto il concorso in Magistratura e come prima sede di tirocinio fui destinato prima a Venezia e poi a Bolzano. Al termine del tirocinio, venni destinato come Giudice alla Pretura di Montagnana (Padova). Su mia domanda, nel 1968 venivo trasferito come Pretore a Riva del Garda, divenuta la mia residenza definitiva e dove tuttora vivo. Lo sviluppo della mia carriera di Magistrato mi ha visto prima come Consigliere Pretore Dirigente di Rovereto e da ultimo come Presidente del Tribunale della stessa citt  fino al 30 aprile 2008, data del mio pensionamento, a settantacinque anni,  dopo cinquantaquattro anni di servizio effettivo nell’ambito della Giustizia.

I tuoi primi contatti con la musica?

Avevo appena otto anni e frequentavo la terza elementare a Torre Orsaia, un piccolo ameno paesino di tremila abitanti nel Cilento. In casa avevamo un pianoforte e d’istinto provai a riprodurre sulla tastiera qualche motivo in voga in quegli anni. Ricordo che il mio primo cimento fu Lilì Marlen, canzone molto in voga negli anni della guerra. Mi accorsi che, se sbagliavo una nota, ero in grado di correggerla ad orecchio. E così prima con qualche dito, poi con la mano destra, in poco tempo riuscii a riprodurre tutto ciò che conoscevo come motivo melodico. Sempre da autodidatta, decisi di impegnarmi ad usare anche la mano sinistra per gli accordi e così, dopo aver scoperto, di tentativo in tentativo, che l’insieme di tre note (triade) formava un accordo, riuscii pian pianino ad integrare la melodia della mano destra con l’accompagnamento realizzato con la sinistra. I risultati che ottenevo mi entusiasmarono a tal punto che quasi tutti i giorni ero sul pianoforte per esercitarmi, arrivando a comprendere in modo empirico e guidato dal solo orecchio tutta una serie di accordi, che ricercavo e memorizzavo di volta in volta, realizzando uno schema pratico ma efficace, che mi consentiva di suonare il piano senza conoscere la musica. Ma, stranamente, malgrado avessi acquisito una buona disinvoltura a suonare il pianoforte a orecchio, le mie continue insistenze presso i miei genitori erano volte a voler studiare il violino, strumento che non avevo mai visto ma il cui suono mi affascinava. Dovetti però attendere che mio padre, Maresciallo dei Carabinieri, ottenesse il trasferimento come Comandante alla Stazione di Nola, cittadina campana di quarantamila abitanti, per poter iniziare solo nel 1947 lo studio del violino con un maestro privato, non essendoci in Nola alcuna scuola o altra istituzione musicale. Quando nel 1954 approdai a Rovereto, come Cancelliere, ebbi modo di entrare subito in contatto con gli ambienti musicali della Città  della Quercia e quindi ebbi l’opportunità  di riprendere lo studio del violino sotto la guida del compianto amico Prof. Mario Proffer. Inoltre iniziai le mie prime esperienze di componente di gruppi musicali, che venivano continuamente organizzati a Rovereto, grazie alle iniziative del Prof. Franco Melotti, umanista e musicista, del compianto M° Padre Tonetti, Insigne Compositore e Musicista, dell’amico M° Renato Chiesa, Musicologo e Umanista, ed altri ancora. Dal 1962 al 1968, gli impegni dell’intenso studio per il concorso in Magistratura unitamente a quelli del lavoro, mi tennero lontano dall’attività  musicale, fino a quando nel 1969 venivo eletto Presidente dell’ Associazione Amici della Musica a di Riva del Garda, carica che ricopro tuttora e che, anche se divenuta gravosa, riesco a svolgere dignitosamente e con discreti risultati, grazie alla preziosa collaborazione degli Amici del Consiglio Direttivo, prima fra tutte la tua, Riccardo, senza il cui contributo non si riuscirebbe ad andare avanti (non è vero, sono solo il tuo tesoriere, sei tu il motore di tutto! N.d.r.).

