UN PO’…ST DI RELAX DOPO TANTA TENSIONE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2015 @ 4:40 pm

Detto altrimenti: non ci sta male, dopo i problemi del terrorismo  (post 1869)

Post 1869, anno 1869: v. nota al post precedente: mi ero sbagliato di un  anno!

Sant'Ambrogio

Sant’Ambrogio

Vostra Eccellenza, che mi sta in cagnesco

per que’ pochi scherzucci di dozzina,

e mi gabella per anti–tedesco

perché metto le birbe alla berlina,

o senta il caso avvenuto di fresco,

a me che, girellando ‘sta mattina,

capito  … all’Agenzia delle Entrate

in quella nuova, là, fuori di mano.

 

Ecco potrei rivolgermi in tal guisa al Direttore di quell’Agenzia (scusandomi con il Giusti!). E poi, perché mai io “anti-tedesco”? Eh già, perché l’ufficio de quo che in parte contesto si trova in un territorio erede dell’amministrazione Austriaca … Ma veniamo al caso avvenuto di fresco, ‘sta mattina.

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WP_20150112_011Dopo anni (!) mi sono accorto che stavo “regolarmente” pagando il canone TV sulla seconda casa (che scopro invece non essere dovuto). Primo e secondo abbonamento intestati al mio nome, quindi una duplicazione da loro facilmente rilevabile. Evvabbè … Sull’avviso di pagamento degli abbonamenti (prima e seconda casa) è scritto: “Agenzia delle Entrate- Torino” e un numero di telefono. Telefono, ma le risposte automatiche non conducono alla soluzione del mio problema. Quindi mi dico: io vado All’Agenzia delle Entrate qui in città, mica devo andare fino a Torino …  Vado, parcheggio, entro. All’addetto alla reception spiego il problema. Sorride … (“Che mona che è mai stato costui” … avrà pensato e a ragione!). “Qui non abbiamo alcuno sportello per questo problema. Vada dal responsabile di sala, dietro quell’angolo”. Ringrazio, vado. Sportello 18, scritto a pennarello su un foglio A4 attaccato sulle destra con lo scotch, storto.

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WP_20150112_002Un contribuente mi dice: “Guardi che ci sono prima io”. Ok, aspetterò il mio turno. Tocca a quel contribuente. Entra. I due parlano, parlano, parlano … l’impiegato è interrotto da molte telefonate e da molti colleghi che entrano a chiedergli spiegazioni varie. Io vedo tutto, la porta infatti è aperta. Sosto davanti alla porta, in piedi, in bellavista, nella speranza che “lui” si accorga di me. Soprattutto dopo la prima mezz’ora, (sic!) cerco di far passare il tempo, mi guardo intorno. A fianco dell’entrata, anch’essi in bellavista, faldoni di pratiche, in self service (!?). Mi avvicino incredulo: leggo facilmente i nomi dei contribuenti, alla faccia della privacy e della sicurezza dei documenti! Infatti a fianco un bidone giallo per la raccolta “della sola carta”. Penso: e se qualcuno volesse fare uno scherzo (scherzo da nulla!) e buttare alcune pratiche nel bidone? Chi mai lo potrebbe impedire? Nessuno!

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Quei faldoni poi sono tenuti insieme ognuno da un elastico. Nello stipite della porta di quell’ufficio capo, un chiodo. “Cosè quel ch’ i’odo?” direbbe il padre Dante (Alighieri). E’ presto detto: si tratta del chiodo sul quale vengono agganciati i suddetti elastici da parte dei dipendenti che prelevano un faldone dopo averlo liberato dall’elastico. Inoltre dallo stesso chiodo vengono prelevati elastici da parte di dipendenti che vengono a depositare un faldone privo di elastico. Tutto automatico, anzi, automatizzato! Passano altri 15 minuti. Il contribuente di prima si gira, mi vede, si impietosisce, mi fa cenno di entrare, interrompe la propria consultazione. Ringrazio. Espongo brevemente il caso: “No, non siamo noi … è l’Agenzia delle Entrate di Torino … ma non rispondono nemmeno … nemmeno alle lettere che scrivo io … sa cosa deve fare? Vada alla sede RAI”. Ringrazio i due, saluto, esco, salgo in auto e vado a casa. Totale quasi due ore, dalle 10,30 alle 12,30, da “casello” a “casello”.

Telefono alla RAI: “Riceviamo solo la mattina, 9-12”. Ok, andrò domattina. Altra mattinata “impiegata” (stavo per scrivere “persa”).

Osservo: se sbaglio o tardo io nel pagare anche pochi euro, mi arriva la multa. Se sono loro ad incassare un duplicato per anni, nulla. Evvabbuò … take it easy … mi dico: te la sei cercata … e poi, chi non ha testa ha gambe e … portafoglio! Domattina andrò alla RAI e metterò la “zonta” (aggiunta) a questo post.

 Ciao, raga! E dai … fatevela pure una risatina alle mie spalle, me la merito!

Riprendo il 13 gennaio mattina. sono stato alla RAI della mia città, ufficio abbonamenti: nessun tempo di attesa; l’addetta allo sportello Sig.na Monica attenta, gentile, collaborativa, efficiente ed efficace. Manderò una raccomandata per la “disdetta”  dell’abbonamento della TV nella seconda casa, chiedendo il rimborso di quanto pagato in più, tenuto conto dei limiti della prescrizione.

Morale: sulla lettera riportante l’intestazione della Agenzia delle Entrate di Torino, lettera con la quale ci viene inviato l’avviso di pagamento, non andrebbe scritto “Rivolgetevi a questo n, telefonico …” perchè tanto non è sempre prevista una risposta al vostro problema. Inoltre, l’intestazione “torinese” della lettera è fuorviante perchè vi induce a rivolgervi alla sede di tale Agenzia della vostra città. Solo alla fine capite che se su quella lettera ci fosse stato scritto di rivolgersi all’Ufficio Abbonamenti RAI della vostra città, tutto sarebbe stato più semplice, efficiente ed efficace.

Un sincero “Grazie” alla Signorina Monica della RAI Trento! 

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