I CITTADINI, GLI “AZIONISTI” DELLO STATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Giugno, 2015 @ 12:16 pm

Detto altrimenti: gli Azionisti, i proprietari di una Società per Azioni …   (post 2084)

th7ISTD9D6Dice, ma lo Stato non è una SpA. Grazie, lo sapevo dammè (espressione toscana). Infatti lo Stato non è solo un patrimonio, ma è anche un insieme di cittadini, di culture (cultura = insieme di conoscenze), di storia, di prospettive, di speranze, di valori morali e civili, etc. Per quanto anche una SpA non è solo il proprio patrimonio, bensì anche l’avviamento, il capitale umano impiegato, la funzione sociale cui adempie, etc.. Chiarito ciò, lasciatemi proseguire con questa “fiction bloggeristica”: ciascuno di noi è letteralmente comproprietario del “condominio Stato SpA” (e poi anche dei “Condomini Europa e Mondo). Questo nostro condominio è amministrato da persone elette o nominate (ma questa è un’altra storia), le quali ci “rendono conto” attraverso il bilancio dello Stato.

Ecco, quando si è in ambito di una SpA, nelle Assemblee degli Azionisti si produce il bilancio dell’anno, con le sue componenti economiche (ho guadagnato/perso), patrimoniali (ho aumentato/diminuito il patrimonio), finanziarie (dove ho messo i denari che ho ricevuto o che si sono generati dalla gestione). E se il documento è troppo complesso, gli Azionisti esigono che esso sia riassunto e riesposto per cifre significative, in modo che ogni Azionista possa immediatamente comprendere come si sono comportati gli amministratori, se hanno arricchito o impoverito la SpA loro affidata, senza essere letteralmente travolti da valanghe di numeri non significativi in quanto da essi non si trae con immediatezza la necessaria visione d’insieme.

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Solo per pochissimi

Per contro, quando si tratta del bilancio dello Stato, solo a pochi, anzi a pochissimi eletti è dato comprendere come vanno le cose. Al massimo infatti, alla massa degli Azionisti, si dice come è stata utilizzata questa o quella specifica risorsa, ma non la si inquadra percentualmente e significativamente nel complesso delle scelte effettuate. Di fronte a ciò, purtroppo la massa degli azionisti/cittadini si accontenta, non reagisce, non protesta sia perché non esiste una Assemblea Generale degli Azionisti se non in sede di elezioni politiche , in occasione della quale tuttavia la materia non è portata alla loro attenzione né da chi vuole difendere il proprio operato né da chi lo vuole politicamente criticare. Ma non reagisce anche perché non è stata educata a “capire il significato delle cifre”.

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“Mentre qui si discute …”

Dice … ma perchè te la prendi tanto? Ecco, ve lo dico: perchè qualunque sia il programma di governo (deserta, centro, sinistra) a fronte di investimenti ed esigenze di medio-lungo termine, esistono esigenze di brevissimo termine, in materia di lavoro, istruzione, sanità e … dum Romae consulitur, Saguntun expugnatur, ovvero mentre nell’antico Senato romano si discuteva se mandare un esercito in aiuto della alleata Sagunto, la città veniva espugnata dai Cartaginesi. E allora, che fare? Potrebbe servire una legge di iniziativa popolare per obbligare chi governa ad una rendicontazione periodica, ad esempio trimestrale, significativa ed immediatamente comprensibile anche dal più piccolo Azionista. Utopia la mia? Sicuramente, purchè per utopia di intenda un obiettivo “non ancora” raggiunto.

Dice … ma noi abbiamo prodotto i documenti necessari alla comprensione del bilancio, siamo a posto, non abbiamo nulla da rimproverarci. Dico: eh no, cari miei, vi racconto una storiella vera: tanti anni fa … mia mamma, insegnante di scuola media, si lamentava con me che all’esame finale tre sue alunne fossero state bocciate. Io la consolavo dicendo: ma tu hai fatto il tuo dovere … semmai è un problema loro. No, Riccardo, mi rispose, a me interessa il risultato e cioè che il mio lavoro porti frutti per tutte le mie alunne, e in questi tre casi tali frutti sono mancati. Allo stesso modo io dico: se la grande maggioranza della popolazione non è in grado di comprendere il significato del bilancio dello Stato, qualcuno non ha raggiunto il risultato come avrebbe dovuto.