DA ROMA A BRUXELLES (IN BICI) PER GLI STATI UNITI D’EUROPA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Giugno, 2017 @ 4:32 am

Ho mantenuto a lungo  in prima pagina questo post per aggiornare e  valorizzare il biciviaggio di Lucia Bruni da Roma a Bruxelles, intrapreso  per festeggiare i 60 dei Trattati di Roma, quelli che diedero l’avvio al processo dell’integrazione europea. Nel frattempo pubblico altri post che trovate subito sotto questo, scorrendo con il mouse puntatore.

Detto altrimenti: accompagnando Lucia Bruni, pedalatrice “Fiabbina” …     (post 2763)

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/07/05/ue-bolognese-fa-roma-bruxelles-in-bici_d867e6fd-19f5-49c7-abc2-a075078d8257.html

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        Lucia, Associata Fiab

Sono stato delegato dal Presidente Fiab Trento, Guglielmo Duman, ad assistere Lucia Bruni nella sua tappa Trentino-Sud Tirolese, mandato che ho accettato ben volentieri anche perché sono un europeista convinto da quasi quarant’anni, quando mi iscrissi al MFE-Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli.

Seguire  Lucia per parte di due tappe: il 23 giugno, Claudio Colbacchini ed io le siamo andati incontro da Trento fin quasi a Borghetto e l’abbiamo accompagnata a Trento (95 km). Il 24 da Trento a Bolzano con Franco Ianeselli (65 km). Altri amici (Walter Rollandini, Helmut ed Anna Lansbergen) da Bolzano fin quasi al Brennero (80 km). Molti altri amici, per tratti minori. Lucia, una forza fisica e soprattutto d’animo non indifferente. Pedala una bici stracarica di bagagli con una leggerezza incredibile. Le sue idee, chiare, forti, determinate in favore dell’integrazione europea dei popoli in genere. La ritrovate in alcuni post precedenti.

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La simpatica accoglienza al Ristorante Caffetteria Moja di Borgo Sacco a Rovereto

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Ieri 23 giugno, Lucia da Verona a Trento, con alcune deviazioni (fra Domegliara e Ceraino) per evitare una salitaccia della ciclabile, alcuni giri in Rovereto, ed ecco che Lucia si è fatta 120 km. Con il caldo che faceva! Base intermedia: l’accogliente Ristorante caffetteria Moja di Borgo Sacco a Rovereto che ringraziamo vivamente: ormai è diventato un PRAF-Posto Ristoro Amici Fiab!

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Ieri, 23 giugno, a Rovereto, tappa presso l’Osservatorio Balcani e Caucaso in Piazza S. Marco, accolti dalla Direttrice scientifica Luisa Chiodi, sua “compagna di scuola” (Università).

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04-11-2015 12.20.25_0084Oggi 24 giugno alle 08,30 si riparte da Piazza Duomo (Trento) per Bolzano-Mules, totale per Lucia 145 km! Noi della Fiab-Federazione Italiana Amici della bicicletta, associazione che a livello centrale ha ha patrocinato Lucia, la affianchiamo suddividendoci la tratta come indicato sopra. Lungo il suo percorso Lucia è intervistata dalla stampa locale, visita e “celebra” i luoghi del “Percorso Europeo”, contribuisce a risvegliare la coscienza europea.

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IMG_0507Lucia nata, studiata e cresciuta a Bologna, è ormai anche un po’ trentina: infatti è stata una dei testimonial dell’ultimo Evento dell’ Associazione Restart Trentino (altra patrocinante), quello sul lavoro, al Palazzo delle Albere l’11 maggio scorso e a novembre sarà ospite (associata di diritto!) dell’ Accademia delle Muse. Infine  l’aspettiamo per accompagnarla nelle nostre splendide piste ciclabili di valle (dell’Altogarda, di Ranzo-Molveno, del Maso Limarò, delle Giudicarie e della Val di Genova, della Valsugana, della Val di Non) e per farla veleggiare sul Garda.

(Patrocinata da Regione Emilia Romagna, Granarolo, Trentoblog, Fiab Centrale, Restart Trentino, Commissione UE, etc.)

 RIPRESA DEL 25 GIUGNO

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Fiabbini bonorivi! (mattinieri)

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Ieri, 24 giugno, seconda giornata “regionale” di Lucia. Appuntamento in Piazza Duomo a Trento alle 08,30 ma noi eravamo già sul posto mezz’ora prima. Alla spicciolata arriva una dozzina di associati FIAB. Leggiamo l’articolo su Il Trentino circa l’arrivo di Lucia a Rovereto. Nel frattempo Lucia è intervistata da Trentoblog. Ore 08,37: dopo ben sette minuti di tolleranza si parte, destinazione Bolzano – Mules (27 km circa prima del Passo del Brennero), una tappa di ben 145 km circa di cui la metà in salita!

