VIAGGIO IN ITALIA (E IN GRECIA!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Settembre, 2016 @ 2:42 pm

Detto altrimenti: no, raga, non è quello di Goethe, ma meno … molto meno: il mio!   (post 2453)

Vacanza, vacatio, “assenza di” … computer! E allora i post si sono accumulati nella mia mente posteggiati come tanti documenti in lista di attesa nella stampante aspettando il proprio turno per diventare carta. E allora mi sono detto; dai, un post unico che fai prima. Ed eccolo qui.

1 – BOLOGNA

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Alfredo Messina, barman lettorpittore

Bologna, una sera d’estate. Ristoranti chiusi. Molti, non tutti. Caldo, afa, non ci sei più abituato. Cerchi sul computer del figlio che è in vacanza negli USA e ti ha prestato la casa in vista del tuo viaggio dell’indomani (v. dopo): trovi “Via Mazzini, Circolo Mazzini, cucina casalinga”. E’ vicino casa, ci vai e trovi … anzi scopri che il barman Alfredo Messina … la sua ragazza lavora in biblioteca, sono appassionati di libri e di letture entrambi, lui è anche pittore ed allora ha dipinto (acrilico su carta) 100 (cento) quadri di 100 (cento) scrittori e ne adorna le pareti del ristorante. Fra i tanti, ho copiato i nomi dei quadri vicino al mio tavolino:

  • Friedrick Duerrenmatt, CH, 1921-1990, scrittore, drammaturgo, pittore.
  • Louis Ferdinand Celine, F, 1864-1961, scrittore, saggista, medico.
  • Jack Keruvac, USA, 1922-1969, scrittore.
  • Robert Musil, A, 1927-1942, scrittore, drammaturgo.
  • Andre Gide, F, 1869-1952, F, Nobel per la letteratura.

Avevo promesso all’autore dei quadri una citazione in un post. Fatta, con piacere!

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2 – EIKONES THS ELLADAS, IMMAGINI DELLA GRECIA.

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Le mura di Rodi, accanto alla Porta S. Francesco

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Dopo tanti anni, troppi, rieccomi in Grecia. C’ero stato per lavoro (Kalamata) e per vacanza (Creta e Atene). Questa volta nell’isoletta di Tilos (con scalo a Rodi). Rodi … e dire che io sono cresciuto in “Via Rodi” a Genova! Resoconto di un viaggio? No, solo immagini.

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Rodi, il gioielliere Thomas Tsantilas di Hippocampus, dove abbiamo comperato una collanina. Parla italiano? Un poco. E lei, il greco? Si, quello antico! E giù a recitare l’inizio delle Anabasi di Senofonte. Ma lei deve andare ad Epidauro!

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Noi due e Dimos

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Tilos l’isola,  Livadia il paese (porticciolo d’arrivo di traghetti e aliscafi), alberghetto ristorante Faros (Il Faro, o Al Faro) a 1,8 km dal centro. Con pergolato e pappagallo che scandisce, con i suoi richiami, gli orari di colazione, pranzo e cena. Propr. Dimos Koukakis info@farosroomstilos.com. Lo suggerisco. Accoglienza e trattamento familiare: il massimo! Efkaristoumen polì, Dimos!

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Da Faros al paese, all’alba

Spiagge. Oltre la spiaggetta dell’albergo, altre a metà fra l’albero e l paese. Spazi. Lettini da spiaggia e ombrelloni “liberi”. Solo se vuoi, vai al bar ed ordini un aperitivo: metallikò nerò me gas, krasì aspro crio, olive: acqua minerale gassata, vino bianco freddo, olive. Alberi ombrosi. Sotto l’ombra migliore, nativi del paese che da una vita si sono trasferiti a Rodi. Si fa amicizia, ci invitano al loro tavolo per la festa del paese che si sarebbe tenuta di lì a poco al monastero sulle alture del borgo. Una festa! Lui, Paolo, stessa mia età, uno dei promotori, I am barber in Rodos.

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La sala da pranzo a Faros

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Lungo la passeggiata, un tavolino. Di lato, un tabellone. Sopra, un quadernetto ed una penna biro. Tutto incustodito. Chi passa si può iscrivere, prenotare per una gita in motobarca. Alla partenza se si è meno di 10 non si parte. Noi eravamo in 15. Si avvicinano tre ragazze, esitano. Quanto volete spendere? 25 euro. Imbarcate.

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Full immersion!

Bancomat. Vuoi prelevare una cifra ma non ti eroga oltre €240,00. Entro, chiedo, mi si dice che dipende dalla mia banca. Io credo che dipenda dal fatto che una piccolissima fililale di un piccolo paese abbia interesse a non immobilizzare a tasso zero troppo contante dentro la cassa del bancomat. Pazienza, faremo più visite al bancomat, anche perché è attiguo al Bar quasi anche “ristorante – tradizionale” (in greco rispettivamente:  “Estiatorio – Paradisiaco”).

