RAGIONAMENTI COME SCATOLE CINESI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Maggio, 2016 @ 7:26 am

Detto altrimenti: non lasciamoci “inscatolare” il cervello!                               (post 2385)

  • Una scatola che ne contiene – nascondendola – un’altra e così via.
  • Un ragionamento che ne contiene – nascondendolo – un altro, e così via.
  • Ma domandiamoci: quali sono i contenuti veri?

Nelle SpA il gioco della scatole cinesi ha avuto (purtroppo, n.d.r.) pieno successo: possiedo il 51% di una SpA scatola che possiede il 51% di una seconda Spa scatola e così via, fino a quando l’ultima SpA scatola possiede il 51% della SpA vera. In realtà con una percentuale minima, ad esempio del 5% del capitale della SpA vera, io ne ho la maggioranza decisionale.

Nei progetti di leggi che ci devono governare: si parla di “contributo di solidarietà” a carico delle pensioni “alte” (“ma pero” …. a che livello una pensione è alta?) e allo stesso tempo taluno afferma che i vitalizi dei parlamentari non sono equiparabili alle pensioni in quanto essi sono pagati a valere su fondi diversi etc. . Ecco la “scatola cinese mentale”: infatti, da dove arrivano quei “fondi diversi”? Dallo Stato? Ok. E allo Stato, da dove arrivano? Dalle tasse e dalle imposte. Ok. Ma chi paga le tasse e le imposte? Lavoratori e pensionati. Ok, ho capito …

Ma … si obietta, quei vitalizi sono un “valore assoluto”, intoccabili. Rispondo: assoluti loro e non altri? Allora si tratta di assoluti relativi.

Scatole cinesi dei ragionamenti? Si, o anche, se preferite,  “sistema dei vasi non comunicanti”.

Fine.