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Al biciconfine provinciale!

La tratta fino a Bolzano è “tranquilla”. Il caldo si fa veramente sentire da circa metà percorso, il  vento da nord è debole, l’Ora ci aiuta negli ultimi km. Mai così tanto apprezzate le varie fontanelle lungo il percorso: l’ultima poi, quella al bivio per Appiano … ci è parsa acqua benedetta! Il caldo: il Ministero della Sanità ha avvisato: dalle 11,00 alle 18,00 nessuna attività fisica all’aperto per nessuno, figuriamoci poi per gli anzianotti quale siamo in genere noi,  i suoi accompagnatori! In effetti l’altro ieri uno di noi ha avuto un problema (una crisi presto risolta da stanchezza-caldo) poi risolto con una sosta: tutto è ben ciò che finisce bene.

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2 -IMG_3215Durante il tragitto Lucia ammira, si stupisce, benevolemente  invidia, apprezza … la qualità delle nostre piste ciclabili, i “cartelli di civiltà (Cani al guinzaglio “corto”), i cartelli tipo “siamo precisi alla tedesca” nei tratti nei quali sulla ciclabile sono ammesse anche le automobili autorizzate (Velocità massima 30 kmh escluse le biciclette). Ma soprattutto ha ammirato l’alta qualità del Bicigrill di Faedo (altro PRAF-Posto Ristoro Amici Fiab), una struttura a sei stelle (non scrivo “cinque” per non essere frainteso politicamente!).

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73 e 34: due generazioni a pedali!

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Bolzano, Piazza Walther. Ci aspetta la giornalista del Dolomiten e alcuni amici fiabbini (Walter e Helmut) che sono disponibili ad accompagnare Lucia sino a destinazione e – Helmut, il giorno dopo – anche fino a Innsbruck. Ci riceve anche Fabio Martorano, collega fiabbino bolzanino custode e prodigo della cultura locale, ciclistica e non, benchè con la spalla ingessata a seguito di un incidente. Sono le 14,00. Io saluto e vado a prendere il treno regionale veloce delle 14,31 per Trento – binario 4, €9,90 per me e la bici -  in quanto in serata devo essere a Riva del Garda per impegni familiari.

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La prima a sinistra, la Fiabbina Cristina, Presidente dell’Accademia delle Muse

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Uno di noi (Franco Eccel, l’ultimo a destra nella foto di gruppo qui sopra, merita la citazione!) riparte in bici per Trento: altri 65 km con un caldo terribile e controvento! Gli altri ci avevano lasciato strada facendo. Lucia si appresta a scalare la tratta calda Bolzano-Fortezza. Dopo la pendenza ed il caldo sono assai minori. In bocca al lupo, Lucia, nei giorni successivi mi dirai …

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Edi, Helmut, Lucia, Fabio, Anna, Walter

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A Bolzano, visita alla Fondazione Alexander Langer in Via Bottai, grazie alla disponibilità di uno dei due responsabili, Edi Rabini.

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imagesIo 25 aprile: mentre sto scrivendo qui, a Riva del Garda, temporalone. Anche in Sudtirolo piove. Speriamo non troppo. Oggi Lucia deve salire da Mules al Brennero, scendere a Innsbruck e poi risalire per un paesino (Freienfeld) dove sosterà per la notte. Hoffen Wir, speriamo … Nel frattempo alcune considerazioni: la bici e la Fiab uniscono. E non solo fisicamente, nella pratica di un slow sport, ma soprattutto uniscono pensieri e persone; idee e progetti; conoscenze e sentimenti. E quindi … joint us, unisciti a noi, iscriviti alla Fiab  (come? V. in internet!) e … FORZA LUCIA! FORZA STATI UNITI D’EUROPA!

Oggi, 25 giugno: bollettino delle ore 08,52 da parte dell’amico collega FIAB, l’ olandese Helmut naturalizzato sudtirolese (da me pubblicato ad ore 09,05)

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                   Pesantissima!