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Tante minuscole chiesette

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Noleggio auto. L’isola è piccola, ma vale la pena rendersi personalmente conto di come è fatta. L’albergatore aveva telefonato al noleggiatore. Ci presentiamo. Signor Riccardo? Quella è l’auto (una panda). Controllo documenti, livello benzina? Optional non necessari. Il vetro anteriore destro è bloccato! Si lo sappiamo, tanto non piove.

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Il cibo in giro per l’isola. Tutto ok, soprattutto al Faros: ottima l’insalata greca, il misto pesce, la mussaka, pomodori e peperoni ripieni, etc.. I prezzi? Con poco più di €30,00 si pranza in due. Non male … Il pane? Ottimo! Il vino? Anche! Il pesce? Echete psari fresco? Avete pesce fresco? Ne (si), ekomen, (ne abbiamo).

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A sinistra, Paolo e la moglie, i nostri ospitanti

La festa del patrono sulle alture del paese. Vi si arriva in auto o chi non l’ha con il bus pubblico €1,00 che si ferma ovunque, a richiesta. La strada sale, molto, 15 % ed oltre! Al tavolo con Paolo e la sua famiglia. Entri, offerta libera per un’immaginetta adesiva che ti attaccano sulla maglietta. Breve visita alla chiesetta ortodossa, ti regalano pane benedetto ed un bicchiere con grano, farina, uvetta … tutto benedetto. Si prende posto al tavolo, puoi comperare spiedini di carne e vino. Poi ti offrono agnello in umido, e balli, tanti, con un’orchestrina che suona musica locale.

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Gita in auto. Nei monti, un villaggio abbandonato. Mikro Chorio. Solo la Chiesa ed un locale adibito a night club sono attivati. Ci vorrebbe un importante investitore privato per riattivare un pezzo della storia locale. Suol versante opposto, S. Antonio, a vedere il tramonto al pesce alla brace.

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wp_20160824_008Gita in barca, con il comandante Stelio. €35,00 si parte alle 10,00 (circa), si rientra alle 15,00 (sempre circa), tre spiagge con bagno, mangiare e bere incluso. A rimorchio una barchetta tender a remi che serve a trasportare a terra asciugamani e persone che non se la sentano di arrivare alle spiaggette a nuoto. Da skipper e velista, faccio subito amicizia: indovino la velocità della navigazione (8 nodi), mi informo sul motore (180 CV, Volvo), sui gradi rotta. Sono nominato vicecomandante addetto all’ormeggio! In prossimità di ogni spiaggia Stelio getta l’ancora da poppa, si avvicina alla spiaggia, il suo marinaio si tuffa da prua e porta una cima a terra fissandola ad un masso: io la devo tendere e fissare a prua della motobarca. Con la barchetta tender da una spiaggia adiacente procuro altri due clienti a Stelio: due nuovi amici, Guido e Monika, ai quali ho evitato la faticosa risalita a piedi fino alla strada che – ad un’ora di cammino – sovrasta la baia. Stelio, non hanno mangiato, fanno solo il ritorno, devi fare loro uno sconto. Va bene €20,00. Imbarcati. “Genovesi-Greci, mia (una) faccia, mia (una) razza!”

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Sulla spiaggia un contenitore di plastica pieno di libri: sono quelli letti dai turisti che poi li hanno lasciati sull’isola, per rimpiazzare il loro peso nella valigetta aereo “bagaglio a mano” con gli acquisti effettuati nei negozi locali. Io no. Non avrei mai potuto abbandonare i mei due: “Numero zero” di Umberto Eco e “Utopia” di Thomas More traduzione di Maria Lia Guardini.

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Le cartine stradali di Tilos. Da 3 e da 5 euro. Acquistate quella da 5. L’altra ha le strade contrassegnate con colori sbagliati rispetto alla legenda. Io avevo la cartina sbagliata. Fiduciosi, siamo saliti (in auto) alle “antenne”, ovvero alla montagna (500 m.) sulla cui cima sono poste le suddette. Strada ripida, stretta, esposta! Io no, ma Maria Teresa soffre le vertigini anche quando è in auto!

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Altra strada in quota, lunghissima, che porta nel quasi nulla: un posto di osservazione UE (militare? Probabilmente, penso, anche se “camuffato”) verso la Turchia. Altrimenti non si spiegherebbe quell’investimento.