          Esercizi al violino

Il rientro in Trentino nel 1968 e la Presidenza dell’Associazione Amici della Musica mi riproiettarono esponenzialmente nell’ambiente della cultura musicale, offrendomi l’opportunità  di conoscere e frequentare musicisti di alto livello, quali il M° Dionisi, Il M° Riccardo Giavina, il M° Dardo, Il M° Deflorian, l’indimenticabile Prof.ssa Margit Spirk insigne violinista e docente emerita al Conservatorio di Trento, che negli anni 1975 e seguenti è stata la mia insegnante privata e che, in due anni di studio, mi portò al conseguimento del V° corso di violino come privatista. Nel 1985, grazie all’iniziativa veramente meritoria del M° Giorgio Ulivieri, entrai a far parte come violinista nella Camerata Musicale Città di Arco,da lui fondata e diretta, tuttora operativa e nella quale continuo a suonare.

    25 ottobre 2009: duo di violini             Ulivieri-Polito

Nel 1987 fui vittima di un gravissimo incidente stradale, che mi costrinse per sei mesi in ospedale e per circa tre anni mi impedì di suonare sia il violino che il pianoforte. Nel 1990 ripresi lentamente a suonare e dopo circa sei mesi riconquistai le mie anteriori capacità  strumentali. Nel settembre del 2005, sfortunatamente, rimasi vittima di secondo grave investimento, che mi obbligò in ospedale altri sei mesi di lunga convalescenza. Ripreso il lavoro in Tribunale (dove mi recavo con le stampelle), riattivai pian pianino anche la mia attività  musicale.

Il 30 aprile 2008 sono andato in pensione.

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       Al pianoforte … con il violino a               “portata di mano!”

Ho dovuto poi attendere l’età  del mio pensionamento per decidere di affrontare un esame di ammissione al Conservatorio, come allievo interno. Superato l’esame, riprendevo studi regolari alla Sezione Distaccata di Riva del Garda del Conservatorio di Trento, dove, dopo il superamento degli esami propedeutici di Armonia Complementare e Storia della Musica, qualche settimana fa ho superato anche l’esame dell’ VIII° corso, frequentando ora il IX° corso di violino del corrente Anno Accademico. Data l’età  e …. gli acciacchi relativi, ritengo piuttosto improbabile la possibilità  di affrontare il decimo corso ed il diploma! Per intanto continuerò la frequenza del IX° corso in Conservatorio fino al termine dell’anno accademico, poi si vedrà !

Che mi dici del tuo Interesse per la Liuteria?
Studiando il violino, ho scoperto il fascino dell’arte liutaria e non ho potuto fare a meno di approfondire tale settore, interesse che mi ha spinto a studiare la storia delle grandi scuole italiane di liuteria da quella bresciana alla celebre scuola cremonese e poi a quella di Venezia, Milano, Bologna e Napoli, a partire dal 1600 ai giorni nostri.

Ad un fortepiano d’epoca

La famiglia ha sempre contato molto per te
Un grande tributo di affetto e riconoscenza devo a mia moglie Maria Grazia, compagna dolce e affettuosa della mia via, che oltre a darmi la gioia delle nostre tre splendide figlie, pur coltivando il suo prevalente interesse per la letteratura, la storia e la storia dell’arte, ha condiviso con me l’amore per la musica, incoraggiandomi sempre a coltivare la mia passione, conseguendo, pur a digiuno di studi musicali, una incredibile capacità  di ascolto e di acquisizione di gusto musicale, tale da spingerla a qualche garbato rimprovero quando, durante il mio studio sul violino, mi contesta di aver ripetuto una certa frase musicale per tre volte con gli stessi errori! Tutte e tre le mie figlie hanno studiato musica: Patrizia diplomata in Pianoforte e laureata in lettere e musicologia; Anna Carla, oggi psicologa, ha studiato violino fino all’VIII° corso; Elisabetta, laureata in giurisprudenza e bancaria, ha studiato il violoncello fino al V° corso. Il nonno Ruggero corre verso gli ottanta ma la sua progenie continua, perchè con le figlie ho acquisito tre generi e cinque splendidi nipotini, che spero vengano educati anch’essi ad amare la cultura e la musica

E inoltre, quasi un medico, anche di te stesso

Amico Riccardo, affettuosamente esageri! E’ vero che coltivo la passione per la medicina così come un po’ per tutte le discipline scientifiche, filosofiche e teologiche. Le mie letture, infatti, si indirizzano più verso la saggistica che verso la narrativa.