Ieri sera arrivati a Freienfeld (località dell’hotel prenotato da Lucia, n.d.r.) ore 21,30. Maltempo da Bressanone, fulmini, raffiche di vento, pioggia forte … Anna (compagna di Helmut, n.d.r.) e io eravamo a casa  mezzanotte. Anna ha preso il treno da ponte Gardena a Freienfeld, Walter Rollandini ha pedalato fino a Brixen. Adesso (mattina del 25, n.d.r.) piove forte, partiamo a Innsbruck mezzogiorno. Adesso non fa senso partire. Temporali e pioggia fortissima fino ore 11,30.  Ieri sera mentre la pedalata Brixen-Freienfeld il cielo era illuminato dai fulmini. Un bel spettacolo, ma le circostanze erano umide fino a Mezzaselva. Gli ultimi 12 chilometri eravamo arrivati al pensione Wieser ore 21, purtroppo abbiamo dovuto andare al albergo del fratello, ancora 5 chilometri nel buio. 140 chilometri fatto ieri … Anna ci ha aspettato … Ok … siamo a casa mia , Lucia in albergo. Partiamo fra un mezzo ora a Freienfeld in macchina, poi riprendiamo la pedalata, Anna porta il bagaglio di Lucia in treno sul passo Brennero (Grazie, Anna! N.d.r.). Secondo meteo Austria Svizzera miglioramento del tempo dopo mezzogiorno. Qua terribile, piove fortissimo da ore e ore, ma in montagna può esser un fenomeno locale. Ieri notte a Bolzano grande problemi con l’ acqua …. sottopassaggi, cantine, viadotti, tutto sotto aqua. Ieri era a Bolzano il giorno in giugno più caldo da 12 anni. 37,2 gradi scrive la stampa… Pedalando, avevo mal di testa da Ponte Gardena, ma da Brixen le temperature sono cadute 15- 20 gradi entro 20 minuti, poi , con vento in faccia, 17 gradi e pioggia mi ho sentito come in Olanda, ho trainato Lucia a Freienfeld senza problemi.

ANZI, NON E’ ANDATA COSI’ PURTROPPO!

imageSalve, Ecco il servizio nel quotidiano “Z”, il Dolomiten Zeitung di domenica. Reise Lucia Bruni 25.6.17 Bozen. Anche una descrizione del tempo wetter 25.6 Bozen. Pedalando, da Chiusa avevo sentito che era in arrivo un fronte di freddo, con temporali violenti. Adesso a Chiusa e avvenuta una frana, anche la ferrovia del Brennero era colpita. Gli ultimi 25 chilometri erano buio, freddo e umido, … Oggi non potevamo arrivare da Vallarga a Trens. La strada Pusteria era un Chaos, con migliaii di turisti. Abbiamo deciso prendere il treno, in vano. Linea Pusteria partialmente bloccata per causa dei fulmini , guasti elettrici, siamo arrivati a Fortezza dopo 90 minuti, per 15 chilometri. Poi abbiamo aspettato il treno per Trens, la linea era a capacità 50 %….3,5 ore per arrivare a Trens. Eravamo già 3 ore in ritardo, la notte e mattina erano terribile, un alluvione. Poi, Lucia ha deciso che ha dovuto partire,  Allora, da 37 a 17 gradi entro 20 minuti, un esperienza alpina  Buon viaggio e grazie a tutti. Helmut & Anna.

Grazie a voi, Anna ed Helmut! A voi che comunque vi ci siete dedicati con tanto impegno: grazie da parte di Lucia e – credo di poter dire –  di tutta Fiab Trento!

Lucia (ore 09,52 di domenica 25 giugno): “Avevi ragione Riccardo a insistere di farmi accompagnare: non ce l’avrei mai fatta senza l’aiuto di Helmut ieri”.

neveFabio (domenica 25 giugno, 19,28): Incredibile stato di avversità improvviso. Amici siete stati preziosi: avete messo anima e cuore per accogliere, scortare  e sostenere Lucia in questa doppia giornata trentina e altoatesina.  Purtroppo in Tv oggi ho visto alle 14,00 che al Brennero e in tutta la Val d’Isarco sono successe grandi calamità: frane che hanno invaso strada e ferrovia, pioggia e grandine battenti che hanno riversato sulle strade quantità industriali di detriti. Temperature a picco. Traffico nel caos più completo.  Come non bastasse, in ultimo, mi è arrivata questa foto dai miei amici in Austria.  (Il Fernpass dove domani dovrebbe passare Lucia). Ma mi rassicurano sia sul meteo che sullo stato delle strade. Tutto dovrebbe sciogliersi in fretta e passare via velocemente. Ma io vi lascio presagire la preoccupazione che ho nel sapere Lucia per strada da sola. Le ho scritto sms e le ho chiesto di aggiornarmi alle 13,00. Ma di lei ancora nessuna nuova. Per favore chiunque avesse notizie pregherei farmi pervenire via sms. Riccardo, quanto agli articoli dei quotidiani locali, ieri era presente solo la stampa di lingua tedesca. Quello che ti ha inviato Helmuth è tutto ciò che possiamo avere. Altrimenti bisogna preparare qualcosa ad hoc e inviarlo alla redazione di Bolzano nella speranza che poi lo pubblichino. Vediamo cosa si può fare. Saluti a tutti. Fabio

