RISORSE DELL’AUTONOMIA TRENTINA SOTTO ATTACCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2014 @ 3:53 pm

Detto altrimenti: una favola moderna (post 1618)

thS3WAIMWFC’era una volta un buon padre di famiglia che aveva quattro figli. Uno era molto bravo, lavoratore ed oculato. Gli altri tre non altrettanto: lavoravano poco, spendevano molto, sperperavano il denaro, contraevano debiti. Quel padre, pertanto, decise di lasciare al figlio oculato l’autonomia di amministrare  la maggior parte di ciò che egli si guadagnava, mentre disse agli altri di cercare di lavorare di più, di spendere di meno e comunque di rivolgersi a lui in caso di bisogno.

I figli poco operosi si approfittarono della situazione: continuarono a lavorare poco, a non risparmiare denaro, a indebitarsi,  a sperperare denaro e ad ogni fine mese chiedevano al padre di dare loro i soldi necessari a pagare i loro debiti e a saldare  ogni tipo di spesa. Il padre buono li accontentava, ma ad un certo punto per far fronte alle loro richieste fu costretto a ridurre le somme che lasciava in disponibilità del figlio laborioso, il quale gli disse: “Padre, io sono d’accordo con te che se gli altri fratelli hanno bisogno, chi si trova in una situazione migliore debba essere disponibile ad aiutarli. Tuttavia, prima di versare del buon vino in una botte sarebbe prima il caso di chiudere i tanti buchi che ha quella botte?

Il padre buono rispose: “Sì, figlio, hai ragione, ma i tuoi fratelli si trovano in una emergenza, non possiamo abbandonarli …”. Al che il figlio operoso rispose: “Va bene, ma allora facciamo così: questi denari io non te li regalo ma te li presto senza interessi e tu li presti loro  alle stesse condizioni,  ma con l’impegno di restituzione da loro a te e da te a me”.

“Bella idea, disse il padre buono, facciamo così”.

Quando il padre buono comunicò la cosa agli altri suoi figli, costoro credettero di poter continuare a sperperare il denaro, in quanto non avrebbero mai avuto l’intenzione di rendere il prestito ricevuto. Tuttavia il padre buono capì i loro retro pensiero e disse: “Figlioli, sappiate che se entro un anno non avrete iniziato a ripianare il vostro debito, io non vi darò più un euro”.

E fu così che i figli poco operosi furono costretti obtorto collo a modificare il proprio sistema di vita e di lavoro ed iniziarono a gestire se stessi con oculatezza e a risparmiare i denari per essere in grado di  ripianare il prestito che avevano ricevuto. Dopo qualche tempo loro stessi si resero conto di quanto meglio era comportarsi come aveva loro indicato il padre buono, e alla fine, saldati i debiti, furono trattati dal padre con lo stesso sistema riservato al fratello operoso, ottenendo la stessa autonomia amministrativa. In tal modo l’equiparazione dei due diversi sistemi di vita fu fatto, ma verso l’alto e non verso il basso. E tutti vissero felici e contenti.

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