A TRENTO: VIALE TRIESTE, IL SUO FIUME E LA SUA MONTAGNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2012 @ 5:42 am

 

Un Viale, un Fiume, un Monte, il Bondone

Detto altrimenti: innanzi tutto, buona Pasqua! E poi … “Poesie in città“

 … ma tu, dove abiti? A Trento? Ah si, Trento … vicino a Trieste … Si, a Trento, in “Viale” Trieste, non “vicino” a Trieste!  I miei vecchi compagni di scuola, genovesi …. ogni tanto ci si incontra. Sulle prime non avevano capito bene: “Ma dove vivi da 25 anni, sono due regioni o una sola” ? No, rispondo, sono, anzi è una regione con due provincie autonome … “Trento, ma si, insistono, vicino a Trieste” … dicono. Peccato, dico io, che da Trento a Trieste vi siano 350 km, gli stessi che vi sono fra Trento e Genova! “E poi, a Trento … proseguono, non potevi fare a meno di andare ad abitare proprio in Viale Trieste … così, solo per non complicare ulteriormente le cose …?” Questa volta potreste avere ragione ..è vero, rispondo … ma il Viale è tanto bello …

Verso valle ...

Viale Trieste, comunque, l’ Asburgica Trieste la richiama e come … Infatti scorre su bastioni imperiali costruiti dagli Austriaci per modificare il corso del Fiume Fersina (de la Fersena, in dialetto trentino). E sulla Fersena il Viale si affaccia, ricambiando con il verde delle chiome dei suoi ippocastani e con ricami di ombre e riflessi,  l’acqua che le loro radici suggono dalle sue rive. Viale Trieste è una delle “riviere” di Trento, la più romantica, ai bordi della città, assai meno trafficata delle altre, che sono i due Lungo Adige. Di fronte già il bosco. Sullo sfondo la Vigolana, montagna “barometro”. Infatti quando la neve si fonde, a primavera, scompare quella macchia scura di rocce non innevate a forma d’orsa, l’Orsa de la Vigolana appunto, segnale dell’arrivo della primavera, per cui “Finchè ghe l’Orsa su la Vigolana no star a cavarte la maglia de lana”.

L'attesa

Periodicamente, una coppia di aironi cinerini viene ” a pranzo” sulla Fersena: planano maestosi, esplorano, scelgono il “tavolino”  che più loro aggrada in questo singolare ristorante. Indi ammarano sul fiume e si pongono  ritti,  immobili, quasi statue marmoree. Poi, improvviso, uno scatto e con la loro “forchetta”, il becco, afferrano il pesciolino che, ignaro, si era avvicinato troppo al loro “desco apparecchiato”. Un altra volta,  davanti casa mia, un capriolo, giovane, inesperto, era disceso a valle entro il greto del fiume! Fu catturato  riportato fra le sue montagne. E durante le piene? I germani  reali volano risalendo un tratto di fiume di circa 400 metri, quindi lo ridiscendono facendosi trascinare dalla corrente, alla ricerca del cibo che – evidentemente – riescono a trovare fra i gorghi, salvo risalire a volo, quasi come sciatori che ripetano più volte la stessa pista. E siamo ad un solo km da Piazza del Duomo! Ma torniamo al Viale ed al suo Fiume. Tanto gli vuole bene – il Viale al Fiume – che a quella sua acqua montana che scende dalla valle dei Mocheni, Mochen Thal, l’unica valle “todesca” del Trentino, gli ha dedicato una poesia. Eccola:

Il Canto del Viale Trieste a la Fersena

Sei vivo.
Mi parli col suono di luce
dei tuoi mille occhi di rivo
splendenti nel verde.

Anatre urbane

Dapprima
mi sembri annoiato
nel lento rigiro
che sempre conduce
al tuo limitato infinito
eletta dimora
di anatre urbane
ed aironi
in morbide anse di steli
ov’acqua
fra ‘l fiore che odora
con tenue sospiro si perde.

 

Ma ecco
improvviso
uno slancio
al pari del cervo brunito
che hai visto saltar le tue rive
braccato dal cane
ed hai ristorato
offrendoti invito alla sete
ed alle corse un po’ schive
del giovane re incoronato.

Ancora …
hai negli occhi il ricordo
di una prudente marmotta
del falco
che lento
si libra nel cielo in agguato …
di un movimento …
di vita che lotta …
di tenero nido violato.

 

 

Lago di Erdemolo, Val dei Mocheni

Tu nasci ove aria rinfresca.
Poi …
scendi la cima
scoscesa di valle tedesca
qual liquido velo nuziale
che adorni la Sposa Atesina
e rechi in pianura
la figlia del suolo innevato
i fulgidi pesci d’opale
il tenue lenzuolo
che dona ristoro all’arsura
di ninnula cuna
il manto di brezza
che stendi alla luna
ed olezza.
E dolce assopisci il bambino
cantandogli la ninna nanna
che i monti ti hanno affidato.

Tu sei Poesia

Gli ippocastani de la Fersena

il capolavoro scolpito
del grande Pittore Trentino
che ascolto
rapito all’oblìo
insieme alle fronde
degli ippocastani
che sopra le spalle
ti fan capolino ondeggiando
e curioso
protendono il volto
sull’armonioso spartito
del tuo gorgoglio.

Ma ora prosegui il tuo viaggio
e mentre ricevi altre sponde
le mie vecchie mura imperiali
riflesse
ti rendono omaggio
più belle pe’ i grandi regali
che offri di piccole onde.

Va bene, direte voi, ma la Vigolana e la sua Orsa? Eccole entrambe.

L’Orsa della Vigolana

Aprile, la Vigolana attraverso gli ippocastani de la Fersena

Pascoli bianchi
nutrono fauci protese sui fiocchi di neve
ferma a riposare al sole
prima di scavarsi la strada
verso le vene preziose
del monte.

E vigile
monti di sentinella
all’inverno
che circonda di freddo
la bella Signora che dorme ai tuoi piedi.

E quando
di nuovo
il sentiero

 

Inverno su la Fersena: ippocastani in abito di gala

ritorna a calcare il passo dell’uomo
ormai sgombro di neve
tu
schiva
scompari alla vista
e ti ascondi
nel folto di pensieri
che invano
alzato lo sguardo
ti cercano
attenti.

Poesie in città, dicevo …

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