Helmut, domenica 25, ore 20,30: Lucia è arrivata in albergo a Nasereith (circa 10-11 km prima del Passo Fernpass che oggi appariva innevato. Domani sole, 22 gradi, temporale ore 20,00,  n.d.r.)

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Insieme al Fiabbino Helmut che ha avuto un peso determinante nel superamento della tempesta.

Fabio, lunedì 26 giugno: Nessuno – tranne Lucia – può avere idea di quanto sia stata utile e cosa abbia rappresentato la scorta di questi due “angeli di sostegno” a fronte della catastrofe causata dal maltempo improvviso in Val d’Isarco. Pensate che ancora oggi si sta lavorando a pieno regime per ristabilire la normalità (Vedi foto, scattate ieri 26.06. a Chiusa da Fabio Di Villa. Nessuno crederebbe che trattasi della SS12. Immaginatevi cosa non c’era al passaggio dei ns bikers 48 h. prima!) http://altoadige.gelocal.it/bolzano/foto-e-video/2017/06/25/fotogalleria/maltempo-due-frane-sulla-statale-del-brennero-1.15535132#1 C’erano  bombe di pioggia ingrate e implacabili, torrenti impazziti per la carica di detriti e acqua. Onore dunque a Lucia per il suo ardore e tempra sopraffina, alla caparbietà di non recedere di un cm. dal sostituire le rotaie ai pedali. Ma bisogna anche dire che la stessa non ce l’avrebbe potuta fare se si fosse trovata sola e al buio in una zona del tutto devastata e irriconoscibile per via delle strade orrende, delle linee e del traffico nel caos più totale. Quindi mi unisco al grazie di cuore inteso da Riccardo ai due biker che si sono comportati da veri Cavalieri nella serata di sabato e per la giornata di domenica. Hanno fatto qualcosa di eccezionale. Anche questa è una dimostrazione di un’ Europa che coopera e che conta. Infatti la responsabilità della quale si sono investiti tutti i protagonisti di questa vicenda è frutto di grande altruismo e amore per il prossimo.

 Io, lunedì 26 giugno: la tappa di oggi, da Nassereith (838 mlm) a Fernpass (1212 mlm) e a Leutkirch im Allgau (D), in totale 125 km. Meteo all’arrivo: 15 gradi, vento 3 kmh da sud ovest, umidità 80%, nessuna precipitazione. Lucia pedala in solitaria.

Lucia, 26 giugno ore 07,39: Ciao a tutti e grazie mille! Sì ieri un po’ di avversità meteo, ma poi andata tutto bene. Purtroppo non sono riuscita ad attivare la rete cellulare in Austria quindi sono senza telefono! Mi riesco a collegare con wifi dove c’è. Oggi faccio il Fernpass e poi passo in Germania, tappa a Leutkirch. Un abbraccio e grazie a tutti del vostro appoggio! A presto.

Lucia, 26 giugno ore 16,45 : Ciao Riccardo, sono in Germania. Ieri in Austria non avevo nessuna connessione telefonica, mi dispiace che vi siate preoccupati. Un abbraccio a tutti e a presto.

