GOCCE DI CIVILTA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Giugno, 2017 @ 6:52 am

Detto altrimenti: nonostante tutto …. (post 2754)

La guerra, le dittature … la distruzione di tutto e di tutti, eppure … eppure ci siamo ripresi. Eppure il pensiero e l’azione di pochi sono diventati di molti … e alla fine il miracolo della pace. Quante volte è successo? Gli imperi dell’antichità, del Medio Evo, dell’Età Moderna e post moderna: fuochi enormi, distruttivi, ma di paglia rispetto ai tempi della storia. Fuochi distruttivi o di paglia – fate voi – ma che avrebbero potuto diventare incendi globali. Ma ecco intervenire le gocce: le gocce di civiltà, l’apporto di un singolo, il pensiero di uno, di pochi, poi di molti. Infatti ognuno di noi può e deve sentirsi, anzi “essere” una goccia che corre verso il mare insieme a tante altre gocce recando, ognuna, un poco di civiltà e il mare – si sa – è composto da tante, tantissime gocce.

Le guerre. Oggi, non solo o non tanto quelle “convenzionali” tipo io dichiaro guerra a te, tu a me, lui a quell’altro. No. Oggi sono diverse: si chiamano disuguaglianze insopportabili; predazione della natura; violenze psicologiche; sopraffazione di genere; strumentalizzazione di popoli; avvelenamenti da ignoranza; uccisioni da malnutrizione, fame, malattie; terrorismo cui prodest. Ah … dimenticavo … ci sono poi anche le stragi con le “bombe ammesse”, quelle non vietate dalle convenzioni internazionali, quelle che se invece si usano le bombe chimiche allora sì che ci indigniamo, ecchevvipare?!

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         Le strisce! Mettialole le strisce!

Le armi, le guerre. L’UE ci ha regalato 70 anni di pace (in Europa sì, ma nel mondo …?): comunque non è poco. Ma ora, fra la Brexit e le trumpate … ora ci risiamo: fabbrichiamo quantità sempre maggiori di armi, le vendiamo a chi … a chi poi le usa per uccidere i vivi e creare i morti. I morti? Sono vittime di serie “A” e di serie “B”. Ognuno ha i suoi, e sono di serie “A”. Gli altri? Numeri. Un esempio? Eccolo. Bomba in Afghanistan, 70 morti. Niente paura: nessun italiano, nessun europeo coinvolto. Ah, per fortuna, ora siamo tranquilli. Eppure ciascuna Persona è un quid di unicum, di irripetibile, e in quanto tale vale molto di più del migliore quadro del miglior impressionista francese, molto di più della Gioconda che sta al Louvre e che invece dovrebbe stare qui da noi ma si sa come vanno queste cose. Eravamo ragazzini. Improvvisamente entrammo in possesso di un fucile ad aria compressa. S’andava a caccia. Uccidemmo un passerotto. Uno di noi disse: “Avete distrutto qualcosa che non sarete mai in grado di riprodurre”. Eravamo ragazzini, oltre 60 anni fa. Quella frase mi è rimasta impressa nella mente.

Dice … ma tu sei un antimilitarista, un obiettore di coscienza? No, raga, scialla: a parte che ai miei tempi, nonostante il tentativo di Don Lorenzo Milani, non esisteva l’istituto dell’obiezione di coscienza, e poi ero figlio di un militare: quindi sottotenente di complemento degli alpini in Alto Adige. Ma una cosa è scalare montagne, fare soccorso alpino, presidiare i tralicci dell’alta tensione, partecipare alle operazioni di protezione civile o di ordine pubblico o difendersi da una aggressione armata; tutt’altra faccenda è aggredire uno stato, una nazione, un popolo, come accadde quando i nostri padri andarono a (cercare per fortuna inutilmente di) spezzare le reni alla Grecia, tanto per fare un esempio.

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Mi ero illuso che un accordo fra gli USA e gli USE (United States of Europe) avrebbe potuto indurre il resto del mondo al rispetto delle regole di civiltà. Ma ora in UE c’è stata la Brexit e in USA Trump: peggio di così solo se in Francia avessero vinto le penne all’arrabbiata anzichè i maccheroni al basilico.

E noi? Noi … niente paura raga, noi stiamo affinando lo strumento principe della democrazia, la legge elettorale! Dice, ma tu vorresti il proporzionale o il maggioritario? Io? Chi sono mai io per riuscire a capire queste cose? Lasciamole ai nostri parlamentari illuminati, quelli che nel frattempo di leggi elettorali se ne sono date ben due, una proporzionale ed una maggioritaria, una per ciascuna delle due camere che quando qualcuno ha provato ad eliminare il bicameralismo perfetto lo abbiamo segato … ecchè, con la crisi del lavoro che abbiamo avrebbe voluto eliminare tanti bei posti di lavoro? E poi, pensiamo a lavorare, altro che fare politica: ricordate quelle frasi sui muri delle fabbriche? “Qui si lavora, non si fa politica”. Ecco, quando c’era Lui sì che i treni arrivavano in orario e le leggi elettorali (e raziali!) funzionavano …

Concludo: l’umanità … quando smetterà di farsi del male? Nel frattempo, amici, dai … avanti con le nostre gocce  di civiltà … avanti, non ci demoralizziamo!

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P.S.: Una goccia? Forse questo mio post. Un’altra, sicuramente, la pedalata che la giovane Lucia Bruni farà da Roma a Bruxelles dal 19 giungo al 6 luglio per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma che diedero il via all’integrazione europea. Leggetela su  ilmiocuoreperleuropa.eu. Chi la volesse accompagnare (a pedali!) per una tratta, partenza alle 08,30 del 24 giugno da Piazza Duomo, Trento. Destinazione Brennero. https://youtu.be/z1_7S_te0_A

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La mia vecchia  bici “Camilotto Expert”, 35 anni assai ben portati con  buona “pace” di quelle nuove …

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P. S.: … e dopo avere pubblicato questo post, ho fatto una pedalatina Trento-Borgo Sacco (e ritorno, 51 km sani sani) per avvisare che il 23 giugno, primo pomeriggio, Lucia ed io saremo di sosta e passaggio nella piazzetta Filzi e … mancaffarlapposta, visto che qui sopra si parlava di guerra e pace, che ti trovo? La marcia per la Pace! A … questa pedalata (di solito si dice “a questo punto” … ma noi ciclisti FIAB scriviamo a pedali!) due chiacchere con le standiste si sono imposte, non vi pare, data la coincidenza UE = Pace! Forse ci saranno anche loro a salutare il passaggio di Lucia.

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