STIME, PREVISIONI, PIANI PLURIENNALI, CONSUNTIVI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Agosto, 2014 @ 7:05 am

Detto altrimenti: il linguaggio aziendale trasposto nella realtà del Paese (post 1630)

Una SpA deve e può progredire solo sulla base di un Piano Pluriennale scorrevole, cioè aggiornato di anno in anno. Esso viene redatto sulla base delle indicazioni degli Azionisti, del mercato, dello Statuto della SpA. Le idee che vi stanno alla base si traducono innanzi tutto in “stime”, cioè in una visione del futuro quasi “ a braccio”. Seguono poi vere e proprie “previsioni”; “preconsuntivi”; “consuntivi”. Ciò chiarito, in una SpA l’Amministratore Delegato non potrebbe giustificarsi di fronte agli Azionisti affermando “Era imprevedibile;  non vi erano altre soluzioni; ho fatto del mio meglio; etc.” In caso di insuccesso egli sarebbe rimosso. Infatti gli Azionisti gli direbbero “Noi la paghiamo perché tutto ciò non avvenga, perché Lei pianifichi, preveda, prevenga, risolva, si crei delle alternative, gestisca le tendenze”.

Ora io mi domando: chi era al timone della nave Italia …

Nave sanza nocchiere in gran tempesta ...

Nave sanza nocchiere in gran tempesta …

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… quando non si prevedeva che il nostro indebitamento sarebbe cresciuto all’inverosimile?

Quando si costituivano quasi 7.000 Spa partecipate dal settore pubblico di cui 3.000 con un numero di Consiglieri di Amministrazione superiore al numero dei dipendenti?

Quando si andava accumulando un arretrato del recupero della evasione fiscale pari a 500 miliardi di euro (circa un quarto dell’intero debito pubblico)?

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Il governo delle tendenze … Alcide Degasperi affermava: “Il politico si preoccupa delle prossime elezioni. Lo statista delle prossime generazioni”.

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