SOLO E PENSOSO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2015 @ 6:58 am

Detto altrimenti? Meglio di così non si può!                                   (post 2111)

“Solo e pensoso i più deserti campi / vo  misurando a passi tardi e lenti / e gli occhi porti per fuggire intenti / ove vestigia uman l’arena stampi!”

Così Francesco Petrarca, in un sonetto del suo Canzoniere (il XXXV°). E anch’io, ogni tanto, mi isolo a riflettere.

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Un mio amico. Gestiva una bella goletta sul Garda, la Siora Veronica. Portava a spasso i turisti. Tutta rifinita in legno, il ponte in teck. Raccomandava ai turisti di non mangiare mentre passeggiavano sul ponte: infatti se il cibo fosse caduto loro di mano, avrebbe unto il prezioso legno. Una signora gli disse: “Guardi, le suggerisco un ottimo prodotto sgrassatore …”. “Signora, il problema non è pulire, bensì non sporcare”.

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St. Paul de Vence. Milioni di visitatori all’anno. Quanti ne abbiamo in Italia, assolutamente “invenduti” al turismo estero, di analoghi siti?

Settembre, andiamo. E’ tempo di … tagliare. Leggete il post precedente. Immancabilmente e “improvvisamente” ad ogni settembre, l’ “emergenza” ciclica (ma allora che emergenza è?): trovare i soldi per questa o quella necessità della finanza pubblica. Si prendono qui, si mettono lì … ma la coperta è sempre la stessa. Un passo avanti lo si fa quando si cerca di recuperare finanza dall’evasione ed elusione fiscale e dall’abolizione di privilegi e disuguaglianze inaccettabili. Ma non basta. Una cosa non vedo fare: il varo di iniziative concrete che “producano” denaro a carico dell’estero, quale potrebbe essere il varo di un progetto per la manutenzione, gestione e vendita delle migliaia di siti artistici, storici, naturalistici, architettonici, archeologici di cui il nostro Paese è (inutilmente) ricco. In altro “vecchio” mio post confrontai il turismo francese di St. Paul de Vence con la zona archeologica della Lunigiana. Un po’ come confrontare il mare con un laghetto …

Mio cognato. In Spagna. 20 euro ed una fila interminabile per visitare … un palazzotto dei primi ‘900 di cui le nostre città sono strapiene. E noi? Libero accesso alle splendide chiese di Bergamo Alta, solo per citare il primo esempio che mi viene in mente.

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Migranti. Tragedia umanitaria di proporzioni enormi. Bibliche, dite voi? Molto di più! Quanti saranno stati gli Ebrei dell’esodo dall’Egitto? Qualche migliaio, non di più. Oggi invece siamo a decine, centinaia di migliaia di esseri umani che fuggono dalla guerra, dalla violenza, dalla barbarie, dalla fame, dalle malattie, dalla mancanza di un futuro. Ma ognuno di noi ha mai provato ad immaginarsi nei loro panni? Facciamo uno sforzo, come ci comporteremmo se ci trovassimo in quelle situazioni?

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Africa. Dice … aiutiamoli a casa loro. Già, si fa presto a dire così, ma nel frattempo? Nel frattempo cosa facciamo noi Europei che per secoli siamo andati a depredarli a casa loro?

Medio Oriente. Abbiamo esportato … trattati internazionali per petrolio contro armi. Ci tornava utile. Fino a quando la popolazione si è ribellata, tuttavia cadendo dalla padella (della tirannia di un singolo) nella brace delle bande armate dei vati signorotti della guerra o dei fanatici pseudo religiosi.

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Le strisce! Mettiamole le strisce!

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Che fare? Io mi permetto di dire che la prima “cosa” da fare sarebbero gli Stati Uniti d’Europa per la definizione e l’attuazione di una politica comune. Comune non solo a questi Stati, ma anche a quegli altri, gli USA, i quali, oggi, mi pare, protetti come sono da due oceani, stiano un po’ troppo a guardare …

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Cina. Mi ero sbagliato. Di fronte al loro progetto (in corso di attuazione) di costruire ben 10 città da 100 milioni di abitanti ognuna, mi ero detto: la Cina scoppierà per una rivolta sociale. E invece no. Sta scoppiando per una “rivolta” monetaria e finanziaria. Mi ero sbagliato, lo ammetto, ma mica si può sempre indovinate tutto, non vi pare? E poi, dovremmo cercare di spiegare alla gente perchè la crisi cinese fa crollare le borse europee: in modo semplice, comprensibile da tutti, anche dai non addetti ai lavori …

Grecia. I prestiti sono erogati da tutta l’UE, ma è solo la Germania a prendersi i suoi aeroporti. La sola gestione, s’intende, ma se poi la gestione produce utili, questi vanno in Germania. Non ho capito …

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