EUROBOND SI O NO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Giugno, 2012 @ 6:53 am

Detto altrimenti: è un braccio di ferro … o no?

Angela Merkel dice: “Perché devo accettare che i debiti dei Paesi indisciplinati diventino anche miei? Prima si mettano in ordine, siano seri, rispettino le regole, poi se ne parla … ” E non ha tutti i torti, a mio avviso. Infatti, se una SpA va male e gli azionisti continuano a ripianarne le perdite, non vi è stimolo per la SpA di migliorare. Rispettare le regole? Volete un esempio? Eccolo: pagare e far pagare le tasse e non legittimare il sistema di “supersconti agli evasori” che vige in Italia! (vedi da ultimo il mio post del 20 giugno).

Si ribatte: ma se l’Italia “fallisce” non può più acquistare i prodotti tedeschi e poi, se l’Italia cade, l’Euro cade e se l’Euro cade anche la Germania è danneggiata. Concordo.

E allora, come se ne esce? E’ un braccio di ferro, dicevo prima. Senonchè, il problema non è affermare un principio, far vedere chi è più duro dell’altro. Non si tratta di una gara di di celodurismo, ma di intelligenza. Chi più ne ha, più ne adoperi. E allora, capiamola una buona volta, che quello che la Merkel vorrebbe fosse fatto è innanzi tutto nel nostro interesse, prima che nel suo!

Dobbiamo smetterla di giocare, smetterla con le furbizie, con i bizantinismi, con gli sprechi (dei troppi parlamentari, dei superstipendi, del regime dei benfit feudali, etc.), con i furti (del pubblico denaro), con il fumo negli occhi nostri ma soprattutto degli altri, con la falsa democrazia (“Fate, fate pure il referendum sul non finanziamento dei partiti .. tanto poi io faccio una legge che attribuisce loro i rimborsi …”). Il re è nudo, disse il bambino della favola … ormai il re è nudo. Solo se torniamo ad essere seri riusciremo a vestirlo. Altrimenti nudi diverremo anche tutti noi.