ATTENTATO FALLITO AL PRESIDENTE DEL PARCO DEI NEBRODI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Maggio, 2016 @ 5:58 am

Detto altrimenti: attentato fallito? No, avvertimento riuscito!                     (post 2386)

th9YXZAW4C.

Il Presidente Giuseppe Antoci sta recuperando per il Parco aree letteralmente “rubate” dalla mafia. Sta interrompendo il meccanismo perverso di truffa alla UE attraverso il quale la mafia otteneva illecitamente contributi per l’agricoltura su aree industriali pubbliche, di proprietà di altri che non del richiedente, comprese nel Parco, etc.. Ce n’è di tutti i tipi! (si veda la trasmissione della Gabanelli o di Jacona, uno dei due … non ricordo chi, ma questo è un dettaglio).

La mafia non gradisce e lo spara (“sparare a” al sud spesso diventa un verbo transitivo) mentre in auto rientra a casa. Lui ne esce indenne perché la sua auto è blindata e i colpi non lo raggiungono. Attentato fallito? Quando mai!!?? Ragioniamo un po’: infatti non è assolutamente credibile che la mafia

  • non fosse a conoscenza che l’auto fosse blindata;
  • non fosse in grado di fornire agli attentatori materiali armi “adeguate” allo scopo.

Dal che si deduce che quanto è successo non è un “attentato fallito” ma un “avvertimento riuscito”.

thJN1XJPV4.

Ma andiamo avanti, infatti la cosa più grave è un’altra, e cioè che il sistema della gestione pubblica (delle domande di contribuzione della UE, etc.) sia stato (o sia ancora?) tale da consentire per anni queste rapine dei fondi UE (e dei beni pubblici) alimentati dal denaro dello Stato Italia, alimentato dalle nostre imposte. Mi domando: possibile mai che non si trovi il responsabile di questo colabrodo? Dicono che lo Stato non è una SpA. Tuttavia, per certi aspetti, magari lo fosse! Infatti se tutto questo fosse accaduto in una SpA, si sarebbe individuato subito il responsabile e se ne sarebbero tratte le dovute conseguenze a suo carico.

.

.