ATTUALISSIMO DE GASPERI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Settembre, 2016 @ 6:06 am

Detto altrimenti: intervento di Fabio Pipinato, Presidente IPSIA Trento, al convegno UAS- Settant’anni dal De Gasperi – Gruber, settant’anni di pace – Trento, 5 settembre 2016   (post 2454)

 downloadLa salute … ti accorgi quanto vale quando manca. Idem la pace. E invece no. In occasione della ricorrenza dei 70 anni dell’accordo De Gasperi—Gruber UAS, Unione Attività Sociali, un gruppo di persone attive nel sociale, ha organizzato per la giornata del 5 settembre un incontro-convegno nella sala della Fondazione Caritro in Trento (v. due post fa). Fra i tanti interventi, quello maggiormente significativo rispetto al tema di fondo è stato, a mio avviso, il seguente, che riporto volentieri.

 Inizia

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto un gran regalo al Trentino, con la Sua presenza a Castel Tesino e la sua lectio magistralis. Altrettanto il Ministro Gentiloni intervenuto per il De Gasperi-Gruber, a 70 anni dalla “magna cHarta” come l’ha definita il senatore Giorgio Postal.  Le politiche dello statista sono attualissime. Vediamone alcune:

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  1. Fabio Pipinato, Presidente IPSIA Trento

    Fabio Pipinato, Presidente IPSIA Trento

    Ceca (Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio). La Ceca fu, in primis, un progetto di Pace che favorì la reciproca conoscenza e relativa cooperazione economica di paesi da sempre in guerra. Ciascun paese poteva sapere quanto acciaio avevano gli altri al fine di non temere eccessive quantità pro armamenti. In questi giorni l’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) a Parigi inviterà Pechino a discutere circa la propria produzione di acciaio. L’occidente si confronta con l’estremo oriente come un tempo Berlino (e poi Bonn) si confrontava con Parigi.

  2. Ced (Comunità Economica di Difesa). E’ stato un progetto squisitamente politico in quanto sott’intendeva un’assemblea politica per decidere la politica estera della nascente Europa. Tema attualissimo in quanto a Bratislava, post Brexit, l’Alto Rappresentante per la Politica estera Federica Mogherini sta proponendo un “quartier generale operativo permamente” su base militare. Ciò permetterebbe, peraltro, la “reciproca conoscenza” delle informazioni raccolte dai servizi segreti. Se prevarrà l’Europa – lo stare assieme – sugli stati saremo tutti più sicuri. E spenderemo peraltro molto meno.
  3. Atlantico. L’alleanza con gli Stati Uniti fu un progetto democratico per far entrare l’Italia nel consesso delle democrazie liberali. Al summit del G20 in Cina abbiamo visto come Obama sia interessato alle sorti dell’Europa; di quel mercato che gli USA avevano aiutato a ricostituirsi dopo la seconda guerra mondiale. Prima cercando di evitare la Brexit ed ora appoggiando le riforme di Renzi dopo aver constatato che l’estrema destra AfD ha superato nel collegio di Angela Merkel la CDU.
  4. Ma anche in politica interna lo statista trentino anticipò i tempi. Per esempio preparando i presupposti per il Piano casa di Fanfani che dette un’abitazione dignitosa a centinaia di migliaia di italiani. Con il senno di poi si poteva fare il tutto con un impatto ambientale un tantino più armonico ma allora il bello sembrava un lusso. A proposito di Piano casa in questi giorni c’è un incontro a Palazzo Chigi per Casa Italia al fine di mettere in sicurezza il territorio (sia dal punto di vista sismico che energetico). Sul piatto vi sono 12 miliardi di euro. Se ben spesi e se resi inaccessibili alla criminalità organizzata possono rimettere in piedi il bel paese.
  5. In tema di energia lo statista trentino fondò l’ENI di Enrico Mattei. La stessa Eni che recentemente scoprì un maxigiacimento di metano in Egitto (850 miliardi di metri cubi per una superfice di cento chilometri quadrati) tanto da poter “far andare l’Italia a metano” …. se fossimo realmente indipendenti dalle lobby petrolifere. La scoperta precede il divieto progressivo da parte dell’Olanda di vendere auto a benzina e diesel rinnovando tutto il parco macchine entro il 2035. Non voglio certo tirare per la giacchetta lo statista trentino in diatribe odierne; ci mancherebbe. Erano altri tempi e tutt’altri equilibri. Però…
  6. Per fare tutto ciò Degasperi chiese una maggioranza certa e, quindi, propose, la famosa legge elettorale del 1953, purtroppo nota come legge truffa che modificò la legge proporzionale pura vigente dal 1946 introducendo un premio di maggioranza consistente nell’assegnazione del 65% dei seggi della Camera dei deputati alla lista o al gruppo di liste collegate che avesse superato la metà dei voti validi. Oggi abbiamo l’Italicum che, come allora, sta cercando di dare governabilità al paese dopo aver sperimentato, a differenza del 1953, decenni di instabilità politica con, più o meno, un governo all’anno.

Finisce

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