GRECIA O CINA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Luglio, 2015 @ 8:11 am

Detto altrimenti: … il “piccolo” fabbisogno greco ci distrae dal riflettere sulla bolla finanziaria cinese … (post 2102)

La storia maestra di vita? Quando mai!? La storia economica poi … men che meno! State un po’ a sentire … anzi, a leggere. L’8 gennaio 2013 pubblicavo un post dal titolo “Le crisi economiche negli ultimi 150 anni” (cfr. ivi). Ve ne riporto un passaggio:

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8-9 maggio 1873: panico a Vienna!

 La “Grande Deflazione”. Prezzi in caduta libera, recessione. Solo convenzionalmente se ne data l’origine all’8 maggio 1873, il cosiddetto “primo venerdì nero della Borsa viennese”: nello stesso giorno precipitò la quotazione di tutte le società quotate in borsa. Tutti si precipitarono a vendere. Fu necessario far presidiare la Borsa dalla polizia. Un esponente della famiglia Rotschild rischiò il linciaccio. Cosa era accaduto? Si era all’apice della fase del cosiddetto Grunderzeit, periodo di forti speculazioni, enfasi della new economy, sulla scia dello sviluppo delle reti ferroviarie europee. Le società ferroviarie prosperavano, idem le società dell’indotto, la gente si indebitava per comperare azioni e poi rivenderle con forti utili. Fino al crack del 10 maggio 1873, quando ci si accorse che “il re era nudo”. L’abuso del ricorso al credito fra l’altro aveva generato la mancanza di credito per le imprese. Si era generata una ricchezza fittizia. Le stesse banche si erano lasciate trascinare verso il facile guadagno, basato su finanza pura, su progetti fondati sulla sabbia. Le imprese senza credito ridussero la produzione, licenziarono. Il reddito dei lavoratori diminuì. Idem i consumi. La più colpita fu l’edilizia. La gente cercò di tornare alla terra, in campagna, ma la campagna era stata automatizzata e non assorbì mano d’opera. Ecco l’emigrazione come unica via si salvezza. Forte esodo verso il sud ed il nord America. Negli anni dal 1850 al 1874 Vienna rilasciò 4061 passaporti per gli USA. Nel solo 1875 ne rilasciò 4.974 di cui 97,2% a Trentini!

thD8EGAYQDDa Vienna alla Cina. La Cina negli ultimi anni ha registrato incrementi annui del PIL del 150%. Bastava acquistare azioni e dopo un po’ rivenderle  prezzo superiore e così via. Ma … quo usque tandem …? Fino a quando? Rileggete un po’ quello che è successo a Vienna nel 1873. Solo che se ora – come sembra –  a scoppiare è la Cina, scoppia la consumatrice del 50% dell’energia mondiale, la produttrice del …% dei prodotti mondiali, l’acquirente del …% delle infrastrutture industriali mondiali, etc.. Di fronte a tutto ciò, i nostri “soloni” dell’UE litigano per la Grecia. Litigano, discutono, tirano la coperta da ogni lato, invece di costituire gli Stati Uniti d’Europa e di occuparsi – insieme agli USA –  dei rapporti con i Paesi del Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa).

Bravi! (Si fa per dire, bravi!)

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Qui a fianco, il Solone vero (Atene, 600 a. C.), quello che per ristabilire l’equità sociale, riscrisse la costituzione e cancellò i debiti delle classi più povere.

Qualche post/giorno fa scrivevo che occorreva abbuonare parte del debito greco. Ieri e oggi sento che i soloni dell’UE mi hanno dato retta: si vede che leggono i miei post!…

Bravi! (Questa volta bravi sul serio!)

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P.S.: un amico mi dice fra il serio e lo scherzo che io sarei in tuttologo. Che dire … ci provo a tenermi informato. E poi, al limite, meglio essere un tuttologo piuttosto che un pocologo o addirittura un nientologo, non vi pare? Mi ribatte: sei molto, troppo  assertivo … Rispondo: io non ho la pretesa di esporre la verità assoluta, ma espongo con  chiarezza (e firmo!) le mie idee, giuste o sbagliate che possano essere. E comunque poi … se mi sbaglio, mi corrigerete …

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