“DELLO MODO E DELLO TEMPO PER LI QUALI” TROVARE SUBITO I FONDI PER GLI ESODATI, ETC. A VALERE SU RISPARMI E RIORDINO DELLE PRIORITA’: CREIAMO UN FONDO DI ROTAZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2012 @ 6:35 pm

Detto altrimenti: spostiamo risorse dai cosiddetti “rimborsi” ai partiti agli esodati e ai cassintegrati

Il Ministro Passera, oggi, alla trasmissione della Annunziata, ha specificato: ” Spending revew: certe spese vanno ridotte o anche eliminate, certe altre aumentate”. E fra quelle da aumentare ha elencato alcuni investimenti. Ora, una cosa sono le spese, i costi, altra gli investimenti. Ciò chiarito, concordiamo che tutte le voci siano da rivedere, e con urgenza. Le spese (e gli sprechi) sicuramente tutte da ridurre o eliminare. Gli investimenti, da effettuare, magari rivedendo le priorità.

Priorità? Ve ne sono alcune al primissimo posto, cioè quelle de cittadini che non si possono permettere di aspettare, ad esempio gli esodati e i cassintegrati in scadenza. Ed allora, innoviamo, facciamoci venire qualche idea nuova. Loro ne hanno bisogno. Eccone una.

Italia, Dea bendata ad equità diffusa

Non attendiamo che si sia costituito interamente il fondo necessario a sostenere tutti gli esodati e tutti i cassaintegrati in scadenza. Creiamo subito un Fondo di Rotazione (cioè alimentato ripetutamente e ripetutamente utilizzato) nel quale fare affluire subito i vari risparmi di volta in volta realizzati dalla riduzione dei costi e dalla soppressione degli sprechi. Ad esempio un primo accredito al fondo potrebbe essere effettuato con l’utilizzo dell’ultima tranche di €100 milioni prevista per i cosiddetti rimborsi delle spese elettorali dei partiti. Suddividiamo questi €100.000.000 in quote da €50.000 euro: avremo 2.000 quote da attribuire, per sorteggio, a 2.000 esodati.

Infatti probabilmente si tratta di utilizzare una somma che “rimborso” in realtà, con ogni probabilità, non è, e quindi si tratterebbe di un somma “libera”.

Perché “libera”? Perché se si tratta di “rimborsi”, allora vuol dire che le spese ci sono già state ed allora i casi sono tre, in alternativa:
1) le spese sono già state coperte con i residui attivi di tranche precedenti, ed allora non servono ulteriori accrediti ai partiti;
2) qualcuno è stato così generoso da anticiparne la copertura ed ora, finalmente, ne ottiene il rimborso;
3) le cosiddette spese elettorali siano state pagate con uno scoperto bancario: infatti vi è un partito che ha dichiarato di avvalersi delle fidejussioni bancarie del suo leader, evidentemente rilasciate … “tanto poi ci sono i rimborsi …” (in tal caso occorrerebbe vedere come gli interessi e le commissioni abbiano giocato e a favore di chi. Occorrerebbe poi verificare anche se non sia stata violata la legge che regola il finanziamento dei partiti da parte di privati, con il rilascio di fidejussioni subito utilizzate a garanzia di scoperti bancari che altri partiti, privi di tali fidejussioni, non potrebbero ottenere). Se ciò fosse vero, cadrebbe in gran parte l’obiezione che “non si potrebbero abolire i rimborsi/finanziamenti ai partiti perché in tal caso si potrebbe finanziare solo il partito che avesse un leader “Paperone”, perchè ciò in gran parte già starebbe avvenendo (15.4.2012: in GB si sta pensando di limitare a 5.000 strline il contributo che ogni privato può dare ad un partito). In questo caso, comunque, ben si potrebbe capire l’insistenza di quel partito a che non si elimini la tranche del rimborso … ma questa è un’altra storia.

In ogni caso occorrerà ovviamente chiedere sempre a ciascun partito, in tutte le ipotesi, la produzione delle cosiddette “pezze d’appoggio”, cioè i giustificativi di spesa, le fatture, per essere chiari. Oppure i partiti si sono serviti di fornitori che non hanno fatturato, cioè che hanno operato “in nero”? E’ un’ipotesi da escludere, non sarebbe nemmeno immaginabile, da parte di un organismo addirittura previsto dalla nostra Carta Costituzionale, via …

Fatta questa indagine, probabilmente risulterebbe che le spese elettorali invece sono già state abbondantemente coperte, ed ecco €100.000.000 liberi a disposizione di 2.000 esodati!

A questo punto sorge una seconda opportunità di alimentazione del fondo: facendo un esame a ritroso anche sulle tranche precedenti, nei vari anni, forse potrebbero emergere addirittura dei residui non utilizzati (almeno non nella loro finalità istituzionale), risorse magari investite in Fondazioni o altro. Ed ecco che anche queste somme potrebbero alimentare il nostro Fondo di Rotazione, a vantaggio di ulteriori tranche di esodati/cassintegati oggi senza copertura finanziaria.

Con questo meccanismo si conciliano i tempi lunghi della raccolta dei fondi  con i tempi strettissimi del loro impiego.

Lo Stato è purtroppo un biscazziere biasimevole: con le sue lotterie incassa molto e arricchisce troppo pochi vincitori. In questo caso diventerebbe invece un biscazziere lodevole e moralmente apprezzato, a vantaggio di tanti vincitori di somme eque e comunque loro necessarie, indispensabili e anche dovute in quanto a loro danno furono loro cambiate le regole in corso di partita.

Qualcuno dei miei lettori conosce il Presidente Monti? Per favore, gli potrebbe riferire questa idea? Grazie.