downloadIo, 27 giugno: Caro marziano, ti seguo nelle trasmissioni TV di Pif e mi sono detto: perché non gli scrivo anch’io una letterina? Eccola. Caro marziano, quando atterrerai su questa nostra terra, potrai vedere una sorta di piccoli dischi non volanti, una serie di due ruote accoppiate, una davanti all’altra, spinti da noi umani che facciamo girare i pedali: sono le biciclette. In particolare te ne segnalo una, quella spinta da una giovane terrestre. Si chiama Lucia e sta pedalandando da Roma a Bruxelles. Perché fa questo? Per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma, quelli che diedero vita al processo di integrazione europea. Cosa? Mi chiedi perché vogliamo integrarci? Semplice: perché è finito il tempo nel quale lo Stato nazionale era un valore. Infatti esso oggi è un ostacolo ad un confronto mirato al reciproco miglioramento; una sorta di acropoli dell’autoreferenzialità; un volere mettere la testa sotto la sabbia per non vedere le difficoltà del nostro tempo. Un vero e proprio disvalore. Ma dirò di più: oggi questo disvalore è la paura dell’altro, del diverso sia che egli abbia la pelle nera o sia di carnagione chiara, alto e con gli occhi azzurri. E invece la diversità, quella sì che è un valore! Nel senso … confrontiamoci e quando ci vediamo “diversi”, cogliamo, ognuno, ciò che di meglio c’è nell’Altro. Cosa? Mi segnali che ho usato in modo improprio la lettera maiuscola per scrivere “Altro”? Be’ … complimenti per la tua conoscenza della nostra lingua ma … no, non mi sono sbagliato, l’ho fatto a bella posta: l’Altro, ogni Altro, tutti gli Altri meritano attenzione, rispetto e “una risposta da noi”, come ci insegna Emmanuel Levinas, il filosofo del Volto (dell’Altro!). Che dici? Sarei troppo altruista? Eh no, caro marziano, anche questa volta hai toppato: in realtà io sono egoista, nel senso che innanzi tutto io stesso sono un Altro per milioni di Altri! E poi, come ci insegna un altro filosofo, tale Friedrich Nietzsche, l’amore per l’Altro inizia dall’amore per noi stessi: se non sappiamo fare il nostro stesso bene, come mai potremmo farlo per l’Altro? E viceversa, mi permetto di aggiungere io. Ti saluto, caro marziano,  comprati anche tu una bicicletta e targala USE, EUE, SUE, insomma, purchè siano UNITI questi nostri stati mi va bene in ogni modo …

Lucia, 27 giugno ore 21,20: Ciao Riccardo, sono a Tuttlingen, oggi buona giornata, e domani a Strasburgo! Voi come state? Un abbraccio a te e a Maria Teresa. (oggi 28 giugno, Lucia troverà pioggia e all’arrivo temporali! N.d.r.).

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IMG_20170629_102424139-169x300Lucia, 29 giugno ore 11,00: “Tutto bene”. Scrive sul suo blog: “Sono arrivata in dieci giorni da Roma a Strasburgo. Ho pedalato per regioni italiane, austriache e tedesche. Ho attraversato il clima rovente di metà giugno e i temporali alpini. Ho visto panorami mediterranei, mitteleuropei, montuosi. Ho visto persone di lingue diverse e anche atteggiamenti diversi, aperti o chiusi, curiosi o diffidenti. Quanto sono lontane Roma e Strasburgo? Solo quanto lo sentiamo noi. Questa città è una tappa importantissima del mio viaggio, è la sede del Parlamento europeo, unica istituzione comunitaria direttamente eletta dai cittadini. Ci sono venuta in bici per affermare che l’Europa cammina sulle gambe dei cittadini, che ognuno di noi ha l’onore e l’onere di portarla avanti e realizzare i suoi ideali fondamentali. Proprio questa regione, l’Alsazia, è stata per secoli luogo di contesa tra Francia e Germania, che poi hanno liberamente scelto la strada della pace. Questa strada, come tutte le strade, si costruisce passo dopo passo. La strada per un’Europa migliore, solidale, ambientalista, libera, giusta e democratica, passa per la scelta di ognuno di noi. Ogni giorno rifaccio le borse e mi metto sui pedali, così ogni giorno l’Europa si deve rimettere in viaggio, e noi con lei. Buon viaggio Europa, buon viaggio a tutti”.

Io, 30 giugno: oggi Lucia parte da Kleiblittersdorf e raggiungerà Schengen, il luogo del Trattato sulla libertà di circolazione delle persone. Indi si recherà in Lussemburgo, dove visiterà la Corte di Giustizia Europea e sarà ospite dell’Associazione degli Italiani all’estero. Da ultimo raggiungerà Clausen, luogo di nascita di Robert Schuman.

INTERVISTA di Andrea Bonetti di Trentoblog a Lucia  :  http://www.trentoblog.it/da-roma-a-bruxelles-in-bici-intervista-a-lucia-bruni/

Io, 2 luglio 2017 – Amiche ed amici, ieri Lucia è stata alla Corte di Giustizia Europea. Sul suo sito ilmiocuoreperleuropa.eu al quale potete “logarvi”, ha pubblicato il pezzo che trascrivo qui sotto. Si, lo trascrivo, preferisco fare così anziché semplicemente riportare il link. Lo trascrivo perché è veramente significativo del significato e  dello spirito del suo viaggio. Brava Lucia!

