FIAB TRENTO IN CASTAGNATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2014 @ 7:24 pm

 

Detto altrimenti: … senza biciclette, questa volta!   (post 1692)

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Cliccate sulla foto!

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FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta. A Trento siamo oltre 160 iscritti. Oggi, alla “castagnata Sociale” eravamo in 75! Mica male i due numeri! Siamo andati sulle pendici del Monte Bondone. Si prende la strada che in inverno conduce alla base della seggiovia Rocce Rosse e si lascia lì l’auto. Indi una mezzoretta verso destra a piedi ed è fatta: si è arrivati alla Baita Malghet.

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La Baita Malghet

La Baita Malghet

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Solo che alcuni hanno preferito …  allungare (non del tutto consapevolmente!) la camminata ed hanno fatto una salutare sgambata di un’ora e mezzo, con il risultato di avere evitato la preparazione delle castagne, che – si sa – vanno prima incise una per una!

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Come le pecorelle escon del chiuso
a una, a due, a tre, e l’altre stanno
timidette atterrando l’occhio e ‘l muso;

e ciò che fa la prima, e l’altre fanno …

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…. ma insomma, alla fine ci siamo tutti riuniti, ovvia!

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La tavolozza del Pittore Autunno

La tavolozza del Pittore Autunno

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La baita è orientata verso nord est, per cui si ha la visione dalle propaggini nord del Brenta, alla Cima Paganella, alla Val d’Adige, all’altopiano di Pinè. La giornata, splendida! Un sole quasi estivo, incredibile!

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Alcuni cuochi ... ai quali dire "Grazie!"

Alcuni cuochi … ai quali dire “Grazie!”

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Il menù … affettati vari, molte torte, frutta fresca e cotta e … castagne arrosto! Il tutto annaffiato da vini DOC, “normali” e “brulè”. Il tutto reso possibile dalle signore che a casa hanno preparato i dolciumi, dai membri del direttivo che nelle settimane precedenti si sono impegnati nell’organizzazione, ma soprattutto dalla squadra dei “cuochi volontari” che hanno passato buona parte della festa attorno ai fornelli” A tutti costoro un vivo “Grazie!”.

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Il nostro Presidente Guglielmo, mentre ... sovrintende!

Il nostro Presidente Guglielmo, mentre … sovrintende!

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Si è trattato di un momento non solo conviviale, ma anche “sociale” nel senso che il Presidente Guglielmo Duman ha raccomandato a tutti di non “dimenticarsi” di rinnovare l’iscrizione all’Associazione per il 2015.

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Una nota di merito in particolare va al nostro amico di Domegliara (VR), Dario Maturi detto “Freccia” che ci ha raggiunto con la moglie  Mary An e il figlioletto Angelo di pochi mesi, spingendo tanto di carrozzina!

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Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare …

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Last but not least, alal fine, due amici (ohibò … uno ero io stesso e sono in imbarazzo a citarmi!), Dante Alighieri e Virgilio (Alfonso Masi) hanno recitato La Castagnina Commedia, di tale Riccardante Lucattieri (tutti endecasillabi a rima incatenata, potete a controllare!):

Bruma leggera possedea le calli

ancora addormentate nel mattino

della beata Urbe e le sue valli.

E tacito aspirai quell’aere fino

volto lo viso in suso a nova luce

come a scrutar lo ciel fa il contadino.

Dorata era la trama che ricuce

la notte al dì e dolce risvegliava

lo campanile, me ed il mio duce.

E sanza pondo il domo alto stagliava

la torre sua ergente sovra i tetti

qual dolomite che lo sol baciava.

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Alfonso Masi Virgilio

Leva’mi e ritto in piedi un po’ ristetti

veggendo il Gran Maestro già levato

e ratto riassettai ambo li letti.

Ed Elli a me “S’ancor non hai gustato

lo dolce frutto che in autun si magna

oggi misurerai col tuo palato

quanto gradevol sia la castagna.

Essa frequente cresce in fra le chiome

d’alberi vigorosi di montagna

su per ascese erte ancor non dome

dal troppo frequentar de’ villeggiati”.

IMG_5567“Maestro, chiesi, sai tu dirmi come

faremo a risalir monti assolati

poiché lo corpo mio non più è sportivo

siccom quand’ero alpin fra li soldati?”

Elli fissommi col suo sguardo vivo:

“Ed è per questa, disse, sofferenza

del risalir l’ascesa a cor giulivo

che poi sarà premiata la pazienza

col buon sapor dello marron fruttato

del qual d’autunno mai io fo’ di senza”.

"Maestro, dissi, sai tu dirmi come ..."

“Maestro, dissi, sai tu dirmi come …”

E sulle spalle sue dietro buttato

il sacco da montagna col disnare

ei si partì in tal guisa affardellato.

E quinci fu Sardagna da scalare

e poi su pel Bondon, fra boschi e fiumi,

ed io dietro ‘l mio Duca ad arrancare.