Importante membro dell’Accademia delle Muse a Trento, ti sobbarchi i viaggi da Riva per partecipare alle nostre serate

Accademia delle Muse. Tre giovani in pausa cena: il chitarrista classico Carlo Fierens, la pianista Katia Bonadiman e Ruggero

Grazie all’affettuosa proposta tua, caro “Vicepresidente Accademico” e Maria Teresa, io e Maria Grazia siamo entrati a far parte dell’ Accademia delle Muse, fondata dalla vulcanica e spumeggiante Presidente Cristina Endrizzi Garbini, pianista, cantante lirica, musicologa e ottima parlatrice, che nella sua bella casa di Trento ha costituito un salotto culturale, appunto l’Accademia delle Muse, dove mensilmente si ritrovano tutti gli amici che ne fanno parte e dove, a turno, ciascuno porta il suo contributo nel mondo della cultura, che spazia dalla letteratura, all’arte, alla storia, alla musica, ai viaggi e a quant’altro possa divenire oggetto di arricchimento dello spirito e della mente; il tutto spesso allietato dalle performance pianistiche della brava Cristina, che si è adattata in qualche occasione perfino ad accompagnare questo giovane (solo leggermente maturo) violinista, per fare un po’ di intrattenimento musicale in duo.

Commendatore da quando?
Amico Riccardo, m’induci a fare un peccato di immodestia, dato che non utilizzo questo titolo, che ho sempre collegato ad un personaggio, certamente benemerito, ma che nel mio immaginario ho sempre identificato come piuttosto anziano e … attempato. Sentendomi ancora … giovane , ho difficoltà  a rivestire quel ruolo! Peraltro sono stato felice di un tale prestigioso riconoscimento, che il Capo dello Stato ha ritenuto di conferirmi e del quale mi sono sentito onorato. In ogni caso, soddisfo tua la curiosità : ebbene, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quale Capo dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, con suo decreto del 9 settembre 2009, mi conferiva l’onorificenza di Commendatore, con facoltà  di fregiarmi delle relative insegne.

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In duo con Carlo Fierens

Ruggero,  fermo … mai?
Qui hai ragione ed è fondata la tua ipotesi: mai fermarsi! La vita è¨ un dono splendido, anche quando è costellata di difficoltà  e momenti difficili. Il cammino della nostra esistenza terrena bisogna percorrerlo sempre con tenacia e fiducia e con la œgioia di vivere, sostenuta dalla continua tensione verso il bene, la fiducia e la speranza, sollecitando continuamente lo spirito e la mente. A questi fini la cultura è uno strumento formidabile per alimentare la nostra interiorità  e farci godere il meraviglioso dono della vita, resa preziosa dalla stupenda potenzialità  della nostra mente e dalla potenziale immensa profondità  del nostro spirito. Perciò² ritengo che l’anima dell’uomo sia effettivamente immortale!

.Fine dell’intervista

Nota per il lettore: ovviamente all’insaputa dell’interessato e prima di realizzare l’intervista, ho raccolto presso amici comuni alcuni pensieri su Ruggero.

Giorgio Ulivieri: Complimenti vivissimi: grande passione per la musica. Costanza e caparbietà.

Ruggero, i migliori auguri dalla tua collega Stefania!

Stefania Neonato: Ruggero è una persona ricca di entusiasmo, nel senso greco del termine, ovvero “ispirato da un dio”. Tutto ciò di cui si occupa, viene quindi trasformato dal suo atteggiamento di sorpresa, scoperta, meraviglia. Ad un mio concerto di alcuni anni fa, Ruggero non aveva esitato ad alzarsi in mezzo al pubblico e a venirmi incontro ringraziandomi di un’esecuzione che lo aveva toccato particolarmente. La nostra amicizia era iniziata in quell’occasione e subito improntata al rispetto e simpatia reciproci. Mi sento fortunata ad averlo per amico e gli mando un caro abbraccio e molti complimenti per il traguardo violinistico raggiunto.

Mirna Moretti

Mirna Moretti: di Ruggero amo sopra ogni altra cosa, la sua capacità di comunicare la gioia per la vita e per gli altri. Il sorriso, la gentilezza, la simpatia sono parte di lui. Essergli amica è un privilegio in ogni momento d’incontro: sia in famiglia, sia nell’ascolto del suo violino, sia quando si conversa con lui … assolutamente certi che la sua saggezza e la profonda umanità  ti arricchiranno.