La connessione. Io ho la “3”. Disconnetto la connessione dati. Attivo Europe pass ed ho tanti giga e tante telefonate che mi avanzano. Inoltre, di volta in volta mi collego ai “uaifai” locali.

Considerazioni generali del viaggio e del soggiorno

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NHSOS RODOS

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A Bologna posteggio auto ABYCAR 3389023308 undici giorni di posteggio custodito + navetta per e da aeroporto a qualsiasi ora, €50,00: se po’ fa’ non vi pare? Il volo Bologna – Rodi può essere prenotato in anticipo e costa poco. Dall’Italia a Rodi 2,5 ore di volo ma a Rodi c’’è un fuso orario diverso e arrivate “un’ora dopo”: al ritorno, “un’ora prima”. La nave Rodi-Tilos-Rodi, come per il volo. Fra volo-nave-volo, vi può capitare di passare un giorno o una notte a Rodi. Di giorno potete passeggiare per il centro storico, ricco di opere architettoniche e pieno di negozi e negozietti di tutto per tutte le borse. Di notte vi suggerisco di scegliere un hotel del centro storico. Il taxi dall’aeroporto al centro storico (suggerisco “Porta S. Francesco”) costa €25.00.

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Tilos è un’isoletta del 12nesos, Dodecaneso, o ovest di Rodi e a nord est di Creta, ad un’ora di nave dalla Turchia. Per raggiungerla da Rodi, due ore di tragetto (o tre se fa uno scalo intermedio) o due ore di aliscafo (28 nodi!), scalo intermedio compreso.

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Guido e Monica. Sullo sfondo, Faros

Isola di Tilos e albergo Faros, li trovate su google maps. Sulla destra della baia, a 1,8 km dal centro del paese, il nostro albergo: Faros, il Faro. Il proprietario, Dimos, ottima persona, ottimo inglese, molto disponibile e molto professionale. La convenzione prevede camera e prima colazione. Pranzi e ceni se vuoi, senza obbligo di prenotazione, a 10 metri dal mare, sotto un fresco pergolato. Le camere: ampie, aria condizionata, veramente ottimo il servizio giornaliero di pulizia. Al momento della partenza (aliscafo delle 16,20), Dimos ci ha concesso l’uso della camera fino al pomeriggio il che ci ha permesso di goderci il mare fino all’ultimo!

A piedi. 1,8 km dal paese, quattro volte al giorno, totale 50 km di piacevolissime camminate i giorni della nostra permanenza (al netto dei tre giorni di noleggio auto, ma sarebbe bastato uno: 35 o 45 euri al giorno).

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Splendidior vitro!

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L’acqua greca. Quella minerale si chiama metallikò nerò, acqua minerale. Se la vuoi gassata basta aggingere me gas. Quella del mare, purissima!

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La lingua: italikò, inglese. Ho provato con il mio greco antico … uno del gruppo degli amici greci, professore di lettere, era costretto a tradurre per i suoi compaesani le mie citazioni in greco moderno!

Parakalò, per piacere, raccontatemi le vostre esperienze di turismo in Grecia. Io vi ringrazio molto (efkaristò polì) sin d’ora!

3 – MILANO MARITTIMA

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Da sud, verso Comacchio

Maccheccifà uno come te a MM? Direte voi, ovviamente! Una vacanza di stile totalmente opposto. Eppure. Eppure a MM mia moglie si incontra con la cugina del cuore in arrivo da Genova (e loro parlano, parlano, parlano …) ed io pedalo, pedalo, pedalo con la mtb nelle pinete del Ravennate e nel delta del Po. MM, suggerisco la Casa per Ferie Stella Maris (v. internet), in centro ma circondata da due o più ettari di pineta privata, come non esserci, in centro. Al gestore Claudio dite “mi manda Riccardo”!

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Appena usciti da Comacchio, sulla strada per Anita.

Pedalo (senza accento finale). Le pinete e le strade poderali; Ravenna e le sue chiese; S. Apollinare in Classe; le Foci del Bevano; Comacchio e le sue valli; Bertinoro e Polenta (quella di Francesca da Rimini di dante, quella di Paolo e Francesca quali colombe dal desio chiamate) con le loro salite; la strada per Cesena con … l’Osteria del Mare (da visitaremangiarbevendo!). Altro suggerimento gastronomico: a Comacchio, ristorante “Da Vasco”, meglio prenotare. Specialità risotto alle anguille, solo che poi pedalare è faticoso! Infatti, non mi ci sono fermato. Piuttosto … per strada mi sono comperato quattro prugne. Quant’è? Per un ciclista, niente, regalate! Grazie signora, una foto e la metto nel post!

Fine (per ora). Domenica prossima pedalata FIAB da Trento a Borghetto all’Adige, Km 55 (110 se a/r).

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