Ma pria che lo vigore si consumi

toccammo una radura ampia e lucente

di qual chies’io al Duca saggio i lumi:

“E’ proprio qui che mai passò la gente

per cui niente si vede in gir di brutto

né alcun rumor noioso noi si sente.

IMG_2353E grande copia v’è del nostro frutto

spinoso fuori e bel marrone interno

a collettar lo quale ora mi butto,

che di castagne quivi assai discerno.”

E sull’esempio suo anch’io raccolsi

da un bosco situato un po’ superno

bei frutti in quantità cui pria ritolsi

spinosa vestimenta semischiusa

sino a empinir mia sacca quanto polsi.

“ Maestro, chiesi, dimmi come s’usa

a cucinar nostro disnare alterno

e se foco farem in una busa”.

IMG_2344“Convien che invece noi giù all’inferno

si torni col raccolto immantinente

che altra soluzion io non discerno.

Qui infatti può succedere incidente

ad impizzar lo foco dentro il bosco

siccome ahimè sì spesso fa la gente.

Pel lo qual noi in quello sito losco

dovremo ire a cucinar li frutti

secondo un ricettar che io cognosco”.

IMG_2346Sì disse, e dalli Ciel discesi tutti

noi ricalcammo l’orme de’ dannati.

E appena vider noi coloro brutti

nelle sembiante lor pe’ lor soffrire,

parvero diventar tutti beati

che sul nostro fardel avesser mire

di brustolir sul foco i profumati

marron spinosi che portammo a loro.

E a fianco de li fochi apparecchiati

noi discargammo il commestibil oro

ed ognun di noi si mise ad uno posto.

IMG_2334E già nel cucinar venìa ristoro

dal crepitìo delle castagne arrosto,

al pensier del sapore e per l’odore

gradevol che spandean di frutto tosto.

E poscia ch’ebber preso lo colore

e che la scorza lor fu separata,

iniziammo a gioire pel sapore

ch’avea nostra improvvisa castagnata.

IMG_2340E su di quella noi bevemmo vino

rosso, pregiato e di fine annata

lo quale s’appellava Marzemino

da musico todesco cognosciuto

sino a volerlo dir esser divino.

E poscia che assai ebbem bevuto

di nettare Letrari, il nostro riso

riempì gioioso quello sito infero

sì che parea d’essere ‘n Paradiso.

IMG_2338E tu lettor, se ciò non credi vero

con sacco e con scarpone al piede miso

sali in Calisio a discovrir mistero

della castagna ripida nostrana

la che raccoglierai siccome spero.

Potrai inoltre dentro una caldana

dall’acqua ribollente porla giuso

e far cucina in altra guisa sana.

Vi è inoltre poi di riseccarla l’uso

lasciandola allo sole per lo lasso

utile pria di ricovrarla al chiuso.

IMG_2339V’è infin un modo intorno a qual già chiasso

fu fatto fra i golosi condannati

per l’alto zuccherin quoziente tasso.

Marron glassè son loro sì appellati

morbidi e dolci da liquarsi in bocca

e in urbe taurinense inscatolati.

Sorelle

Sorelle

E se gustarne alcun giammai ti tocca

sii parco ne’ ripeti ‘l trangugiare

che alta punizion nel caso scocca.

Essa consiste inver nell’ingrassare

lo corpo grazioso a dismisura

che ‘l vestimento tuo non puoi indossare.

E questa fu la vera gran paura

che Ulisse avea all’ultimo approdare:

Sorelle

Sorelle

Penelope trovar, che sanza cura

intenta fosse solo a lor mangiare.

Così pensai sovra l’umane cose,

e fra ‘l mangiar, il bere e ‘l camminare

le membra stanche io volli un po’ ripose:

e feci un pediluvio con del sale

come ai mariti stanchi fan le spose.

Meritato riposo

Meritato riposo

Venne sera, e la luna col suo opale

chiaror d’argento sostituiva il sole

che lento iva all’ingiù per le sue scale

del Bondone a dormir dietro la mole.

E poi ch’alcun momenti ebbimo conti

la luce disparì come far suole.

La notte quinci scese giù da’ monti

con quattro cime che le fean corona

sovra Tridento, assieme a li suoi ponti

addormentati al par de la padrona.

E alla fine … “tornammo a casa stanchi ma felici della bella giornata trascorsa” (si dice così, no?). Iscrivetevi alla Fiab Trento, amiche ed amici che ancora non siete “fiabbine e fiabbini”! PER TESSERARSI FIAB:

FIAB è una Associazione ONLUS – Non è una associazione sportiva, bensì culturale, di stile di vita. Le nostre pedalate, urbane ed extraurbane, ci conducono a “vivere lentamente” concedendoci il tempo di guardarci attorno, di rispettare la natura, di ammirare musei ed opere d’arte. Per iscriversi: FIAB – Amici della Bicicletta, Trento - Via Coni Zugna, 9 – I  38122 Trento -Tel. 328/4691683 – e mail  adbtrento@libero.it – sito www.slowbiketrento.xoom.it – sito nazionale  www.fiab-onlus.it – Apertura sede: venerdì dalle ore 18,00.