Lucia, 1 luglio. Il racconto di Kafka “davanti alla legge” è alquanto enigmatico e contraddittorio. A chi non lo conosce consiglio di leggerlo se non altro per godere dello stile critico e visionario del grande scrittore praghese. Io ne trattengo comunque due elementi di interesse; il fatto che la Legge, e quella porta specifica, fosse lì per l’uomo di campagna. E il fatto che dalla Legge uscisse una luce sfolgorante.

IMG_20170630_1912296682-300x177In questi tempi a volte difficili ho riflettuto spesso su questo fulgore della legge. Quando le cose non vanno bene emergono pretesi soggetti salvifici, che dovrebbero risolvere le situazioni critiche in virtù di un loro valore personale superiore a quello degli altri. Ma lo Stato di diritto ha un’esperienza di secoli. Conosce il fenomeno dei “soggetti salvifici”. Sa che non si può fare affidamento nel soggettivismo della singola persona o del singolo partito. Per questo ha costruito un sistema che consenta alle istituzioni di funzionare democraticamente pur senza eccezionali qualità e virtù delle persone. È la procedura che garantisce la tenuta democratica, non la figura mitica. Perché la figura mitica può sempre degenerare. Sembra freddo, invece è il fulgore della legge. È imperfetto, è il reame dell’imperfezione e anche delle idiosincrasie. È anche un reame che costantemente deve andare avanti e migliorare. Ma lo ritengo ancora uno dei vertici della civiltà. La legalità, lo Stato di diritto, sono l’unico strumento plausibile per puntare a garantire diritti e uguaglianza a tutti. Dentro questo reame, i diritti possono e devono camminare, aggiornarsi, incrementare.

Per questo ho trovato molto bella e interessante la visita alla Corte di Giustizia europea. Ho chiesto al giudice Perillo in che modo questa istituzione abbia creato e crei più Europa, un’Europa migliore. Mi ha risposto che la Corte ha portato per prima il diritto comunitario nelle mani e alla portata dei cittadini. Ha ritenuto che il diritto costituito dai Trattati riguardasse direttamente i cittadini e non solo i governi degli Stati membri. E ha così aperto la strada alla Carta dei diritti fondamentali che si applicano a tutti i cittadini europei e che si vanno ad aggiungere a quelli di cui godono in virtù dell’appartenenza a uno Stato membro.

IMG_20170630_1928052312-300x169Una delle sue segretarie, una abruzzese giovane e in gamba, ha poi commentato che ama lavorare per lui, perché il giudice Perillo crede in quello che fa, sa di poter cambiare il mondo in meglio e si impegna per farlo. Forse non tutti sono così, ma mi sembra importante testimoniare che dalle porte di questo immenso edificio di Lussemburgo può uscire il fulgore della Legge.

Io, 2 luglio: Bravissima, Lucia, e non solo come ciclista! Il tuo intervento di “filosofia del diritto”, del Diritto ha esaminato – con rara sintesi – la ragione più profonda. Lo Stato di Diritto … io mi permetto di dire anche lo stato del Diritto …, un “stato” nel quale dobbiamo credere, perchè esso vive non in quanto “scritto” ma in quanto ci si creda e soprattutto lo si applichi. Come un libro, che non nasce quando viene scritto bensì quando viene letto. E il tuo credere nel Diritto e quindi applicarlo è un esempio per tutti noi. Buon proseguimento del tuo viaggio!

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Lucia, 2 luglio: Ciao Riccardo, sono a San Vito (Sankt Vith) in Belgio. Ora che mi sono asciugata e riscaldata e sono davanti a un mega panino tutto bene!

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Scrive Lucia sul suo sito: “

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Lucia, qui eri a Mori, 15 km a sud di Trento. Il “bello” (la tempesta sudtirolese) doveva ancora venire!

