VIAGGIO IN TIROLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2017 @ 7:35 am

Detto altrimenti: l’Accademia delle Muse  in viaggio                           (post 2846)

(Chi siamo noi “Accademici”? Chi noi “Fiabbini? Basta leggere i molti post su di noi – Organizzazione tecnica del viaggio: Viaggi del Sogno , Trento)

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Anno di costruzione, 1889 – Posti a sedere, 56 – ogni scompartimento, 10 posti – Pendenza massima del percorso, 16% – Lunghezza del percorso, 6,7 km – Tratta a cremagliera, 3,2 km – Riserva di carbone, 350 kg – Consumo di carbone per ogni passeggero per ogni tratta, 3,2 kg – Acqua contenuta nella caldaia, 3 metri cubi.

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Questa è la nostra mini locomotiva a vapore che ieri ha trainato dueo vagoncini da Jenbach (563 mlm, 35 km da Innsbruck) al Lago Achensee (950 mlm, lunghezza 10 km, larghezza massima 1 km), il lago più grande del Tirolo: il Fiordo del Tirolo.

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Ieri in gita … oggi sto scrivendo … domani inizia il decimo anno di vita della nostra Accademia! In dieci anni questo è solo il secondo “viaggetto sociale” che ci concediamo: il primo nove anni fa, in Toscana. In occasione del decennale abbiamo deciso di riprendere la tradizione. Ci porta Fulvio, ottimo autista della Sarca Tour, con un lussuoso pullman Mercedes (das Best ist gerade gut genuk fur Uns! Il meglio è appena appena sufficiente per noi!). Sul pullman siamo in 26, quasi tutti anche soci pedalatori di FIAB- Federazione Italiana Amici della bicicletta, Trento branch (qui a fianco: Jenbach).

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Jenbach, città “idroelettrica” tanta è l’acqua dei torrentelli che l’attraversano. La sua stazioncina … di fronte l’Hotel Toleranz (oggi come ieri in Austria le case chiuse sono aperte, ma questa qui sembra solo un pezzo di “archeologia industriale” … e di che “industria”!), binari con tre scartamenti differenti.

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Saliamo sui vagoncini e … una sorpresa: una nostra carissima amica, a festeggiare con un gruppo di suoi coscritti, il comune anno di nascita! Quant’è piccolo il mondo! Chiedo quale sia il “loro anno”: 1957! Chiedo di cambiare subito di gruppo e di unirmi a loro:  guadagnerei ben 13 anni! Purtroppo potrei ben cambiare gruppo, ma gli anni, i miei, resterebbero tutti … evvabbè …

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Si parte. Il convoglio arranca. Nella tratta di massima pendenza verrebbe voglia di scendere a spingerlo … e invece no: dai che ce la fa .. si … ancora un po’ … ce l’ha fatta! Per ragioni di sicurezza e di maggiore efficacia motrice la piccola locomotiva sta sempre a valle del convoglio: in salita spinge, non tira; in discesa lo frena da valle. Il che comporta che, quando si arriva in cima alla salita e si “scollina” per iniziare la lieve discesa che conduce al lago, si effettua una breve manovra e la locomotiva viene agganciata all’altra estremità del convoglio. E viceversa. Una nota ecologica: ma gli abitanti delle casette lungo il percorso … non protestano per quelle nuvole di fumo mero sbuffante che le investe?

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IMG-20170930-WA0011Durante la salita intravediamo in basso, nel bosco, una pista sterrata percorsa da ciclisti: che gola! Alcuni di noi – io compreso! – si ripropongono di venire a rifare a pedali il percorso. Esattamente in coincidenza della stazioncina ferroviaria di arrivo a Seespitz, quella “lacustre” del battello che ci porta fino all’altra estremità del lago, a Scholastika (si legge sciolastika). Uei, raga, scialla! Calma ragazzi! Anche noi a Riva del Garda abbiamo i binari del trenino che arrivano sul molo d’attracco dei battelli, proprio a fianco del Club Velico Fraglia Vela Riva: solo che li abbiamo tolti, binari e trenino. Evvabbè …

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Scholastika, dove pranziamo insieme a Fulvio che ci ha raggiunto conducendo il pullman per una salita di 20 km. Durante la navigazione, intravediamo un percorso ciclopedonale tutt’intorno al lago, saranno una venticinquina di km: ecco, se sommiamo questi km a quelli della salita, ne vien fuori proprio una bella gita a pedali! Sul battello, una parete riporta gli stemmi di tutte le città dell’Euregio, ovvero del Tirolo, del Sud Tirolo-Alto Adige e del Trentino: la fotografo ma la luce e scarsa quindi non la pubblico. Tuttavia mi piace citare la particolare e bella iniziativa. Sull’acqua, nella varie calette, molte barche a vela ormeggiate. Molte di esse sono da regata! In particolare – da velista regatante qual sono – riconosco i monotipi “soling” e “surprise”. Vuol dire che in estate non manca certo il vento!

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Dopo pranzo, in pullman a Rattemberg, sull’Inn, la cittadina (400 abitanti) delle botteghe del vetro. Oltre un’ora a nostra disposizione per passeggiare fra le botteghe, ammirare le vetrine e i laboratori dei soffiatori del vetro, bere una birra.

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           L’Inn a Rattemberg

Una mia considerazione personale: il Tirolo, soprattutto questo Tirolo, è bellissimo. Prati verdi tirati a lucido, “casette fiorite” perfette, tutto ordinato, uniforme, allineato … Mucche placidamente pascolanti, pulite, che ogni tanto muggiscono con un perfetto accento tedesco in ampi spazi recintati da semplici fili elettrificati. Idem piccoli gruppetti di cavalli biondi. Bellissimo … bello. Forse tutto un po’ troppo uguale a se stesso, mi dico … la sensazione che ne traggo è quella di un sistema un po’ chiuso, poco comunicante culturalmente con l’esterno, il che è un bene quanto al mantenimento della propria cultura (cultura = insieme delle conoscenze) e della propria identità, ma forse un bene un po’ troppo “staatico”, un po’ meno positivo quanto all’arricchimento dalla diversità.

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          Achensee

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Insomma, mi piace, sono contento di esserci, ma sono contento anche di essere Italiano: e non me ne vogliano gli Amici Tirolesi! Capirete … il confronto con la mia recente vacanza in Basilicata è stato per me spontaneo: grande differenza nella raccolta e gestione dei rifiuti, nella cordialità delle persone, nella ricchezza della presenza di culture millenarie diverse. Ma questa è un’altra storia.

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Al riguardo penso che la migliore completa attuazione della Euroregione Euregio sarebbe veramente l’ottima fusione e integrazione di culture simili … simili, appunto, non uguali. E poi, un “sassolino”: le scritte plurilingue per i turisti: in inglese e francese. Evvabbè … ci hanno voluto fare un complimento: “Tanto gli Italiani conoscono tutti molto bene il tedesco …”. Prendiamola così …

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E a sera siamo stati riportati a casa dall’ormai amico Fulvio, “stanchi ma contenti per la bella giornata trascorsa” (si chiudono così i temi che componevamo nelle nostre classi elementari, vero?).

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Viva l’Accademia delle Muse, viva la Fiab! Viva viaggiare perchè “Viaggiando s’impara”, come scriveva quel tale Cartesio nel suo “Discorso sul metodo” (v. alcuni post fa).

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