BICINBREVE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Giugno, 2012 @ 5:42 am

Detto altrimenti: brevi aggiornamenti a pedali


Il 28 febbraio scorso pubblicavo un post sulle bici in Olanda e narravo come, nel dopoguerra, l’Olanda ebbe uno sviluppo economico formidabile. Tale sviluppo determinò un forte aumento della circolazione automobilistica che a sua volta generò un forte aumento degli incidenti stradali con incremento notevole delle vittime, specie fra i bambini investiti dalle auto. A quel punto, la popolazione scese in sciopero e la politica intervenne con provvedimenti ed interventi restrittivi della circolazione automobilistica a favore della mobilità biciclistica.  A Trento, ai giorni nostri, si sta arrivando allo stesso risultato per altra via, cioè a causa della crisi economica. Infatti sta diminuendo l’utilizzo dei parcheggi a pagamento, la vendita di carburante e soprattutto sta aumentando notevolmente l’uso delle biciclette in città.

La Provincia Autonoma di Trento, in accordo con le confinanti provincie di Verona e Brescia, sta contribuendo in modo sostanzioso al finanziamento della pista ciclabile dell’Alto Garda, da Malcesine (VR), attraverso i propri Comuni di Nago Torbole, Arco e Riva del Garda, sino a Limone sul Garda (BS). Completata questa tratta, assai difficile e costosa  da realizzare a causa delle rocce a strapiombo sul lago, sarà assai più veloce ed agevole completare l’intero percorso attorno al Lago, per circa 150 km complessivi. Ne risulterà una pista ciclabile fra le più belle al mondo.

Realizzata la pista di cui sopra, a maggior ragione si giustificherebbe la realizazzione della nuova funivia Trento- “Trento 2000” (Monte Bondone) con relative piste ciclabili in quota, per la discesa. Infatti a Trento si potrebbero “catturare” le comitive di cicloturisti che scendono dai Passi Resia e Brennero e dalla Val Pusteria, le quali dopo avere attraversato Merano e/o Bolzano e Trento, potrebbero essere portate “in quota” e quindi da lì potrebbero “planare” su Trento o Rovereto e comunque su Riva del Garda. In tal modo si darebbe vita ad un “prodotto turistico” veramente eccezionale, di grandissimo richiamo.