Ieri sono arrivata a Sankt Vith, nelle Ardenne, in Belgio. Al bed and breakfast ho trovato un pieghevole che ne riassume la storia e illustra com’era questa città prima della distruzione della seconda guerra mondiale. Mi sono resa conto di trovarmi su una faglia storica importantissima per la vicenda europea. Una regione strategica, contesa e passata di mano molte volte durante i decenni delle guerre europee, e poi rasa al suolo dai bombardamenti alleati. Oggi il mio percorso passerà anche lungo la linea Sigfrido, la fortificazione che i tedeschi iniziarono durante la Prima Guerra Mondiale e poi completarono nel corso della Seconda. Anche vicino a casa mia ci sono i resti di una linea del fronte, la linea Gotica. Sono luoghi segnati da violenze e ferite, in alcuni casi ancora sanguinanti. Sono luoghi particolarmente vocati alla riflessione e alla aspirazione alla pace, alla costruzione di una memoria condivisa che sia fondamento di un futuro migliore.Oggi arriverò a Maastricht, nel nono Paese toccato dal mio viaggio, l’Olanda. Vado a Maastricht per ricordare il Trattato che là fu firmato venticinque anni fa, nel 1992, che istituiva l’Unione Europea. Erano anni in cui si discuteva del salto di qualità da dare al progetto di integrazione europea, creare una vera unione politica. In parte questo salto fu effettuato, alcuni elementi di unione più forte presero forma, fu rafforzato il ruolo e l’identità del Parlamento europeo. In parte le divergenze tra vari Paesi continuarono a segnare il compromesso. l’Unione Europea è ancora collocata su una faglia in movimento, tensioni varie continuano a provocare scosse e smottamenti. Su questa faglia storica io pedalo, in memoria del sangue versato nelle tante inutili stragi del nostro continente, in pro-memoria delle promesse fatte e degli impegni presi per dire mai più alla guerra, mai più il calpestare la vita, la dignità, la convivenza. Ma per fare questo non bastano le firme e gli accordi tra i governi, serve la partecipazione e la passione di tutti, una visione comune che orienti i passi dei singoli e delle comunità civili e politiche. Buon viaggio.

 

Tappa odierna, 3 luglio 2017: Sankt Vith – Maastricht: Partenza da Sankt Vith – Chaudefontaine; Nouvelles équipes internationales  – Arrivo a Maastricht; visita al luogo della firma del Trattato del 1992. Tot. 93 km, poco nuvoloso, da 13 a 22 gradi, vento moderato da sud ovest.

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Lucia, 3 luglio, ore 21,40: Un saluto da Maastricht. “Oggi” il clima è stato dalla mia. Cittadina peraltro molto bellina. Un abbraccio a voi”.

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Io, subito dopo: domani Maastricht – Bruxelles, incontro con rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, con rappresentanza di AREPO,  con rappresentanza di AREFHL, con rappresentanti di istituzioni europee. 104 km direzione est-ovest, in mare diremmo rotta 270 gradi. Pioggia nel pomeriggio, temperatura da 12 a 22 gradi, vento da 5 a 15 kmh da sud est, quasi a favore (almeno quello!). Forza Lucia!

N.B.: Lucia non sta facendo questo viaggio di 2200 Km  in 15 giorni, ma in quei 15 giorni, nel senso che non può fermarsi ad esempio per tirare il fiato per un giorno o per aspettare un giorno che la tempesta (del Brennero!) sia passata. E ciò per tre validi motivi: Lucia  ha pre-concordato incontri e appuntamenti con personaggi e istituzioni e non se ne vuole perdere nemmeno uno; ha dovuto pre-pagare gli alberghi fuori dall’Italia e se non si presenta, addio soldi;  ha preso solo tre settimane di ferie. Ragion di più per dire: brava Lucia.

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Lucia, 4 luglio 2017: Saluti dalle Fiandre!Sono arrivata a Leuven oggi. Mi fermo qui stanotte e poi domani a Bruxelles.

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Io, 5 luglio 2017: nel frattempo accadono fatti spiacevoli: Junker critica e quasi litiga con Tajani per l’assenteismo dei parlamentari alla discussione sugli immigrati. L’Austria minaccia di inviare l’esercito con i blindati al Brennero. Francia e Spagna negano alle navi salva-profughi l’accesso ai loro porti. E noi? Noi … quanto meno potremmo continuare a pagare le nostre quote di contribuzione all’UE, “al netto delle spese per l’accoglimento, la sistemazione e  la gestione degli immigrati”.

davIo, 6 luglio 2017: ieri pomeriggio con una nutrita delegazione FIAB siamo stati all’inaugurazione della mostra per i 200 anni della bicicletta, al Muse di Trento. Peccato che non ci sia venuto in mente di avvisare per tempo l’organizzazione che in quello stesso momento Lucia aveva raggiunto Bruxelles. Ho provato, all’ultimo momento, a fare inserire l’evento, ma giustamente Pietro Gottardi, il giornalista sportivo de L’Adige conduttore dell’evento, mi ha fatto notare come esso fosse già affollatissimo di interventi (durati complessivamente quasi due ore!). Comunque non è escluso che Gottardi – come mi auguro – prenda l’iniziativa di dare anche un rilievo anche trentino all’impresa di Lucia, la quale verrà spesso a Trento ospite nostra. Infatti il ruolo dei Fiabbini Trentini e Sudtirolesi durante la tappa regionale di Lucia non è stato da poco (si vedano sopra i resoconti).

