CROLLA IL VIADOTTO MORANDI A GENOVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2018 @ 1:40 pm

 altrimenti: inimmaginabile, eppure …. (post 3290)

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imagesSono nato a Genova nel 1944 e ci ho abitato fino al 1976. E’ accaduto l’incredibile: la campata centrale – 200 metri – del nostro “Ponte di Brooklin”  è crollata oggi poco prima di mezzogiorno. Si tratta del maggiore viadotto autostradale del sistema ligure, quello che collega le due riviere di levante e di ponente. Per passare est-ovest-set occorre inserirsi nella viabilità ordinaria (caos!) o percorrere un anello autostradale di un’ora e mezza (Ovada-Alessandria). Chi proviene da nord, se diretto a ponente, potrà  percorrere la Ovada-Voltri. Chi invece, sempre provenendo da Nord, vorrà  andare verso Livorno, non sarà  interessato dall’interruzione. La peggiore, vera, gravissima e irreparabile interruzione è tuttavia di gran lunga quella della vita e della salute dei morti, dei feriti e dei sopravvissuti.

Ora inizierà  la caccia ai responsabilità come se un esito positivo di questa pur doverosa inchiesta possa spostare o risolvere il problema. Il vero problema sta nel ritardo della revisione delle priorità  di spesa; nel non attribuire centralità  a problemi che la richiederebbero; nel governare solo a valere sulle somme disponibili, perchè quelle impegnate non si toccano. Nel post precedente (Servizio militare obbligatorio), da me pubblicato poche ore fa, ricordavo che la spesa annua destinata alla difesa idrogeologica del territorio di circa 70 milioni di euro l’anno, mentre una uguale somma viene destinata al al giorno alle spese militari. Ora, intendiamoci: non è detto che la causa del crollo sia stata la pioggia o un terremoto, ma di certo la mancanza di una manutenzione ordinaria e straordinaria che avrebbe potuto-dovuto accertare PRIMA la debolezza della struttura.

Nato a Genova, dicevo, e da trent’anni residente a Trento, dove sono stato per anni Vicepresidente dell’Interporto e azionista e Consigliere di Amministrazione del Geie ATT3 per il traforo del Brennero. Queste mie esperienze lavorative mi consentono di evidenziare un possibile rischio locale e cioè la tenuta dei ponti dell’A22-Autobrennero a nord di Bolzano rispetto alla enorme mole di traffico pesante che stanno sopportando, mole forse non prevedibile e non prevista in fase di progettazione. Al che mi chiedo se non sia il caso di effettuare comunque e d’urgenza una serie di ulteriori controlli e di interventi ordinari e straordinari sull’A22, prima che si possano verificare incidenti di sorta. Inoltre occorre completare l’autostrada Valdastico e potenziare il servizio intermodale a Rovereto e a Trento, per bloccare il traffico pesante eventualmente non smaltito dall’intermodalità  veronese e spostarlo dalla gomma alla rotaia.

Resta il problema politico generale (romano e locale) della revisione e dell’aggiornamento delle priorità  di spesa e di investimento e del riesame circa il mantenimento o meno di tutte le spose impegnate, ove si registrasse una variazione nell’ordine di dette priorità .

P.S.: Il viadotto crollato aveva 51 anni di età . Il ponte di Brooklin ha 135 anni.