INTERROMPIAMO LE TRASMISSIONI PER …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Maggio, 2018 @ 6:41 am

 

Detto altrimenti: di come e del perché la democrazia sia a rischio solo per chi dice che è a rischio, ovvero “Della mala-comunicazione” (post 3204)

9788807886348_0_150_0_75Mancata nascita di un governo “che viene definito” del cambiamento (si legga il post 3198, nascita di una oligarchia): mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica? In questo caso ricorda la possibile trasformazione del Parlamento in un bivacco di manipoli di tristissima memoria. Si legga al riguardo Gaetano Salvemini, Le origini del fascismo in Italia: retorica, promesse di gloria, distrazione e superficialità, pensiero unico e alla fine masse osannanti.

Il Presidente Mattarella – motivatamente e legittimamente – non accetta la candidatura di un ministro. Nel fare ciò egli esercita un diritto-dovere impostogli dalla Costituzione. Taluno invece afferma che questo suo comportamento metterebbe a rischio la democrazia. Orbene, a prescindere dal fatto che questa affermazione sia vera o falsa, l’importante è vedere cosa essa determina nella mente di chi l’ascolta e quali comportamenti determina in quegli ascoltatori.

S’io fossi foco … “cantava Pietro l’Aretino. Ora io sono genovese, ma ‘l mi’ babbo e gli era di Montalcino, ovvia! E ‘s’io fossi Mattarella sai che bello scherzo gli farei? Con il nuovo premier incaricato approverei una lista di ministri uguale alla prima tranne uno … vorrei vedere allora …

Infatti chi ha fatto quella affermazione sa benissimo che essa è un falso politico-istituzionale, tuttavia la fa perchè lungi dal temere gli svantaggi di una documentata smentita, al contrario valuta positivamente i maggior vantaggi delle reazioni a lui favorevoli che gli deriverebbero da parte di ascoltatori superficiali di quell’affermazione.

In altre parole: mentre alcuni si danno da fare per dimostrare la falsità di quell’affermazione, altri cavalcano le conseguenze che comunque quell’affermazione, ancorchè dimostrabile e dimostrata come falsa, può produrre a proprio vantaggio.

In ulteriori altre parole mentre alcuni ricercano la verità come “fine”, altri utilizzano una non-verità come “strumento” per ottenere efficacemente il maggior consenso popolare possibile. Ed allora anche gli “alcuni” di cui sopra devono prendere le mosse dalla Verità-Strumento per poi essere efficaci nelle conseguenze e non più cercare di essere efficaci per dimostrare una Verità-Fine.

In sintesi: si deve ribaltare il rapporto logico Efficacia-“Verità come fine” e farlo diventare il rapporto “Verità come strumento”- Efficacia.

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