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Molti gli ospiti famosi al desk del convegno: fra tutti i fratelli Moser e Gilberto Simoni che peraltro conosco personalmente poiché abbiamo una cosa in comune: andiamo dallo stesso parrucchiere! Grazie agli organizzatori, grazie ancora a Lucia! Lucia … la mostra dura fino al 9 luglio … chissà se riesci a venire a Trento a visitarla … ospite nostra, naturalmente!

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        SALUTI DA BRUXELLES!

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200 anni di vita della bicicletta, 60 anni di vita del processo di integrazione europea. Nel frattempo Lucia è arrivata alla meta! BRAVA!!! Ti aspettiamo a Trento per celebrare anche qui da noi il tuo successo, per condurti a pedalare (con una bici leggera!) nelle nostre bellissime piste ciclabili e per presentarti ai nostri campioni (Moser, Simoni, etc.)

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http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/07/05/ue-bolognese-fa-roma-bruxelles-in-bici_d867e6fd-19f5-49c7-abc2-a075078d8257.html

Purtroppo: ieri, vertice di Tallin dei ministri degli interni UE: Germania, Olanda etc.: no all’utilizzo di “altri” (leggi: non italiani) porti per lo sbarco dei migranti. E noi? Noi deduciamo dai contributi che paghiamo all’UE le spese per questa missione che svolgiamo da soli ed esigiamo che gli Stati che erigono muri (d’ogni sorta; cemento, filo spinato, chiusura dei porti) siano sanzionati dall’UE. Solo che mi pare che ci sia un problema di conflitto di interessi: il controllore è anche il controllato che dovrebbe sanzionare …

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Una relatrice della mostra sui 200 anni della bici mi ha colpito: Carola Gentilini di Lavis (TN), Direttrice del Museo del Ghisallo di Magreglio (CO), per tre motivi: il Ghisallo l’ho saluto tante volte (a pedali!); mia figlia ha sposato un Lavisano e vive a Lavis; ho citato il Ghisallo in una mia poesiola che trovate riportata nel sito di Lucia ilmiocuoreperleuropa.eu o anche qui nel blog … da qualche parte.

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Io 10 luglio: Lucia, sei a casa, anzi, al lavoro a Bologna. Ed io voglio chiudere questo post con un pensiro colore azzurro bandiera UE:

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16 tappe il 16 giorni, in “quei” 16 giorni, non in uno di più e nemmeno di diverso, qualunque sia stato il meteo. Tutti i bagagli appresso, compresa una mini officina. In ogni tappa la prima cura di Lucia è stata per gli incontri, le commemorazioni, l’arricchimento reciproco della memoria e delle speranze: mai preoccupata dei km ancora da pedalare. Dice Lucia: “La bicicletta è il locomotore ideale, perché porta una persona ma è la persona che è il proprio motore”. E così sia per l’Europa: ognuno di noi salga sulla sua bicicletta ideale e pedali, ci creda, si spenda, “spinga” per il raggiungimento di questo obiettivo. Insieme ce la faremo.

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COMMENTI

10 luglio 2017, scrive Donatella:

FullSizeRender (1)“Lucia Bruni ha raggiunto la tappa di Bruxelles con la piena ammirazione  di tutti noi di RESTART che l’abbiamo avuta quale testimonial al nostro evento del maggio scorso e che  l’abbiamo seguita sin dalla sua partenza! In bici per l’Europa, in favore dell’Europa! In occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma che hanno avviato l’avventura dell’integrazione europea, Lucia Bruni, bolognese, “impegnata nella cooperazione sociale ed esploratrice di mondi e di culture”, come lei stessa si definisce, ha deciso di ripercorrere le tappe fondamentali di questo percorso partendo il 19 giugno da Roma per arrivare il 6 luglio a Bruxelles, cuore pulsante dell’Unione Europea. Come? In bicicletta. 2.050 chilometri in 16 giorni in solitaria per raccontare e promuovere un’Europa migliore. Brava Lucia!”

10 luglio 2017, scrive Luciana:

“E poi dicono che siamo il sesso debole! La tua impresa merita ogni migliore visibilità. Spero di poterti incontrare di persona per stringerti la mano”.

 

 

 

 

 

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