Luigi e Daniela Sardi

Daniela Dalri e Luigi Sardi: “Carissimo Maestro Ruggero, felici di congratularci per il successo dell’esame, non avevamo dubbi!!! Un saluto e ancora tanta musica!

Riccardo Giavina: Ammirevole tenacia nel grande amore per la musica. Bravo Ruggero!

Gian Franco Peterlini: uomo tenace vince sempre.

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Giovanna Laudadio

Giovanna Laudadio: Ho conosciuto Ruggero agli incontri mensili dell’Accademia. Inizialmente ero un po’ in soggezione nei suoi confronti (lui è stato un magistrato, ha svolto una delle professioni più difficili e delicate che esistano, per la quale servono grande preparazione, intelligenza e umanità), ma col passare del tempo ho capito di trovarmi di fronte a una persona squisita, molto disponibile, saggia. E’ bellissimo parlare con lui, perchè dimostra un sincero interesse per ogni argomento si affronti, e, pur avendo una grande cultura, è capace di parlare con la semplicità  delle persone veramente sapienti, dei maestri che sanno mettere ciascun interlocutore, grande o piccolo che sia, a proprio agio. Ruggero ha uno sguardo vivace ed intenso, che riflette l’entusiasmo e la passione per le cose belle della vita, come la musica ad esempio. Sono onorata di conoscerti, caro Ruggero, ti auguro di continuare a coltivare le tue passioni con gioia e soddisfazione e, come ti ho scritto qualche giorno fa congratulandomi con te per il superamento dell’esame di violino, SEI UN MITO!”

Cristina e Ruggero

Cristina Endrizzi Garbini: Ho conosciuto Ruggero e Maria Grazia qui all’Accademia, grazie a Riccardo e Maria Teresa. Quando sono arrivati la prima volta ero molto agitata e avevo una grande soggezione di Ruggero, mentre Maria Grazia mi ha ispirato subito serenità. Poi abbiamo cominciato a provare i vari brani per la nostra serata e, grazie alla musica, tutta la mia timidezza è svanita come per magia. Poi Ruggero suona con l’anima e ricordo benissimo i brividi che ho sentito quando abbiamo interpretato Medditation dal Thais. Ero commossa e ancora lo sarò nuovamente quando eseguiremo insieme della musica. Infatti suonare insieme vuol dire cercare di fondere i suoni dei due strumenti, non solo accompagnare la melodia, ma sorreggerla dove serve e bisbigliare quando deve emergere. Insieme siamo riusciti a farlo. Sono orgogliosa di averlo conosciuto, è una persona bellissima, di grande spessore culturale e di immensa umanità . Quando suona poi si diverte moltissimo trascinando nella sua gioia anche coloro che lo ascoltano. Grazie Ruggero”.

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Maura Bruschetti:  “Tantissssssssssime congratulazioni a Ruggero anche da parte mia!!!!!!!!! E un abbraccio”.

Con la violista dell’Orchestra Haydn, Maura Bruschetti, e tanti altri amici alla Rastnerhutte (Bolzano) a 1930 metri!

Maria Luisa Postal: Giovanissimo plurinonno” E’ una bella definizione ed è così che ognuno di noi dovrebbe affrontare lo scorrere degli anni: impegno continuo per una meta e ancora un’altra e ancora un’altra: mi unisco con affetto ai complimenti e congratulazioni. Forza Ruggero!”

Carlo Fierens: (per telefono, dalla Spagna ove partecipa ad un importante festival di chitarra classica):”Riccardo mi ha presentato a Lei. Lei mi  ha accolto in casa, ha ascoltato le mie esecuzioni, ha ritenuto di apprezzarle. Il Suo giudizio mi lusinga. La Sua umanità  mi commuove”.

Maria Teresa Perasso:  “Gentiluomo” e “vero signore”: riferite a Ruggero, queste espressioni non hanno alcuna ombra di retorica! Riccardo ed io gli vogliamo molto bene!

Natale in casa … Polito (la prima a destra, seduta, la cara sposa Maria Grazia)

Io stesso: Ruggero, sei un Grande Comunicatore, da comunicazione, communis actio, azione comune, il che ti porta alla condivisione, con semplicità , spontaneità , dedizione, impegno e attenzione per gli altri:  Familiari, amici, conoscenti. Tutti. Il tuo cuore è come la tua casa: sempre aperto a tutti.