RIFLESSIONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Gennaio, 2015 @ 7:56 am

Detti altrimenti: anche le persone comuni, anche i non-filosofi, i non scienziati, i non-teologi come me hanno il diritto di riflettere, non vi pare?     (post 1909)

Post 1909, anno 1909 – L’Italia stipula separatamente due accordi internazionali “incompatibili”: uno con l’Austria ed uno con la Russia.

"Accendiamo" la nostra mente!

“Accendiamo” la nostra mente!

SCIENZA E FEDE. Ho assistito a convegni organizzati da un amico, ingegnere, scienziato, filosofo e anche un po’ teologo, sul rapporto fra scienza e fede. In un convegno viene detto che esiste un comitato di super-scienziati che si sta occupando di questo problema. Quando è il turno delle domande di noi del pubblico, io chiedo: “Perché la forza di gravità attira verso il basso?”. Il mio amico mi ha risposto: “Questo è il problema centrale risolto il quale è risolto tutto”. In effetti Albert Einstein soleva dire “Vorrei conoscere il pensiero di Dio, il resto sono dettagli”. In altre parole: la scienza “scopre”, non “crea” le regole della fisica, della chimica, della biologia etc. ovvero la scienza scopre ciò che esiste, e ciò che esiste, esiste perché è stato creato. Da Chi? Ecco il punto …

E dietro? E ancora dietro? e ancora ...

E dietro? E ancora dietro? E ancora e ancora  …? Quien sabe …

L’INFINITO. Il punto? Il mio  punto di partenza è “anche” un altro. Io accetto il concetto di infinito passato e infinito futuro, e cioè che da sempre esista un “infinito” e che tale “infinito” possa esistere per sempre. Nello spazio e nel tempo. Non è difficile credere ciò: infatti già nelle scuole medie ci insegnano che una linea retta non ha inizio e non ha fine, quindi è “infinita”. Ora, se noi accettiamo l’esistenza dell’infinito, non possiamo avere la presunzione di “escludere Dio” o, per chi crede, di “capire totalmente Dio”: al riguardo io penso che Lui esista e che noi Lo capiamo nella misura i cui Lui si lascia capire da noi.

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Per me, uno dei tanti possibili …

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L’UOMO E’ IL SOLO UOMO? A questo punto il mio amico ed io abbiamo un punto di divergenza: lui pensa che l’Uomo sia l’unico essere “umano” dell’Universo, perché è stato creato da Dio a Sua immagine e somiglianza. Io invece penso che affermare ciò significa pretendere di inquadrare e limitare Dio entro il nostro “spazio comprensibile”, per cui mi piace “farmi persuaso” (per dirla con Camilleri) che da qualche parte, nell’Infinito, vi possa essere di tutto e di più.

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