FRATELLI D’ITALIA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2014 @ 9:03 am

Detto altrimenti: magari! Utinam an, magari fosse vero, ve lo dico anche in latino! (post 1615)

Fratelli. In una famiglia. Se uno continua ad arricchirsi e l’altro non arriva a fine mese, il primo cede un po’ di ricchezza al secondo.

Ma in Italia non succede così. Il ricco è sempre più ricco e il povero fa … il suo dovere: diventa sempre più povero. Mappoi (mappoi) ci sono gli altri, gli esenti, i derogati, quelli che le gestioni separate, quelli che i diritti acquisiti.

Diritti acquisiti? Io mi chiedo: chi ha inventato questa categoria, si è però dimenticato di ricomprendervi quelli sanciti dalla nostra Costituzione: il diritto al lavoro, alla famiglia, alla dignità … Hai visto mai che questi ultimi non siano prioritari sugli altri, cioè su quelli già censiti ….

E invece, ci capitano tutte addosso le disgrazie impreviste ma prevedibili, la pianificazione per le prossime elezioni e non per le prossime generazioni (Degasperi si rivolterà nella tomba!), le alluvioni del Nuovo Clima Tropicale … e noi? Noi comperiamo gli F 35; registriamo uno scandalo al giorno (che leva il precedente di torno); abbiamo una pressione fiscale del 53% (la quale pressione grava naturalmente solo su chi le tasse le paga): etc. etc…

Come uscirne? A mio avviso il primo problema è il problema antropologico: il paese è mio, io sono un suo “azionista”, io devo e voglio capire ciò che succede e quindi giudicare e poter agire di conseguenza. Subito dopo, anzi, insieme, il problema morale. Il terzo problema? Il ritardo nel costituire gli Stati Uniti d’Europa. Se non risolviamo questi tre problemi, sarà dura … molto dura uscirne.