POGGIATE, ORZATE, STRAMBATE, VIRATE, CRISTIANIA A MONTE E A VALLE … ANCHE IN POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Febbraio, 2015 @ 9:31 am

Detto altrimenti: “Signori … si cambia!” (post 1917)

Post 1917, anno 1917 – Rommel sconfigge Cadorna a Caporetto. Proporrò al Comune di Milano di cambiare nome alla fermata “Cadorna” della Metropolitana cittadina, per chiamarla Diaz, il generale che subentrerà al disastroso Cadorna. Già, direte voi, ma il nome “Diaz” è già famoso per altro evento: “le Diaz” di Genova! Povero generale Diaz, proprio non se la meritava questa “connessione”! Ed allora, coraggio, rimediamo!

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Garda, inverno, in solitaria

Una barca a vela cambia direzione? Se lo fa avendo il vento sempre grosso modo di prua, si dice che vira. Se la rotta viene modificata un poco di più al vento, si dice che la barca “orza”. Al contrario, se il vento è grosso modo sempre di poppa, si dice che la barca “abbatte” o “stramba”. Se la barca allarga l’andatura, si dice che “poggia”. I cambiamenti di rotta di gran lunga più violenti (per le attrezzature) e pericolosi (per l’equipaggio) sono quelli che avvengono con il vento in poppa: le strambate/abbattute.

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IMG_6741Dice … ma io non vado in barca a vela, vado in montagna a sciare! Bene, è la stessa cosa: l’orzata e la virata corrispondono rispettivamente ad una leggera curva verso monte o proprio un cambio di direzione girando verso monte: insomma, ad un cristiania a monte. Le curve verso valle (la cosiddetta serpentina) sono una serie di strambate/abbattute: insomma, cristiania a valle. In questo ambito, i cristiania più “violenti” sono quelli a valle, con la forza (della pendenza) alle spalle.

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thMZ386APCDice … ma che c’azzecca con il tuo blog? Di solito non ci fai lezione di vela o di sci …. Vero. Tuttavia questa volta ho voluto fare una riflessione “politica” prendendola alla larga, da lontano. Ecco, mi spiego. Se un gruppo politico (partito, movimento, ensamble, etc.) afferma che non discute con nessuno, mai, in quanto si pone come una alternativa all’intero sistema; se poi lo stesso gruppo successivamente si accorge che sta subendo una importante emorragia di adesioni e parlamentari; se infine lo stesso gruppo plaude al nuovo capo dello stato … ecco, questa secondo voi è una virata “ a monte” o una violenta “strambata/abbattuta”?

Ah, ti ho scoperto caro il mio blogger ...

Ah, ti ho scoperto caro il mio blogger …

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Scialla, raga, concludo. Qualche post fa ho parlato del “relativismo dell’assolutismo” ovvero del fatto che talvolta alcune (non tutte) verità e affermazioni (che di pretendono) assolute, dopo un po’ si auto smentiscono e diventano più umilmente e ragionevolmente relative, con buona pace (anzi, Pace) del Papa pensionato.

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Appendice (da cosa nasce cosa, da post nasce post)

  • Dice … e quindi?
  • Dico: e quindi “mai dire mai”. Soprattutto in politica.
  • Dice: ma che … sei machiavellico, opportunista?
  • Dico: no, al contrario … io ho le mie idee, le apro all’esame ed al confronto altrui, sono disponibile a cambiarle ove mi si dimostri il contrario, ma non tengo in gran conto chi me le dovesse  condannare aprioristicamente in modo assoluto, anzi quasi.
  • Dice: un esempio delle tue idee, si può avere?
  • Dico: si, io penso che purtroppo la legge non sia uguale per tutti. Infatti troppe sono le leggi valide per tutti tranne le eccezioni di legge.
  • Dice: me ne elenchi alcune?
  • Dico. ok, in un post separato di prossima pubblicazione.
  • Dice: e un’altra tua idea fissa?
  • Dico: che la Costituzione dovrebbe prevedere sempre sanzioni per la propria inosservanza.
  • Dice: ma se una legge è incostituzionale, viene abrogata. La sanzione c’è …
  • Dico: eh no, caro mio: a parte che in questo caso è un po’ come come recuperare la refurtiva ma non arrestare il ladro … ma poi, quale sanzione è prevista per chi non fa le leggi in esecuzione delle previsioni della Costituzione? Anche questi sarebbero “reati costituzionali” per omissione!
  • Dice: a che ti riferisci?
  • Dico: al fatto che tutti hanno diritto all’istruzione, alle cure mediche, al lavoro, alla famiglia,  e invece …
  • Dice: ma dai, che le tue sono provocazioni …
  • Dico: può darsi,  ma intanto “castigo ridendo mores” e poi il mio amico filosofo del diritto Hans Kelsen invitava ad esasperare i concetti al fine della loro verifica …
  • Dice: ma questa appendice … avrebbe potuto essere pubblicata separatamente come un altro dei tuoi “Dialoghi di Plutone”  (cfr. nel blog, n.d.r.) ... è su quello stile …
  • Dico: si, vabbè, ma già che c’ero …